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Portogruaro, Cattaruzza (As.Tro): 'Gioco, no a nuovo regolamento'

13 settembre 2018 - 10:27

Confronto fra Michele Cattaruzza, consigliere As.Tro per il Veneto, e i rappresentanti del Comune di Portogruaro (Ve) sul nuovo regolamento sul gioco.

Scritto da Redazione
Portogruaro, Cattaruzza (As.Tro): 'Gioco, no a nuovo regolamento'

 

"Riteniamo inopportuno un nuovo regolamento sul gioco, visto che entro pochi mesi – così come previsto dal decreto Dignità il Governo interverrà a livello nazionale per il riordino del settore".

Michele Cattaruzza, consigliere dell’associazione nazionale As.Tro con delega alla Regione Veneto, parla dopo l’incontro che si è svolto ieri, 12 settembre, con i rappresentanti del Comune di Portogruaro, in provincia di Venezia. Durante la riunione, a cui hanno partecipato gli assessori Luigi Toffolo (Politiche sociali e sanitarie) e Luigi Geronazzo (Attività produttive), oltre alla Federazione Italiana Tabaccai e alle associazioni dei consumatori, è stata discussa la proposta del regolamento comunale in materia di giochi.

La bozza del provvedimento prevede una distanza minima di 500 metri tra sale/apparecchi da gioco e i luoghi sensibili, oltre ai limiti orari: l’attività sarebbe consentita dalle 9 alle 22, per un massimo di 10 ore, con interruzione obbligatoria dalle 13 alle 14.30 e dalle 18 alle 19.
 
 
"Ho proposto un fascia unitaria di almeno 14 ore, a scelta dell’esercente", spiega Cattaruzza. Una richiesta basata su "esigenze diverse tra le diverse tipologie di esercizi: le tabaccherie seguono i loro orari di apertura e chiusura, mentre le sale giochi hanno ritmi diversi".
 
Cattaruzza ha poi fatto presente il rischio di un “effetto boomerang” della regolamentazione sugli orari, che – come spiegato dalla psicoterapeuta Sarah Viola – può spingere il giocatore ad “accelerare” il ritmo delle partite quando si avvicina il momento del break e a riprendere con foga a giocare quando la finestra oraria si riapre.
 
Il consigliere As.Tro ha infine proposto un trattamento differente per gli operatori che aderiranno a un piano di prevenzione e contrasto al gioco patologico, seguendo corsi formativi: "Per questi esercenti chiediamo una maggiore flessibilità sugli orari".
 
La bozza rimane al momento allo studio del Servizio attività produttive; nel frattempo, As.Tro ha chiesto un ulteriore incontro all’assessore Geronazzo per fornire ulteriore documentazione sulla ludopatia e sul progetto “Un gioco buono per il territorio” sviluppato dall’Associazione.
 

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