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Pastorino (Sts): 'Pronti ad aprire confronto su legge Gap Piemonte'

19 febbraio 2018 - 15:17

Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, racconta a Gioconews.it gli esiti dell'incontro con i rappresentanti della Regione Piemonte.

Scritto da Fm
Pastorino (Sts): 'Pronti ad aprire confronto su legge Gap Piemonte'

"L'incontro di oggi in Regione Piemonte è stata una novità, visto che fino ad oggi i suoi rappresentanti non sono mai stati disponibili. Abbiamo parlato con alcuni membri della Giunta visto che il presidente Chiamparino era a Roma per seguire un'altra vertenza sul lavoro. È stato un incontro positivo. La Regione ci ha detto che si può aprire una discussione sulla legge sul Gap, ma che bisogna cominciare dal consiglio regionale, contattando i capigruppo dei vari partiti, Pd in primis. Certo, la discussione non sarà breve ma intanto si può iniziare un confronto su questa normativa, cosa che due anni fa sembrava impossibile, forse perchè c'era una diversa percezione del gioco, non c'erano dati".


Così Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, racconta a Gioconews.it gli esiti dell'incontro avuto a Torino oggi, 19 febbraio, con alcuni rappresentanti della Regione Piemonte, dopo la manifestazione di piazza successiva al convegno "Liberi di scegliere, basta proibizionismo".

"Dopo siamo andati in prefettura, dove abbiamo fatto un dscorso più ampio sulla categoria dei tabaccai, e spiegato che la legge sul Gap mette in crisi le imprese del settore, delocalizza il gioco nelle periferie, non facendo certo un favore a chi ci vive, e che c'è stato un immediato ritorno all'illegalità dopo entrata in vigore della legge. Il tema va affrontato veramente, oltre il proibizionismo, con dati alla mano", prosegue Pastorino.
 
REGOLAMENTAZIONE GIOCO, LE RICHIESTE DI STS-FIT - L'incontro con i rappresentanti della Prefettura è stata l'occasione per presentare un documento a firma Sts-Fit, in cui le due categorie sul chiedono un intervento secondo precise linee d'azione. "Riserva statale sul gioco. La materia deve essere gestita uniformemente su tutto il territorio nazionale, dietro il rafforzamento della riserva statale sul tema. Si deve abbandonare l'attuale sistema frammentairo e caotico, frutto di leggi regionali e regolamenti comunali sempre diversi e contraddittori fra loro.
Approccio scientifico. Si auspica che si abbandonino i toni emergenziali e demagogici che caratterizzano attualmente il dibattito politico sul tema. In tale ottica è bene che si forniscano esclusivamente dati reali e verificati.
Stop all'estirpazione del gioco dai territori. Devono essere superati gli approcci puramente proibizionistici che puntano all'estirpazione totale del gioco per il tramite degli apparecchi di intrattenimento. La tutela della salute è un interesse primario della società, ma deve essere contemperato con altri interessi, anch'essi di primaria importanza e costituzionalmente garantiti, come l'iniziativa economica e la sopravvivenza delle attività commerciali attive nel settore.
Differenziazione dei vari giochi. Ogni gioco deve avere una regolamentazione autonoma e peculiare, così come sono diverse le caratteristiche di ogni gioco. In quest'ottica è inaccettabile che le scommesse siano equiparate agli apparecchi di intrattenimento, e le Awp alle Vlt.
Differenziazione dei canali di offerta. La regolamentazione del gioco presso gli esercizi commerciali non deve essere corrispondente a quella delle sale giochi/sale dedicate giacché i fenomeni ludopatici attengono quasi esclusivamente a tale secondo canale e non al primo.
Selezione qualitativa e non quantitativa dei punti gioco. Se la salvaguardia della salute deve passare per la riduzione della rete di raccolta non si deve procedere a un mero taglio indiscriminato dei punti di gioco ma a una selezione razionale delle categorie di esercizi che offrono il gioco. Ad operare nel comparto devono essere esclusivamente quelle tipologie di attività e quelle reti che possano garantire altissimi standard di qualità, professionalità e controlli (come ad esempio le rivendite di generi di monopolio). Strumenti di riconoscimento del giocatore. Al fine di ipotizzare qualsiasi ricorso al gioco da parte dei minori o dei soggetti in cura presso i servizi di assistenza è ipotizzabile l'introduzione di sistemi di riconoscimento del giocatore per la relativa inibizione al gioco (ad esempio abilitazione della macchina dietro lettura documento elettronico e verifica assistenza di particolari inibizioni, anche su base volontaria).
Gioco online. Nonostante la maggior parte dei rischi per la salute pubblica attengano al canale di gioco online, la regolamentazione del settore riguarda principalmente il canale terrestre. Si auspica che il legislatore rivolga finalmente la sua attenzione anche al gioco online, i cui trend sono in continua ed esponenziale crescita.


SEGNALI POSITIVI DALLA POLITICA PIEMONTESE - Pastorino quindi coglie l'occasione per riportare l'attenzione sul convegno "Liberi di scegliere, basta proibizionismo". "Ci sono stati due momenti particolarmente interessanti: abbiamo voluto una sorta fare sorta di 'operazione verità' denunciando le fake news che colpiscono il settore portando dati reali, come il sondaggio sui piemontesi e il gioco d'azzardo condotto da Quaeris, da cui la politica può trarre spunto, per capire che i cittadini sono interessati a tutt'altro tipo di problemi rispetto al gioco. Altrettanto importanti gli interventi dei politici presenti, in particolare di Stefano Esposito e Luca Cassiani, entrambi del Pd, per cui la legge sul Gap è sbagliata e va ripensata. Il senatore Esposito ha invitato i suoi e le altre forze politiche a sedersi a un tavolo per riaprire la discussione prima che la normativa faccia danni irreparabili, per far capire a politici locali che si è fatto un errore. Oggi a Torino abbiamo portato in piazza oltre mille persone, ognuna delle quali rappresenta un azienda. Finora la politica ha fatto un po' finta di non vedere questa situazione, forse oggi ci hanno visto. Anche questo serve".

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