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Il weekend degli ippodromi Snai, vincono Universo Jet e Allimac

12 luglio 2021 - 08:00

Ecco i cavalli vincenti dei convegni andati in scena negli ippodromi Snai di San Siro e Sesana sabato 10 luglio.

Scritto da Redazione

La giornata di sabato 10 luglio è stata ricca di corse e di emozioni negli ippodromi San Siro di Milano e Sesana di Montecatini Terme. Vediamo come è andata e quali sono i cavalli vincenti.

 

IPPODROMO SNAI SAN SIRO, ALLIMAC FA SUO IL PREMIO LIMBIATE - Un sabato "speciale" all'Ippodromo Snai San Siro di Milano ultimo convegno prima della pausa estiva. La prova più ricca della riunione è stata il Premio Limbiate, l’handicap sui 1800 metri in pista media per cavalli di tre anni e oltre.

Lo schema tattico di Allimac è noto: palla lunga e pedalare: Andrea Fele lo ha impiegato al comando senza risparmiarsi, e il grigio di Mario Migheli ha risposto bene manche se alla fine i pericoli sono arrivati da Mera di Breme che lo aveva pedinato sin al via: l’attacco della femmina (alla prima uscita per il training di Andrea Picchi) è stato incisivo, ma il portacolori del signor Pietro Ferrante ha reagito con grinta sino in fondo e ha conservato una incollatura di vantaggio.
Più indietro Folki, dopo aver faticato a liberarsi a metà retta, ha vinto la volata per il terzo posto su King Winnie, mentre gli altri sul ritmo tagliagambe del vincitore non sono riusciti a intervenire.
 
La pista di San Siro è evidentemente gradita a Pepita di Breme, che dopo il secondo posto nel San Siro Mile, ha centrato il bersaglio pieno nel Premio Clegna, la prova di apertura sui 1400 metri in pista dritta: la cavalla di Marco Amerio montata da Stefano Saiu si sistemava nelle prime posizioni galoppando al largo di tutti, ai 400 finali seguiva nell’allungo Danny Ocean e Thousand Grands che erano stati gli animatori sin al via, e nell’ultimo furlong passava chiaramente su Danny Ocean che intanto si era sbarazzato di Thousand Grands: quest’ultimo, in leggera flessione, salvava il terzo posto dal finale di Biz Honor e It’s A Good Deal.
 
Per i colori storici delle Grundy Booodstock, alla terza uscita Freely centrava la prima vittoria siglando il Premio Scuderia Calderoni, la maiden per cavalli di 3 anni sui 1600 metri in pista media. Probabilmente la distanza del miglio è quella più adatta all’allieva di Alduino Botti, che nelle precedenti uscite si era cimentata sul doppio km: Freely ha vinto bene, meglio di quanto dica il risultato perché ha corso con la sella che è progressivamente scivolata all’indietro. Nonostante l’inconveniente, Mariolino Sanna ci ha creduto e la figlia di Sea The Stars pur non potendo essere comandata a fondo ha risposto benissimo passando netta nei 100 finali. Grand El Chapo ha corso coperto in scia a Ostwind sino ai 250 finali per poi piazzare lo scatto al largo, ma non è riuscito a parare lo spunto all’interno della vincitrice. Terzo posto per Ostwind, poi Cayodama e la favorita Enchanted Love, calata ai 250 finali dopo corsa di testa.
 
L’altra maiden della riunione è stata il Premio Scuderia Oroblu, sui 2000 metri in pista media e ha visto il successo di Eastern Bound: soggetto dal passo monocorde, l’allievo di Devis Grilli è stato interpretato in maniera perfetta da Silvano Mulas, che in testa ha lanciato la volata lunga in retta e ha tenuto botta agli attacchi di Killer Coffee al quale si è aggiunto il favorito Conquering Eagle, in progressiva risalita al largo e alla fine prevalente per il secondo posto sul rivale.
 
Ridotto all’osso il Premio Arluno, l’handicap sui 1500 metri in pista media per cavalli di tre anni: solo in quattro al via, poi rimasti in tre perché Catch The Glory dopo il via ha fatto il “rodeo” disarcionando il povero Mariolino Sanna (evidentemente era destino, dopo il rischio corso alla seconda corsa con Freely). E la corsa si è trasformata in un monologo della favorita Sopran Ares: con la monta di Gabriele Malune, la cavalla di bruno Grizzetti si è esibita in un nitido percorso di testa centrando la prima sospirata vittoria della carriera. Miss Rainette e Liliana Gold non sono riuscite a tenere il passo della vincitrice e hanno concluso nell’ordine.
 
Dopo aver siglato la prova di apertura, la connection Marco Amerio-Stefano Saiu ha concesso il bis in quella di chiusura, il Premio Cassinetta, l’handicap di minima sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni. Secondo dal via, Gerolamo ha affiancato in retta il battistrada Careser temporeggiando sino ai 200 finali, dove è passato eludendo il finale di Alceo. Il distacco finale è bugiardo perché il sauro del signor Domenico Marras ha vinto in totale controllo. Careser ha chiuso terzo.
Si chiude quindi la prima parte della stagione all’ippodromo Snai San Siro di Milano per far spazio alla pausa estiva che durerà sino a fine agosto, mentre da mercoledì 1° settembre si tornerà a correre sulla pista milanese.
 
