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Marini (Agn): ‘Sul gioco serve un approccio concreto’

12 novembre 2015 - 09:44

Terza tappa del roadshow ‘In viaggio per il gioco. Un gioco di equilibrio’ di Admiral Gaming Network e si punta sulla concretezza.  

Scritto da Ac
Marini (Agn): ‘Sul gioco serve un approccio concreto’

Roma – “Quando parliamo di gioco è ormai evidente che ci troviamo di fronte a diversi modi di vedere le cose e con la situazione che viene affrontata con approcci diversi. Da un lato l’approccio ideologico e diciamo più 'intellettuale', che tiene però poco conto della realtà rivelandosi, di fatto, proibizionista. C’è, invece, un approccio molto più ragionevole, che è quello degli operatori sociali, che è comunque sbilanciato, perché si concentra sul dato dell’1,6 percento di giocatori problematici a cui devono essere destinati fondi dal settore, ma che propone delle istanze corrette e condivisibili”. Parola di Matteo Marini, amministratore delegato di Admiral Gaming Network, in occasione della III tappa del roadshow ‘In viaggio per il gioco. Un gioco di equilibrio’ in corso a Roma.

 

“Poi c'è un approccio più pragmatico – prosegue Marini - che è quello promosso dagli operatori del gioco. C’è la volontà di preoccuparsi del fatto che il problema venga affrontato in maniera seria e concreta, preoccupandosi quindi di quel 98,4 percento di persone che rappresentano la domanda di gioco ‘sana’ e che devono essere tutelati e garantiti da un sistema che risulti idoneo e quindi da un'offerta corretta. E un sistema idoneo è e deve essere anche e soprattutto in grado di rispondere anche a quell’1,6 percento di casi problematici, dando tutte le garanzie del caso. Noi siamo per un approccio concreto, dunque. E questa iniziativa che presentiamo va proprio in questa direzione. Per intervenire seriamente nei confronti di queste esigenze, cercando di capirle più a fondo e individuare le possibilità di azione”.

Un approccio pragmatico in cui “si vuole mettere al centro la corretta informazione del gioco e la formazione degli addetti ai lavori e dei cittadini in generale, al fine di portare a 0 quell'1,6 percento di giocatori problematici. Speriamo che anche i gestori si facciano promotori di questa attività di responsabilizzazione con le istituzioni locali”.

 

GLI ENTI LOCALI - Il leader di Agn interviene anche sul tema degli enti locali, una questione prioritaria e da risolvere quanto prima, e su quello della pubblicità del gioco: “Credo che serva un intervento sulla pubblicità dei giochi ma serve, anche qui, un approccio pragmatico. Non sono per il divieto totale della pubblicità quanto, semmai, per il divieto totale della pubblicità ingannevole o fuorviante. Bisogna peraltro considerare, anche qui, che la pubblicità ha un suo indotto e delle persone che ci lavorano, che col gioco non hanno nulla a che fare. Ma che sarebbero vittime di un intervento di questo tipo. Ecco quindi, anche qui, che bisogna tenere conto che ogni volta che si propongono interventi legislativi si va ad agire, in un modo o nell'altro, sulla vita delle persone. Ed è per questo che diventa necessaria la maggiore concretezza possibile".

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