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Il weekend degli ippodromi Snai, nel segno delle Oaks d'Italia

06 luglio 2020 - 07:48

Sabato all'ippodromo Sesana di Montecatini Terme Coffee col e Antonio Greppi sotto i riflettori, domenica a Milano San Siro Auyantepui fa sue le Oaks d'Italia, ancora una volta.

Scritto da Redazione


Doppio appuntamento con le corse negli ippodromi Snai nel weekend appena passato. Sabato 5 luglio al Sesana di Montecatini Terme la spuntano Coffee col e Antonio Greppi, che alla fine del convegno ha portato a casa un tris di successi. Domenica 6 a Milano San Siro la festa è stata tutta per Auyantepui che si è aggiudicato le Oaks d'Italia.

IPPODROMO SNAI SESANA, COFFEE COL E ANTONIO GREPPI PROTAGONISTI - All’ppodromo Snai Sesana di Montecatini Terme sabato in notturna con delle corse interessanti. Mattatore della serata Antonio Greppi, che ha messo il suo sigillo su
tre corse tra cui il Premio Nublosa, la prima prova della stagione riservata ai puledri di due anni che rappresentava la moneta più ricca della riunione. In sediolo a Coffee Col, il driver fiorentino partiva veloce e si presentava deciso sulla battistrada iniziale Century As per rilevarla al comando dopo 300 metri, ridurre il ritmo (con km iniziale in 1.22.3) e poi controllare senza troppi patemi il tentativo di attacco della rivale in retta. Media finale di 1.19.7 per questo erede di Pacha dei Greppi e Idra Etoile allenato da Vincenzo Mango.

Century As chiudeva seconda su Corazon Font, che finiva bene in retta dopo essere scattato in terza ruota sull’ultima curva.
Gli altri due successi arrivavano con altrettanti sorprendenti allievi di Robert Gramuller. Per primo toccava a Delux Ms nel Premio Assiette Normand: l’ospite sloveno gettava le basi del suo primo successo italiano con un lancio volante che gli permetteva di conquistare d’acchito il comando: Delux Ms proseguiva a passo spedito completando il km in 1.15 e poi chiudeva ancora forte al record di 1.13.7 resistendo all’agguato dell’appostata Tuberosa. Finiva bene a centro pista Ulisse Effe a far suo il terzo posto su Zalika, mentre il favorito Zip A Dee Doo aveva percorso dispendioso e si esauriva a traguardo lontano.
Ancor più impressionante la vittoria di Adonis Cg nel Premio Vertedero: il tedesco stanava dopo 600 metri Vortice D’Amore, ne sfruttava il lavoro di demolizione ai danni del battistrada Vinicio, spostava in terza ruota sull’ultima curva e nonostante la chiusa velocissima pizzicava sul palo il cavallo di Gennaro Casillo a media di 1.13.8. Vortice D’Amore correva bene ma doveva arrendersi di fronte al sorprendente rivale, mentre Vinicio salvava il terzo posto da Zaira Dvs, onesta e nulla più.
Gentlemen in azione nel Premio Soberania in sediolo a cavalli di 3 anni di proprietà: Bbking dei Greppi sfilava subito al comando su Bahama dei Greppi, controllava il pressing di Benur Risaia Trgf (km in 1.16), sull’ultima curva salutava i rivali e vinceva da assoluto dominatore, con Roberto Michelotto, a media di 1.15.3. Bahama dei Greppi rientrava per il secondo posto al generoso Benur Risaia Trgf, ancora in quota al terzo posto nonostante il tragitto interamente allo scoperto.
Nel Premio Fortaleza, la prova sui 1640 metri per femmine di 3 anni, Bamby e Benedetta Jet, le due cavalle più attese, si eliminavano nella fase iniziale: provava la gara di testa Belena Jack riducendo per quanto possibile il ritmo (km in 1.20), ma Baltimora Op, guidata da Gennaro Amitrano per il training di Claus Hollmann, la avvicinava gradualmente all’esterno per sferrare un duro attacco al mezzo giro finale e passare
infine negli ultimi metri, a media di 1.17, mentre allo speed Blancka regolava Brigitte per il terzo posto.
Dopo la sconfitta bruciante con Vortice D’Amore, Antonio Di Nardo si rifaceva nel Premio Nevera, l’handicap ad invito sul doppio km, con Zippo Bi: subito in quarta posizione, il biasuzziano spostava dopo 600 metri in anticipo su Vasty di Poggio, avvicinava gradualmente il battistrada Zeus di Girifalco, lo metteva sotto pressione nei 600 finali e lo batteva di precisione in zona traguardo a media di 1.15.8. Zeus di Girifalco
lottava come un leone arrendendosi solo negli ultimi metri: più indietro concludeva al terzo posto Spritz Holz, mentre Vasty di Poggio aveva sbagliato sull’ultima curva quando era a contatto dei primi due.
In chiusura, nel Premio Garganta, bel percorso di testa di Admiral Men: l’allievo di Massimo Trevellin guidato Alessandro Fonte volava al comando, teneva ritmo brillante spegnendo le velleità di Azzurra Pisana e in retta si salvava dal contemporaneo attacco di Abel del Ronco all’interno e Ajaccio all’esterno, i due terminati in quest’ordine alle spalle del vincitore che tagliava il traguardo a media di 1.14.8.
 
