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Gioco online, Tar: 'Mancata proroga concessioni? Concorrenza distorta'

08 novembre 2021 - 15:56

Il Tar Lazio torna a indicare il 31 dicembre 2022 come data di scadenza unitaria delle concessioni di gioco online vista la mancata proroga di quelle scadute.

Scritto da Fm
Gioco online, Tar: 'Mancata proroga concessioni? Concorrenza distorta'

La mancata proroga delle concessioni venute a naturale scadenza, in assenza di una procedura competitiva per l’assegnazione delle medesime, avrebbe in realtà un effetto distorsivo della stessa concorrenza poiché comporterebbe la riduzione dei concessionari allo stato esistenti sul mercato dei giochi pubblici, laddove l’ingresso nel mercato di nuovi players potrebbe avvenire semmai solo a seguito dell’espletamento delle procedure per il mercato (gara ad evidenza pubblica per l’assegnazione delle nuove concessioni)”.

Lo sottolineano i giudici amministrativi del Tar Lazio in una serie di sentenze con cui accolgono i ricorsi di varie società operanti nel gioco online per l'annullamento delle note con cui l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha comunicato la presunta scadenza delle concessioni in essere.

 

Come già fatto nei giorni scorsi con altre sentenze, il Collegio rimarca come  “l’articolo 4 della convenzione di concessione” stipulata con le società ricorrenti “debba essere interpretato ed applicato alla luce della diretta ed immediata eterointegrazione ad opera dell’art. 1, comma 935, della legge n. 208/2015, con conseguente – ed ininterrotta – prosecuzione del rapporto concessorio da ritenersi ancora in corso fino alla data del 31 dicembre 2022”.
 
La decisione del Tar Lazio di considerare una “scadenza unitaria” è stata particolarmente ben accolta dall'associazione Logico - Lega operatori di gioco su canale online, che ha auspicato “l’inizio di un nuovo ciclo in cui si possa finalmente contribuire al riordino di tutto il sistema, alla revisione del divieto di pubblicità e alla costruzione di un diverso rapporto tra Amministrazione e privati, in cui chi rispetta le norme viene tutelato dal mercato illegale anziché danneggiato".
 

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