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Rinvio discussione legge Gap Umbria, As.Tro: “C’è tempo per ulteriori riflessioni”

14 ottobre 2014 - 15:03

Il rinvio della discussione in Consiglio Regionale sulla legge di contrasto al Gap, dovuto al protrarsi di altri dibattiti in aula, consentirà un momento di ulteriore riflessione su un argomento che la regione Umbria si avvia a disciplinare ‘per pericolosa emulazione’.

Scritto da Redazione
Rinvio discussione legge Gap Umbria, As.Tro: “C’è tempo per ulteriori riflessioni”

È quanto auspica As.Tro che, in una nota, ricorda che “i testo di legge unificato che è stato licenziato dalle commissioni istruenti il provvedimento, infatti, ripropone il distanziometro metrico applicato al “solito” elenco kilometrico dei luoghi sensibili (ulteriormente implementabile dai Comuni), unitamente alla infelice equazione slot=più tributi per gli esercenti che le installano.

As.Tro e Sgi, dopo aver espletato tutte le possibili attività di confronto durante le audizioni indette dai gruppi e dalle commissioni, hanno preso atto della risolutezza con cui lo strumento del distanziometro metrico si è affermato come unico strumento di “tutela” delle fasce deboli, redigendo un documento riassuntivo di tutte le criticità del provvedimento, e inviandolo personalmente a tutti i consiglieri.

La reazione più evidente, censita a livello pubblico, è stato il comunicato stampa della segreteria di F.I. , in persona del consigliere Nevi, che 4 giorni fa ha reso nota una posizione di preoccupazione per la disinvoltura con cui le osservazioni degli operatori economici siano state superate senza adeguata attenzione. Altre reazioni “a caldo” sono state raccolte dai consiglieri As.Tro dell’Umbria, principalmente dal referente regionale Claudia Procacci, ai quali l’Associazione rinnova la gratitudine per l’attenzione e lo scrupolo con cui sono stati seguiti tutti i lavori preparatori al disegno di legge unificato.

Il ‘rinvio’ potrà agevolare la disamina del documento, oggettivamente complesso, come non facili e non banali sono tutte le problematiche connesse ad una forma di gioco che (piaccia o non piaccia), trae origine dalla legge dello Stato, garantendo significativa occupazione e ingente apporto erariale".

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