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Tassa da 500 milioni, Adm a concessionari: 'Muovetevi giudizialmente'

03 maggio 2016 - 15:44

Con una lettera, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ricorda ai concessionari gli obbligi della legge di Stabilità 2015 e sollecita azioni anche giudiziali.

Scritto da Amr
Tassa da 500 milioni, Adm a concessionari: 'Muovetevi giudizialmente'

L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha inviato una lettera ai tredici concessionari che gestiscono apparecchi con vincita in denaro nella quale, ricostruita la vicenda della tassa da 500 milioni prevista dalla legge di Stabilità 2015 e imposta alla filiera, chiede non solo di aggiornare le segnalazioni di coloro che sono stati inadempienti (processo che si era avviato già nell'ottobre scorso e che, secondo quanto apprende Gioconews.it, ha portato l'Adm a segnalare alla Procura e alla Corte dei Conti circa mille gestori che non hanno provveduto a versare quanto dovuto), ma anche di muoversi anch'essi giudizialmente per recuperare quei 160 milioni di euro che risultano tuttora mancanti e che più volte il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta ha avvisato che dovranno essere pagati.

La legge di Stabilità 2015, pur abolendo la tassa a partire dall'anno corrente, ha infatti, come scrive l'Adm, indicato il criterio di partecipazione all'onere da parte dei diversi soggetti della filiera, quindi ognuno contribuirà a versare quanto dovuto per il 2015 in base ai ricavi. I concessionari, che hanno in mano i contratti, devono dunque essere i primi ad attivarsi e chi non lo farà sarà considerato 'inerte' dall'Agenzia. I concessionari vengono dunque invitati a "intraprendere" con urgenza "tutte le azioni amministrative e giudiziarie idonee", mentre e l'Adm "si riserva ogni azione a tutela degli interessi erariali anche in riferimento all'eventuale inerzia dei concessionari rispetto al recupero delle somme".

Nella lunga missiva, nella quale viene anche quantificato l'ammontare dovuto, l'Agenzia ricorda anche che è tuttora pendente un giudizio di costituzionalità, sollevato dal Tar del Lazio,ma evidenzia che "si rende non più procrastinabile un'incisiva azione di recupero delle somme ancora dovute (che dovranno essere aumentate degli interessi legali decorrenti dalla data di scadenza fino alla data di effettivo soddisfo) che deve essere posta in essere, in primo luogo, dai concessionari nei confronti degli altri soggetti della filiera".

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