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Ippica: domenica di corse a Merano e Bologna

31 maggio 2014 - 07:24

Domenica di belle corse negli ippodromi della Penisola. Corsa antesignana del moderno ostacolismo, si disputa al Maia di Merano la 125ª edizione del Grande Steeple-Chase di Roma, emigrato a Merano dopo la chiusura della pista a ostacoli delle Capannelle.

Scritto da Redazione
Ippica: domenica di corse a Merano e Bologna

Nello stesso pomeriggio, la Gran Corsa Siepi d’Italia premia il miglior siepista di questa prima parte di stagione. Due corse ben riuscite, otto partenti ciascuna e internazionalità, un incrocio di trame fra bandiere diverse che Maia sa sempre garantire. Il resto della giornata (complessivamente sette prove, quattro in ostacoli e tre in piano per Gr e amazzoni) fa da elegante cornice ai due motivi principali, in particolare il Premio Val Casies nel quale gli steepler di 4 anni affilano le armi in vista del Vanoni.

GRANDE STEEPLE-CHASE DI ROMA - MEMORIAL MEANDRI (GRUPPO 3 – 5.000 METRI - 30.000 EURO) - È datata 1854 la prima edizione del Grande Steeple-Chase di Roma, considerata la prima corsa a ostacoli ufficiale in territorio italiano. Un vero e proprio concentrato di storia e storie che hanno percorso tre secoli, e che ora approdano a Merano dopo la chiusura della pista a ostacoli delle Capannelle. In quel lontano 30 marzo 1854, ai Prati Fiscali, vinse il visconte di Saint Roman, attaché dell’ambasciata francese a Roma, in sella a Pandolfo. E quando ancora Roma era papalina venne il giorno in cui la corsa fu vinta da un cavallo del principe Doria Pamphilj, i cui colori erano bianco, rosso e verde, e folla gridava "viva l'Italia". Il Papa, per tutta risposta, sospese le corse. Fra i tanti protagonisti in sella ci piace nominare Alessandro Argenton che colse il suo primo successo nel Grande Steeple di Roma nel 1957, il terzo nel 1991 e dunque a 34 anni (!) di distanza; nel mezzo l’affermazione nel 1962, mentre nel 1972 sarebbe stato medaglia d’argento alle Olimpiadi di Monaco nell’individuale. E, spulciando fra le memorie, salta fuori pure che a Maia il Grande Steeple di Roma è già stato disputato, nel 1976, quando gli impianti della capitale erano sottoposti a lavori. Ciò non toglie che quello di domenica sarà un nuovo scenario per la gloriosa corsa, e sarà inedito pure il tracciato, un percorso sui 5.000 metri in cross con diversi salti dello steeple studiato appositamente per abbinare spettacolo e tecnica. Il pronostico se lo dividono due pezzi da novanta, Dar Said e St Petersbourg, con il quale si rinnova il ‘classicissimo’ duello delle fruste Romano-Fuhrmann. Il primo è una macchina da risultato, lo scorso settembre fra l’altro ha guadagnato il posto d’onore del Gran Premio Merano Forst. St Petersbourg questa corsa l’ha già vinta due volte, nel 2010 e 2011 quando vestiva giubbe italiane (e la seconda volta proprio in coppia con Fuhrmann). Ora rappresenta la scuderia ceka Haris, così come di passaporto ceko (ma di animo tedesco) è la Stall Grimminger di Arman che se arriva a tiro nel finale ha uno sprint pericoloso; e ceko è pure Carcassone che però sarà outsider. Oltre a Dar Said, le spalle di Favero portano anche il resto della truppa italiana: il più quotato è il compagno di scuderia Nils, mentre Kamikaze de Teille e Stig sulla carta devono sperare in qualche debacle altrui.

6ª GRAN CORSA SIEPI D’ITALIA (GRUPPO 1 – 4.000 METRI - 60.000 EURO) - Forse in onore al nome, qui la concorrenza straniera (sempre dall’Est) si limita a Luminator che non è un fenomeno ma meglio non sottovalutarlo. Tornano a incrociarsi le strade di Sol Invictus e Tout Le Mond (ancora Romano-Fuhrmann, e pure Favero-Contu), finiti in quest’ordine nel Pirelli ma ora la distanza si allunga a 4 chilometri e c’è margine per invertire i fattori. Intrigante il duo della scuderia Vama, Perdono neoacquisto ma usato sicuro e Parigny direttamente dal tempio di Auteuil. Vede Maia per la prima volta alla pari del compagno di allenamento Le Temujin, anche lui dai trascorsi (ma meno nobili) in Francia. Chiudono il cerchio due mine vaganti: Salar Fircroft pupillo di Ilaria Saggiomo per i colori di Giorgio Guglielmi e Beyond carta di Eros Ostanel. Ambedue hanno già dimostrato di valere la categoria. Fra le altre corse, il Val Casies meriterebbe la copertina se non fosse per i due Gp. Rikat (Contu, colori Siba) cerca di colmare il gap con Il Superstite (Favero, giubba Magog), ma pure sul compagno di colori di quest’ultimo, Barcelona, saranno puntati tanti binocoli. L’orizzonte è quello, prestigioso, del Vanoni di fine giugno.

