New slot: su peculato escluso patteggiamento senza restituzione
Un'altra importante pronuncia, da parte della Corte di Cassazione, riguardo al reato di peculato nel settore degli apparecchi.
Scritto da Ac
Con una recente pronuncia della Corte di Cassazione relativa al reato di peculato, viene evidenziato che il Giudice non può concedere all’imputato il patteggiamento se a questo non si accompagna la restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato in favore della persona offesa.
I giudici di legittimità ricordano, in particolare, che l’articolo 444, comma 1-ter del Codice di procedura penale, subordina l’ammissibilità della richiesta del patteggiamento alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato.
“Si tratta di una pronuncia che può avere risvolti considerevoli anche nel settore del gaming – spiega il legale Andrea Strata, che ha seguito la vicenda - laddove, come noto, il terzo incaricato della raccolta ha il ruolo di incaricato di pubblico servizio
secondo la giurisprudenza ormai assolutamente prevalente”. Ne consegue che laddove il terzo incaricato trattenga gli importi residui di gioco, omettendo di riversare ciò che ha raccolto al Concessionario, commette il reato di peculato.
“Si tratta di un ulteriore passo fondamentale in un’ottica di deterrenza – spiega ancora Strata - tenuto conto che l’imputato che abbia trattenuto il denaro frutto delle giocate non avrà alcuna possibilità di ricorrere al rito alternativo del patteggiamento (con tutti i benefici che tale rito comporta), dovendo optare necessariamente per il giudizio abbreviato o il rito ordinario, con altissima probabilità di non poter beneficiare della sospensione condizionale della pena. Dunque, l’imputato è posto dinnanzi ad una scelta: restituire il maltolto al Concessionario ovvero affrontare il giudizio penale, con enormi rischi in termini di pena detentiva”.