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Gran Premio di Milano, tutti contro il favorito Dylan Mouth

05 giugno 2015 - 11:17

Domenica 7 giugno si svolgerà a San Siro galoppo dal 126ma edizione del Gran Premio di Milano, la più importante corsa della stagione primavera-estate per l’ippodromo milanese: corsa di Gruppo 1 con 242mila euro di montepremi, costituisce un passaggio obbligato nella carriera dei più grandi campioni dell’ippica italiana e internazionale.

Scritto da Redazione

 

In conseguenza delle elevate temperature previste per il pomeriggio di domenica, per salvaguardare il benessere sia dei purosangue sia dei fantini, l’orario di inizio delle corse è stato posticipato alle 15. 35; il Gran Premio di Milano partirà alle ore 18.10.

L’albo d’oro del Gran Premio comprende i nomi di protagonisti entrati nel mito dell’ippica come Nearco, Tenerani e Ribot, e più recentemente quelli di campioni come Tony Bin, Falbrav, Electrocutionist, Jakkalberry, che dal “Milano” hanno iniziato una carriera che li ha portati a vincere Gran altri Premi in Europa, Usa, Giappone, Dubai.

È una corsa dal fascino da sempre immutato, che seleziona campioni e che vede emergere i purosangue veramente maturi e pronti per affrontare le grandi sfide internazionali.

Sul campo partenti regna l’incognita Billabong, purosangue di sei anni di proprietà marocchina e allenamento francese. Vanta un curriculum con 11 vittorie e quattro piazzamenti in sedici corse, ma solo le ultime cinque sono state disputate in Francia e Gran Bretagna, in corse listed o condizionate, e in 14 casi ha corso su piste all-weather: si sottopone per la prima volta al test di San Siro, tracciato ben noto per difficoltà e selettività. E’ affidato al 'nostro' fantino Cristian Demuro, Snai offre quota 7,00.

La pista milanese è invece ben nota a Dylan Mouth, quattro anni e imbattuto in Italia: è nel pieno della sua maturità atletica, ha fatto un ottimo rientro in attività vincendo il Premio Carlo d’Alessio a Roma, classico test che precede il Gp Milano e che si disputa a metà maggio. Dylan Mouth a San Siro ha già vinto quattro corse, tra cui Tesio e Jockey Club 2014. Se non basta, “aggiungiamo” anche il Derby d’Italia, sufficiente per farne il cavallo da battere: quota 1,30, in sella avrà Fabio Branca.

Buone chance anche per Cleo Fan: secondo nel Premio Ambrosiano a San Siro (corsa di Gruppo 3), ha poi vinto il Premio Presidente della Repubblica a Roma (Gruppo 1), confermando l’ottimo stato di forma. Nelle dieci corse disputate in carriera ha ottenuto quattro volte, e nelle altre sei si è sempre piazzato, va assolutamente tenuto in considerazione. Quota 5,00 “in coppia” con il fantino Dario Vargiu.

Dopo il trio dei favoriti si passa agli outsider: Born To Run è un tedesco, figlio di Shirocco (vincitore tra l’altro del Gp del Jockey Club 2014 a San Siro) con otto corse in carriera, di gruppo o listed, concluse con un piazzamento e una vittoria. Sarà montato da Luca Maniezzi e come per Billabong su di lui vi sono diverse incognite, sulla carta non dovrebbe avere particolari chance ma se è stato iscritto alla corsa potrebbe avere qualcosa da rivelare. Quota 16.

Duca di Mantova (fantino Federico Bossa) è uno stakanovista delle lunghe distanze e con frequenti presenze a San Siro, lo scorso anno è arrivato secondo nel Gp del Jockey Club ma spesso ha rendimento altalenante, può essere una scelta per chi punta a una quota alta, in questo caso 21. Anche Kramulkie si vede spesso in pista a Milano, arriva da due corse di gruppo (Ambrosiano e Presidente della Repubblica) dove si è sempre piazzato, e anche nello scorso novembre è arrivato secondo, a Roma, nel Premio Ribot, corsa di gruppo 2. Se è in giornata può ingranare, corre con il fantino Carlo Fiocchi ed è quotato 31, la stessa di Celticus (Nicola Pinna in sella), compagno di scuderia di Dylan Mouth, e il cui ruolo sarà essenzialmente quello di “fare il passo” nella prima parte di corsa. Salvo sorprese.

Victis Hill (quota 21) è giunto terzo nella pattuglia che ha provato lo stato di forma al Premio d’Alessio, è alla sua prima corsa di gruppo 1 in carriera, il training Marcialis di solito è una garanzia e in ogni caso in 14 occasioni su 16 è arrivato nei primi tre. Il fantino è Pierantonio Convertino.

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