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Ippica: a Merano prove generali di Gran Siepi

24 agosto 2013 - 07:46

Si chiama Premio Azienda di Soggiorno di Merano, ma è una corsa tutt’altro che per ‘turisti’. Si fa sul serio, non solo perché ci si giocano 18.000 euro, ma anche perché siamo alle prove generali della Gran Siepi di metà settembre.

Scritto da Redazione
Ippica: a Merano prove generali di Gran Siepi

E si ritrovano, faccia a faccia, Branit e Sol Invictus, i mattatori delle siepi di primavera. È questo il clou del pomeriggio meranese di domenica, che vivrà di altre tre prove in ostacoli fra le quali il Premio Guidsun che ricorda l’allenatore Francesco Scaglione, e di altre tre corse in piano per gentlemen riders e amazzoni: in tutto, oltre cinquanta partenti. Si comincia alle 15.15 e si chiude alle 18.50.

 

LA CORSA PRINCIPALE - Dalla dichiarazione dei partenti è saltata fuori una bella corsa, con variabili a bizzeffe. Ovvio che il cavallo-faro sia Branit, l’allievo di Contu dai colori Siba affidato a Fuhrmann che già l’ha pilotato al successo nella Gran Siepi d’Italia sul finire di giugno. Rientra da quella data, ed è la prima incognita, e su questa distanza è già stato battuto dall’altro asse sul quale poggia la corsa, Sol Invictus. Il portacolori della Magog, per il training di Favero e l’interpretazione di Raffaele Romano, ha un conto aperto con il rivale e sui 3.500 metri pare possedere qualche carta in più di quando deve affrontare percorsi più lunghi.

Partita a due, dunque? Potrebbe essere, ma non è così scontato. Il nome che affascina è quello di Duchamp, che tanta voglia ha di immaginarsi terzo incomodo. Nell’annata d’esordio sulle siepi, il cinque anni della Dormello ha finito la prima parte della stagione in escalation cogliendo a inizio luglio la prima affermazione della sua nuova carriera. Per lui dalla Francia è stato nuovamente convocato il jockey Sylvain Dupuis: se dovesse progredire ancora ha le carte in regola per riservare sorprese. Poi ci sono le giubbe straniere. Una è quella ceka di Soros targato Vana (padre in regia, figlio in sella), incompiuto a Maia ma recente vincitore in patria (sullo steeple) dove ha battuto un certo Khalshani (secondo nella Gran Siepi a Merano lo scorso anno): a incrociare le linee, è da prendere con le pinze. L’altra è quella polacca (ma con anima italiana, sponda Bottura) di Alpha Prim, positivo al rientro e rivale sempre poco malleabile. Su di lui, Alessio Pollioni.

IL CERCHIO SI CHIUDE CON DUE MINE VAGANTI - Sono Salar Fircroft (Dominik Pastuszka), colori Guglielmi e training Ilaria Saggiomo, spesso a tiro dei migliori, a caccia del giorno di gloria; e Romis (Joe Bartos), secondo d Favero, giubba D’Altemps, pronto a subentrare in caso di altrui debacle.

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