 
IPPODROMO SNAI SAN SIRO, AUYANTEPUI VINCE LE OAKS D’ITALIA - All’ippodromo Snai San Siro di Milano Auyantepui non tradisce le attese e si aggiudica l’ennesima edizione delle Oaks d’Italia. Nell’anno del Centenario di San Siro, una cavalla italiana, che abbiamo visto crescere ed esplodere sulle nostre piste, regala un trionfo tricolore nell’attesa prova sulla pista milanese. Un successo annunciato, ma che la campionessa allevata da Massimo Parri si è guadagnata in pista stavolta lottando con grinta e coraggio. Sin dal debutto sfavillante nello Zanoletti, la figlia di Night of
Thunder ha dato l’idea di essere una cavalla fuori dal comune, impressione confermata se non addirittura rafforzata dal risultato dell’Incisa: c’era però da affrontare e superare l’esame più importante, dal quale altre campionesse “predestinate” in passato erano uscite sonoramente bocciate, quasi schiacciate dal peso del pronostico. C’è stato da soffrire e Auyantepui lo ha fatto con la classe della campionessa, ovviando ad uno
svolgimento che non è stato selettivo e di certo non l’ha favorita, ma alla fine la portacolori delle We Bloodstock e del Sindacato australiano che ne ha rilevato la comproprietà si è dimostrata la più forte. Un bravo al team Simondi-Lupinacci, che ha costruito questa campionessa in un anno “particolare” come quello che stiamo attraversando. E un bravo a Claudio Colombi: freddo, impeccabile, il jockey labronico non ha sprecato nulla, ha mosso al momento giusto e nel finale ha sollevato la grigia portandola al traguardo.
Nonostante l’impressione non esaltante del tondino, le estere si sono dimostrate delle brutte clienti, secondo il trend delle ultime giornate a San Siro: in sella a Tangut, Fabio Branca ha imposto ritmo regolare e ha venduto cara la pelle calando solo nei 100 finali, ma la più pericolosa alla fine è risultata l’altra tedesca Memphis, che per fortuna della vincitrice non ha avuto percorso troppo pulito ed è uscita bene alla distanza quando però il traguardo era ormai troppo vicino per poter ribaltare il risultato. Ottima anche l’italo-inglese Made In Italy, che dalle retrovie è progredita a centro pista. Delle nostre, hanno corso bene Rose Secret e Fuoriserie, rispettivamente quinta e sesta, mentre non è mai stata nel vivo l’attesa Frozen Touch: Annyrose ha tentato un impossibile recupero dall’ultima posizione terminando comunque in gruppo.
La legge tedesca è invece calata inesorabile nel Premio del Giubileo Gr. 3, da quest’anno riservato alle femmine anziane. D’altronde la linea che aveva visto Stex battere in Listed Durance (vincitrice la scorsa settimana del Gran Premio di Milano) lasciava poche speranze alle nostre. La cavalla di Roland Dzubasz non si è sottratta al ruolo di favorita ed è andata davanti a dettare l’andatura, pungolata da Cima Fire e con Elisa Again e Light My Fire (le altre cavalle più attese) subito a ridosso: in retta, mentre Cima Fire si spegnava presto, la figlia di Lord of England sotto le sollecitazioni di Michal Abik ha risposto colpo su colpo e nell’ultimo furlong si è distesa staccando le rivali. Tra queste l’allieva del team Biondi l’ha spuntata per il secondo posto sulla tedesca vincitrice del Paolo Mezzanotte.
Il Premio Primi Passi Gr. 3 non è sfuggito alla favorita Aria Importante, che così può proseguire da imbattuta la sua carriera. Chiaramente stavolta c’è stato da lottare ma la portacolori della Blueberry ha confermato di avere classe e anche voglia di lottare: con Carletto Fiocchi in sella, la cavalla di Bruno Grizzetti ha subito conquistato testa e steccato, ha controllato il pressing di Doctor Strange e ai 400 finali ha cambiato marcia scrollandosi di dosso il rivale. A quel punto è entrato in azione Raifan: il puledro di Seb
Guerrieri si è profilato minaccioso sulla battistrada, per un attimo ha pure dato l’impressione di poter prevalere, ma Aria Importante ha reagito bene e ha lasciato ad una lunghezza il valido rivale. Doctor Strange ha patito il cambio di marcia al primo traguardo ma è rimasto in quota e ha chiuso terzo.
