skin
Menu

Ippica, a Capannelle Axl Rose si guadagna il pass per la finale

02 settembre 2019 - 10:32

Sabato 31 agosto, all'ippodromo Capannelle di Roma, Axl Rose è stato il protagonista che insieme a Alchemist Bi, ha guadagnato il pass per la finale del 22 settembre.

Scritto da Redazione


Quella di sabato 31 agosto, all'ippodromo Capannelle di Roma, doveva essere la batteria dall’esito più scontato per la presenza dell’indiscusso leader della generazione Axl Rose e per lo scarno numero dei partenti (solamente sei dopo il ritiro di Aristotele Laser) ma così è stato solamente per il risultato finale (la vittoria del figlio di Love You e Linda di Casei) e non per le modalità attraverso le quali si è concretizzato.

Axl Rose ha infatti puntualmente il via libera dal più veloce Ayrton Treb dopo 450 metri di corsa e ha condotto liberamente fino a 500 metri dal traguardo ma dall’ultima curva fino altraguardo si è però dovuto impegnare oltre quanto fosse lecito attendersi per replicare all’incisivo attacco del sempre più convincente Antony Leone.
 
Sul traguardo Axl Rose ha conservato mezza lunghezza su Antony Leone imponendosi a media di 1.13.6.
 
Ayrton Treb, in ripresa dopo le ultime prestazioni macchiate da errore essendo passato da alcune settimane agli ordini di Mauro Baroncini, è rimasto terzo davanti ad Alchemist Bi ed entrambi hanno guadagnato il pass per la finale del 22 settembre.
 
Al Capone Stecca, logico favorito della batteria C del Derby potendo vantare la vittoria nel Gran Premio Giovanardi e le prestigiose piazze d’onore (al seguito del leader Axl Rose) nel Gran Premio Nazionale e nel Città di Napoli, si è dovuto accontentare del secondo posto al seguito di un Aramis Bar che lo svedese Bjorn Goop ha inviato dalla Scandinavia e affidato alle mani validissime di un improvvisatore di comprovata abilità come Andrea Guzzinati.
 
Il figlio di Napoleon Bar ha saputo cogliere avvio molto brillante grazie al quale ha scavalcato di precisione proprio Al Capone Stecca e ha condotto a ritmo costante (sul piede dell’ 1.14 abbondante) per 1500 metri prima di accelerare in maniera significativa quando l’avversario ha mosso deciso al suo attacco.
 
Aramis Bar ha però reagito benissimo al rivale e negli ultimi 100 metri è stato capace di staccarlo in maniera autorevole concludendo con chiaro margine di vantaggio al nuovo personale di 1.13.3 (con gli ultimi 600 metri in 41.7 a media di 1.09.5).
 
Sesta vittoria in carriera su dodici corse disputate per Aramis Bar che si candida a pieno titolo al ruolo di protagonista assoluto nella finale del 22 settembre ad Agnano.
 
Al Capone Stecca è uscito sconfitto ma con poco da recriminare e potrà certamente ben figurare anche nella finale alla quale hanno guadagnato l’accesso con i loro piazzamenti Alrajah One (molto più gestibile e finito forte a centro pista) e Arden Wise As, al contrario poco incisivo dopo aver gareggiato sul percorso terzo alla corda.
 
La terza batteria, in ordine di effettuazione, è stata certamente la più deludente sotto ogni profilo. Il chiaro favorito della vigilia Acciaio è apparso in difficoltà fin dalle sgambature sbagliando a più riprese e in corsa non ha saputo fare meglio rompendo due volte e incappando nei rigori della giuria.
 
Il molto atteso Amon You Sm ha invece galoppato a lungo prima ancora del via e vano è stato il suo tentativo di recuperare il terreno perduto. Argentovivo è andato facilmente al comando e il suo interprete Mario Minopoli jr. ha cercato di giostrare su ritmi blandi per preservare le migliori energie del figlio di Varenne per la rovente fase conclusiva.
 
Evidenziando però limiti di tenuta, all’epilogo Argentovivo è stato incalzato dall’outsider Alex Mede Sm che, interpretato alla perfezione da Roberto Vecchione, lo ha sopravanzato di slancio imponendosi per una incollatura.
 
Trascurabile, soprattutto in confronto alle altre due batterie disputate in precedenza - il riferimento di 1.15 ottenuto dal vincitore allievo di Holger Ehlert.
 
Discreto il finale a centro pista, dopo gara di estrema attesa, di Antonhy Gar che ha guadagnato l’accesso alla finale al pari del superstite Amancio.
 