 

ARCOVEGGIO - Trepida attesa all'Arcoveggio per l'appuntamento più importante della stagione del trotto bolognese il Gran Premio della Repubblica, tappa dall'immutato fascino che dal 1948 raduna sotto le Due Torri i migliori free for all del panorama nazionale e che nell'edizione in scena lunedì propone dieci prestigiosi binomi impegnati sulla distanza del miglio. Spettacolo ed equilibrio contraddistinguono la sfida, con il sorteggio a regalare una partenza al fulmicotone che vedrà presumibilmente protagonisti Omas Np, Novarica e Oibambam Effe, con il primo guidato da Ferdinando Pisacane più che mai intenzionato a vendere cara la pelle contro le due veloci giumente interpretate da Devide Di Stefano ed Andrea Guzzinati, mentre il tenace Probo Op attenderà gli eventi anticipando le mosse del sempre temibile Nesta Effe fidando nel comodo numero avuto in dona dalla buona sorte. L'eccellente collocazione alla corda aiuterà la rincorsa al podio di Papandreu, duttile ed in forma, il cinque anni affidato a Enrico Bellei ha sin qui alternato performance di rilievo a qualche passaggio a vuoto, un po' come la campionessa Orsia, splendida reginetta della leva 2008 che dopo essere tornata in allenamento al team Gocciadoro pare aver ritrovato lo smalto che pareva smarrito durante la permanenza in Scandinavia ed il successivo arruolamento presso il training center di Biagio Lo Verde.

LE ALTRE CORSE - Una cornice di intrattenimenti per tutta la famiglia e corse di contorno dai rilevanti spunti tecnici accompagnano il divertente pomeriggio festivo. Sarà un sestetto di giumente appartenenti alla leva 2010 ad aprire le danze con Rimica di Azzurra Ryan Hall Dvs e Race The Wind Bi a disputarsi il successo, mentre poco dopo scenderanno in pista le tre anni, anch'esse a dibattere sulla breve distanza in un contesto quanto mai equilibrato, per un pronostico omogeneamente diviso tra She's Romy Lions, Silvia Trio e Scarlet Bi e con la fascinosa Softail Effe ad intrigare dopo un trial mattutino di spessore. Il pomeriggio prosegue nel segno dei gentleman convocati per la terza e decisiva manche di qualificazione al Campionato Italiano, sfida che ha in Nero De Gloria e Michele Canali la coppia maggiormente indagata al ruolo di favorita, senza peraltro trascurare il binomio Nordhal/Filippo Monti e, nel ruolo di sorprese, Nurallao e Marco Lasi.  Con il sopraggiungere della quarta, ecco iniziare una suite di prove dall'elevato standing, si parte con i tre anni e con la sfida tra il dominatore della stagione 2013 Sceicco e il secondo arrivato del recente Giovanardi Satchmo As, proseguendo con i quattro anni e con il probabile coast to coast di Roger Prav, scattista provetto al quale tenteranno di opporsi al via Rouen Peste Tft e Rincope Jet, mentre il tenace Ringostarr Treb tenterà la sortita esterna con Vecchione a dirigerne le mosse. Dopo il Gran Premio, tornano in pista gli anziani per un miglio dalle referenziate partecipazioni e dalle notevoli aspettative in ottica spettacolo, con la statuaria Nonant Le Pin di nuovo all'Arcoveggio dopo lunga assenza causa trasferta all'estero e qualche vicissitudine di tipo medico a rinverdire fasti che la videro primeggiare nel Gasparetto 2012 contro il vincitore del Gp Vittoria, Oncle Photo Vl, ed il professionale Newyork Newyork, mentre la rivelazione Papalla dovrà dar fondo al suo congruo serbatoio energetico per confermare quanto di buono mostrato durante la primavera. Chiusura con un affollato handicap che Maigret Bi tenterà di far proprio, nonostante le agguerrite presenze del compagno di nastro Manuel Ramirez e dell'inquilino dello start Picasso Trio.

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