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Tar Parma: 'Sala gioco Piacenza, possibile chiedere proroga'

20 giugno 2018 - 13:18

Il Tar di Parma rigetta ricorso sala gioco di Piacenza ma ricorda che gli esercenti possono chiedere proroga di 6 mesi per cercare altra sede.

Scritto da Fm
Tar Parma: 'Sala gioco Piacenza, possibile chiedere proroga'

"L’impugnata nota del Servizio Attività Produttive e Edilizia del Comune di Piacenza del 5 giugno 2018 non parrebbe, ad una prima sommaria delibazione, avere natura provvedimentale, bensì meramente notiziale, facendosi in essa espressa riserva di adozione di un futuro provvedimento comunale di chiusura dell’attività, in caso mancato trasferimento ad altra sede".

Questa una delle motivazioni con cui il Tar Emlia Romagna ha respintol’istanza cautelare monocratica presentata da una società contro il Comune di Piacenza, per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del provvedimento di chiusura di una sala giochi di Piacenza (che dovrebbe diventare esecutivo giovedì 21 giugno. 

I giudici, che hanno fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio dell’11 luglio 2018, evidenziano che "la funzione dei provvedimenti cautelari interinali di competenza del Presidente non è quella di anticipare gli effetti della tutela cautelare ordinaria, ma quella di prevenire, 'in caso di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla camera di consiglio', il maturarsi di pregiudizi irreversibili a fronte dei quali risulterebbe inutile la concessione di un ordinario provvedimento cautelare collegiale nella camera di consiglio a ciò destinata".


Il Collegio infine ricorda la medesima nota del Comune di Piacenza "espressamente prevede la possibilità per gli esercenti di richiedere una proroga sino a mesi sei per ricercare una sede alternativa". Per ciò "non sembra scaturire dall’atto impugnato l’obbligo di chiusura immediata e che, comunque, l’eventuale chiusura costituirebbe comunque evento reversibile all’esito della trattazione collegiale dell’istanza cautelare e, da ultimo, che gli eventuali danni subiti sono patrimonialmente risarcibili".

IL COMMENTO DI BOCCIOLETTI - Secondo l'avvocato Filippo Boccioletti, che difende la sala piacentina, "il fatto che il presidente ci dica che nella nota del Comune c'è la possibiità di chiedere una proroga fino a sei mesi vuol significare che ha sposato la linea di comuni come Modena e Cesena. Ciò significa che per sei mesi, che decorrono dalla data di adozione dell'eventuale provvedimento di chiusura, siamo salvi, e iche n quest'arco di tempo avremo la possibilità di verificare se c'è un'altra sede disponibile, anche se a nostro avviso non sarà così". Inoltre, "anche il Comune ammette che si riserva di adottare un futuro provvedimento comunale di chiusura dell'attività. Speriamo che avvenga tra almeno sei mesi, così potremo controllare la disponibilità di un'altra sede disponibile, ove esistente, e predisporre la documentazione del caso".

 - LEGGI IL DECRETO DEL TAR  

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