Prima in ordine di effettuazione la batteria B delle Oaks (le prime quattro al traguardo – 12 in totale - qualificate per la finale del 22 settembre ad Agnano) aveva in Alcatraz Stecca, ottima vincitrice del Gran Premio San Paolo a Montegiorgio, e Amelie Grif, allieva di Bjorn Goop affidata ad Andrea Guzzinati, le due concorrenti largamente più attese.
 
 
Amelie Grif ha però sbagliato nella fase iniziale mentre Alcatraz Stecca non è stata capace di contenere l’iniziale scatto perentorio di Akela Pal Ferm e si è dovuta adeguare in seconda posizione.
 
Il buon ritmo imposto alla gara dalla leader ha però consentito ad Alcatraz Stecca di non abbandonare la posizione fino ai 600 finali quando è avanzata con decisione la potente ma alterna Ariala Cash Sm.
 
Akela Pal Ferm si è ben difesa fino a 150 metri dal traguardo dove la maggior prestanza agonistica di Alcatraz Stecca e Ariala Cash Sm ha fatto la differenza. Nel combattuto finale Alcatraz Stecca, figlia di Napoleon Bar allevata e di proprietà di Emiliano Stecca, ha replicato ad una comunque validissima Ariala Cash Sm e ha vinto, nell’interpretazione di Giampaolo Minnucci, a buona media di 1.13.4.
 
Angiolina Op, terza in corda sul percorso, ha trovato tardi lo spazio per sprintare ma ha fatto in tempo a battere Akela Pal Ferm per la terza piazza: entrambe hanno guadagnato il pass per la finale.
 
Era questa la batteria più attesa fra le tre delle Oaks perché vedeva al via l’indiscussa reginetta femminile della generazione 2016, quella Audrey Effe detentrice di nove vittorie e due secondi posti nelle undici corse finora disputate, addirittura imbattuta nel corso del 2019.
 
La portacolori della veneta Scuderia Gardesana (anche allevatrice della figlia di Up And Quick) ha regalato brividi ai suoi molteplici sostenitori causando il richiamo della prima partenza per colpa della rottura di parte di un finimento: risolto in maniera “artigianale” tale inconveniente Audrey Effe ha poi svolto con la consueta classe e professionalità il compito richiestole perché in avvio ha respinto l’attacco della toscana Alouette (accodatosi sul simultaneo errore di Ampia Mede Sm e Alaska Dany), ha guidato a ritmo tranquillo fino al compimento del primo giro ma ha poi accelerato da campionessa nella parte conclusiva di gara (42.2 i 600 metri finali sul piede dell’ 1.10.3) per vincere a media di 1.13.5 tenendo in rispetto la stessa Alouette. Al terzo posto una strepitosa Avena Jet, da poco agli ordini di Holger Ehlert dopo carriera svolta in Svezia, che ha operato progressione mostruosa a centro pista nel tratto più veloce di gara ma è stata ugualmente capace di chiudere a ridosso delle prime due.
 
Quarta sul traguardo, guadagnando anch’essa il diritto a disputare la finale, Afrodite Grif davanti ad una sfortunata Ampia Mede Sm.
 
La terza, in ordine di effettuazione, batteria delle Oaks aveva in Arnas Cam la concorrente largamente più attesa dopo le ultime eccellenti prestazioni realizzate dall’allieva di Erik Bondo.
 
La grigia da Ready Cash della Scuderia La Camargue non ha tradito le attese, anzi si è clamorosamente migliorata sotto il profilo cronometrico al nuovo personale di 1.12 dopo aver conquistato il comando della corsa in circa 600 metri.
 
Una volta in testa la cavalla interpretata da Roberto Andreghetti ha fatto progressiva dispersione nei confronti delle avversarie e sul traguardo ha preceduto di circa 20 metri una quasi altrettanto strepitosa Always Br Ready.
 
Quest’ultima, da qualche tempo passata alle cure di Holger Ehlert e naturalmente interpretata da Roberto Vecchione, ha operato robustissima progressione in terza ruota negli ultimi 500 metri di gara e ha perseverato in retta di arrivo riuscendo a prevalere per la miglior piazza su All Wise As che dopo aver lottato all’inizio per il comando con Antracite Jet aveva dovuto cedere il passo alla vincitrice. Allegra Wf ha piegato di misura per il quarto posto Allegra Gifont ottenendo anch’essa il pass per la finale.

Articoli correlati