 
 
 
IPPODROMO SNAI SESANA, VITTORIA DI UNIVERSO JET NEL PREMIO TOSS OUT - All’ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme notturna del sabato interamente riservato ai gentlemen, quello di sabato al Sesana di Montecatini.
Ad aprire la riunione sono stati gli anziani di cat. G impegnati sulla distanza del miglio nel Premio Teggiano. Con Jessica Pompa in sediolo, Vania del Ronco faceva valere la buona forma del periodo: sistematasi al via dietro Turbo Capar, la cavalla di Marjo Natynki tornava all’attacco al km liquidando in poche battute il battistrada e allungava sicura verso il traguardo, tagliato a media di 1.15.7. Turbo Capar non riusciva a opporsi al parziale della vincitrice ma stringeva i denti e salvava il secondo posto dall’attacco di Zillah Font.
 
Vincitrice una settimana fa sulla pista, Zeudy Mask ha concesso il bis nel Premio Tizzone, la reclamare sui 1640 metri per cavalli anziani: con Stefano Baldi in sediolo, la cavalla di Leonardo Guidi sfruttava la velocità iniziale per installarsi al comando, rifiatava dopo aver retto l’attacco di Zig Zag Op e ai 600 finali, sull’avanzata di Zodiaco Matto, ripartiva e finendo in spinta si rendeva intangibile, a media di 1.15.6. Ultraledy Grad faceva tesoro della posizione per emergere al secondo posto sul calo di Zodiaco Matto che esauriva lo spunto sull’ultima curva restando comunque terzo.
 
Con i più attesi in errore nella fase iniziale, il Premio Tiuq ha visto la vittoria di Bamako dei Greppi e Nicola del Rosso: il cavallo di Roberto Biagini ci stava girando attorno da un po’, qui sfruttava al meglio le evenienze scattando ai 600 finali dalla seconda pariglia per aggredire il battistrada Benur Risaia Trgf e superarlo in retta a media di 1.15.5. Nonostante fosse l’estremo outsider, Benur Risaia Trgf una volta ritrovatosi al comando provava la gara di testa e vendeva cara la pelle raccogliendo alla fine un buon secondo posto, mentre per il terzo finiva forte in preferenziale Bananarama Jet che trovava tardi lo spazio per sprintare.
 
Pronostico rispettato nel Premio Tudor, con il successo del favorito Conrad di Poggio: ben interpretato da Daniele Orsini, il portacolori della scuderia Mistero andava subito al comando, sull’avanzata di Cupido degli Dei accelerava al mezzo giro finale e staccava i rivali per vincere netto a media di 1.16.9. A Cupido degli Dei non restava che adeguarsi al secondo posto, mentre Cortes dei Greppi terminava al terzo.
 
Con Rebecca Dami in sulky, Camelot Erre alla ventunesima corsa della carriera ha trovato il sospirato primo successo imponendosi nel Premio Top The Gan: il portacolori di Edy Moni seguiva all’esterno Cluny dei Greppi, sull’ultima curva aggrediva il rivale (che al mezzo giro finale aveva sorvolato l’esausto battistrada Clark Gable Olm) e in retta lo sopravanzava chiaramente a media di 1.16.2. Terzo posto per Cara Stella: California sbagliava dopo 400 metri, inseguiva e chiudeva quarta ma veniva squalificata dalla giuria per rottura prolungata dopo revisione del filmato
 
Uno svolgimento ultratattico (con un primo km addirittura in 1.24) non impediva al favorito Universo Jet di siglare il Premio Toss Out, l’handicap per soggetti di cat. C/D/E valido come Tris/Quarté/Quinté. Merito anche di Matteo Zaccherini, che visto il ritmo soporifero muoveva in mezzo alla pista a traguardo lontano: con un ultimo giro d’assalto, il cavallo di Marco Azzaroni debellava la resistenza della battistrada Urbe del Ronco (andata in testa in 50 metri pur partendo dal 6) e al contempo si salvava dall’affondo interno di Voltaggio, che era stato spettatore interessato del duello tra l’attaccante e la battistrada. Velina Jet restava imbottigliata sul cambio di ritmo, riusciva a liberarsi solo al mezzo giro finale e in retta finiva “a bomba” chiudendo terza sulla stanca Urbe del Ronco, mentre la sorpresa Zuko Legend completava il podio del Quinté.
 
Bella vittoria di Zuid Afrika Jbay nel Premio Tinta, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. E/F: la figlia di Nad Al Sheba partiva bene dal 6 ma era contrata da Redford Trgf, si sistemava allora in scia al rivale per trafiggerlo con uno speed molto incisivo in retta, regalando al suo interprete Stefano Baldi il secondo successo della serata e la vittoria nella classifica di giornata. Con Redford Trgf Filippo Esposito provava a tenere “chiusa” il più a lungo possibile la rivale ma in retta lo scatto della vincitrice era imparabile. Finiva bene a centro pista Rabat dei Greppi stampando Velletri Jet per il terzo posto.
 

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