Oltre ai Primi Passi, i giovanissimi avevano a disposizione le due Listed gemelle sui 1500 metri in pista media. Terzo al debutto (dietro Cirano), poi vincitore in condizionata, Wealth of Love ha siglato con autorità il Premio Giuseppe De Montel, la prova per i maschi e castroni: con Sergio Urru in sella, il portacolori del signor Giacomo Fauci allenato da Natalino Urracci si è sistemato in scia al battistrada Cirano, si è presentato
molto “confident” in retta, ai 250 finali ha rotto gli indugi piazzando un bel cambio di marcia con il quale ha fatto la differenza. Callistemon dalla penultima posizione ha provato l’aggancio ma il vincitore lo ha tenuto in rispetto, mentre Cirano è rimasto in quota chiudendo al terzo posto.
Pronostico rispettato nel Mantovani, la prova riservata alle femmine: Al Siq aveva vinto in bello stile all’esordio tanto da meritarsi le attenzioni del betting, ma oggi ha fatto un ulteriore progresso. In testa dal via, la cavalla allenata da Bruno Grizzetti ha ingranato la quinta ai 500 finali staccando progressivamente le rivali. La sola Linosa è uscita bene alla distanza riuscendo a recuperare parte del gap, ma Mosse’ in sella alla
portacolori della Bivans è apparso sempre in totale controllo della situazione. Molto più indietro Sense of Emperor ha capeggiato il resto del gruppo.
Per vincere una prova come il Lombardia, HP di classe A sui 2400 metri, bisogna avere le “spalle larghe”: qualità che non manca a Fambrus e neppure al suo jockey Dario Vargiu. L’allievo di Stefano e Alduino Botti è un tipo tosto, e dopo il secondo posto nella Coppa D’Oro Listed dietro un rivale del calibro di Pretending, questa vittoria, come ha sottolineato giustamente il suo interprete nel dopocorsa, gli “spettava”. Il figlio di Oasis Dream ha corso sempre sulle prime posizioni tenendo nel mirino il battistrada Jighen e controllando negli “specchietti” le mosse dei rivali: in curva Fambrus ha anticipato Bel Ami, poi a metà retta si è accesa la bagarre con Passion Return che si è profilato minaccioso, ma Fambrus è uscito bene alla distanza relegando il rivale al secondo posto. Ottimo terzo Blu Kraken, che ha faticato a reperire il varco.
Spettacolare il Santiago Soto Sprint, risolto all’ultimo tuffo da Love Emperor con un finalone in perfetto stile Mario Sanna: in coda al gruppo e con un “muro” di rivali davanti a sè, il cavallo allenato da Filippo Geraci ha visto aprirsi il varco solo ai 150 finali ma tanto gli è bastato per piazzare una fondata terrificante con la quale ha giustiziato in zona traguardo American Coffee e Cracking Art che sono stati gli animatori della prova sin dalle fasi iniziali. Quarta lungo lo steccato Irish Girl, sempre in quota, quinto posto per Seasonal Missile a completare il Quinte’.
Jamin Master ha dominato la finale del San Siro Classic: acquattato alle spalle di Katsumoto, l’allievo di Gasparini con Gavino Sanna in sella non ha assolutamente accusato il ritmo brillante imposto in avanti dal battistrada: ha temporeggiato il più a lungo possibile in retta, poi ai 250 finali è scattato come una molla e ha fatto letteralmente il vuoto vincendo di oltre cinque lunghezze. Katsumoto ha concluso in bolletta, così alle piazze sono emersi La Volta Buona e Gettyto che avevano seguito rispettivamente in terza e quarta posizione il treno di corsa.
La finale del San Siro Mile ha chiuso la prima parte della stagione di San Siro: Polo Sud aveva corso in deciso progresso all’ultima uscita ma era difficile credere in un suo primo piano. E invece, con Ivan Rossi in sella, il grigio allenato da Alessandra Tommasi ha sorpreso tutti, pungolando lungo il percorso il battistrada Sharkattack, temporeggiando ai lati del rivale fino a metà retta per poi allungare e sottrarsi al gran finale da fondo gruppo di Captain Cirdan, con No Boarding al terzo posto.

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