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Distante (Sapar): 'Senza un cambio di passo resta solo la disperazione'

02 marzo 2021 - 16:19

Alla luce del permanere dell'emergenza Covid, per Distante (Sapar) la parola d’ordine deve essere 'convivenza' con il virus, per una riapertura celere delle attività, comprese quelle di gioco.

Scritto da Redazione
Distante (Sapar): 'Senza un cambio di passo resta solo la disperazione'


“'L’analisi dell’andamento della delittuosità riferita al periodo del lockdown ha mostrato che le organizzazioni mafiose, a conferma di quanto previsto, si sono mosse con una strategia tesa a consolidare il controllo del territorio, ritenuto elemento fondamentale per la loro stessa sopravvivenza e condizione imprescindibile per qualsiasi strategia criminale di accumulo di ricchezza.
Controllo del territorio e disponibilità di liquidità che potrebbero rivelarsi finalizzati ad incrementare il consenso sociale anche attraverso forme di assistenzialismo a privati e imprese in difficoltà. Si prospetta di conseguenza il rischio che le attività imprenditoriali medio-piccole (ossia quel reticolo sociale e commerciale su cui si regge principalmente l’economia del sistema nazionale) vengano fagocitate nel medio tempo dalla criminalità, diventando strumento per riciclare e reimpiegare capitali illeciti'. Questa è la dichiarazione della Dia al Parlamento nelle relazione semestrale. Che la situazione sia drammatica sotto ogni aspetto è chiaro a tutti. Ma ora lo Stato si trova ad un bivio, se aggiungere dei toni comici ad una realtà drammatica oppure finalmente prendere atto che non si possono tenere chiuse attività produttive per sola ideologia, per lo più a 5 Stelle, e lasciare campo libero alla criminalità".

A scriverlo è Domenico Distante, presidente dell'associazione Sapar, facendo il punto sulla situazione del gioco legale, nel giorno in cui è previsto il varo del nuovo Dpcm sulle chiusure delle attività economiche e commerciali, valido dal 6 marzo al 6 aprile, secondo quanto annunciato, e ancora "punitivo" per il settore.

"È chiaro a tutti – prosegue Distante – che non è andato tutto bene come si leggeva nello story telling governativo della prima ondata.
È andato tutto male, che peggio non si poteva.
Il fatto che il nuovo Governo abbia deciso di sostituire il super Commissario Arcuri e che il Primo ministro Draghi abbia deciso di cambiare l’approccio alle vaccinazioni è indicativo che le cose non sono andate come avrebbero dovuto.
È ormai chiaro a tutti che questa pandemia non finirà con la bella stagione e che dovremmo convivere con il Covid per anni ancora.
E in questa ottica si può ancora pensare che la soluzione sia tenere le attività produttive chiuse?
La parola d’ordine deve essere 'convivenza'.
Convivenza con il covid, convivenza con i protocolli di sicurezza, convivenza con le mascherine.
Chiudere indistintamente attività produttive che non sono mai state fonte di contagio è stata una scelta scellerata e miope. Hanno immolato sull’altare della 'guerra al gioco d’azzardo' la vita di 150mila lavoratori e relative famiglie e per cosa? Per regalare i soldi degli italiani alla malavita.
Questo è il lascito del Governo Conte all’Italia. Questa è l’eredità a 5 Stelle che a parole vuole fare la guerra alle lobby (tranne quelle del tabacco che le finanziano, vedi Philip Morris) e che in pratica mettono sul lastrico migliaia di piccole medie imprese.
A volta mi sembra di avere a che fare con quelli che ti vogliono convincere che la terra è piatta.
Con calma cerco di spiegargli le evidenze scientifiche che li smentiscono, ma niente. La terra è piatta perché l’orizzonte è dritto.
Alla stessa maniera la più grande rappresentanza parlamentare in questa legislatura si rifiuta di ascoltare il grido di allarme dei magistrati antimafia.
Speriamo che questa nuova direzione intrapresa del Governo Draghi possa dare voce a chi la guerra alla criminalità la fa davvero. Dia, Adm, Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri e i magistrati antimafia devono essere ascoltati e non ignorati come fatto sino ad ora.
L’alternativa al gioco di Stato è semplicemente il gioco illegale e la mancanza di tracciamento dei ludopatici.
Tenere chiuso il nostro comparto quando altre attività sono aperte è semplicemente stupido, autolesionista ed uno schiaffo alla dignità di 150mila lavoratori.
Chi ci ridarà i 40, 50 anni di sacrificio e di lavoro di migliaia di onesti lavoratori? Se non si cambia passo qui non riaprirà nessuno! Di questo passo i 5 stelle lasceranno una scia di disperazione dietro di loro, e gli unici a festeggiare saranno i criminali e le società estere uniche presenti sul web, e di questo ringraziamo Di Maio", conclude Distante.
 

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