skin
Menu

Ippica: 'Fratelli contro' nel Gp Repubblica 2014

27 maggio 2014 - 07:20

Una compatta decina di campioni indigeni impreziosisce l’edizione 2014 del Gran Premio della Repubblica, miglio che nel corso dei lustri ha mantenuto collocazione temporale e consistente appeal tecnico, passando suo malgrado dalle tradizionali luci by night dei riflettori al caldo sole di inizio giugno, senza mai dimenticare la precipua vocazione spettacolare di primo evento dal sapore estivo per l’ippica tricolore.

Scritto da Redazione

 

Nel solco di un Albo d’Oro a cinque stelle, dove campeggiano i nomi di indimenticati campioni che vanno dal primo vincitore targato 1948, Mistero, a Tornese, Crevalcore, sino ai contemporanei Irambo Jet e Orleans Om, l’evento felsineo propone un campo partenti ricco di stelle e contrassegnato da curiosi dettagli tecnici, come i numerosi Gruppi 1 nel nutrito palmares di Orsia e Nesta Effe, o nell’assonanza genetica tra il biondo Nesta e la statuaria Oibambam Effe, figli della prolifica Etna Sec, senza dimenticare il ruolo di protagonista recitato da Probo Op nella stagione classica della leva 2009, con l’esuberanza di Omas Np, l’esperienza di Look Mp e la solida caratura atletica dei palermitani Novarica, La Vida Loca e Patriot Rl, con Papandreu a sfoggiare la prestigiosa giubba della Malù e la guida del pluriscudettato Enrico Bellei.

Con un occhio al record della pista di 1.11.7 che Linda di Casei detiene dal 2011, ecco in ordine d’apparizione dietro le ali dell’autostart i dieci binomi che inseguono l’alloro felsineo, partendo da Papandreu, training del professionale Holger Ehlert e guida da prammatica di Enrico Bellei, un erede del teutonico Abano As, che quando condizione atletica ed evenienza tattiche l’hanno consentito, ha mostrato di poter aspirare al podio classico, vantando piazzamenti prestigiosi come la medaglia d’argento nell’edizione invernale del Triossi o più recentemente il secondo posto nella ricca Consolazione del napoletano Lotteria. Coraggio, stamina, e le stimmate di campione nonostante una certa idiosincrasia alle fasi iniziali della corsa, contraddistinguono Probo Op, ennesima realizzazione offerta dal talento di Edoardo Moni che per l’occasione interpreterà il suo beniamino in una sorta di passo d’addio all’Italia: infatti, il cinque anni che ricordiamo secondo nel Derby 2012, varcherà le Alpi per tentare l’avventura francese non prima di aver regalato una gioia tricolore al suo mentore e al team che fa capo a Stefano Paladini. Dalla solidità dell’aitante Probo alla leggiadria della plurititolata Orsia il passo è breve, un solo numero nella griglia di partenza, tanto per collocare la giumenta allenata e guidata da Alessandro Gocciadoro tra le più serie candidate al winner circle bolognese per ribadire il feeling che nell’ottobre 2012 la proiettò sul tetto d’Europa con la vittoria nel Continentale. Giunto passo passo ai vertici degli anziani made in Italy, il friulano Omas Np è uno dei possibili animatori della corsa, parte con sollecitudine e vanta forma al top, condizione esibita a più riprese sin dallo scorso autunno, quando si ascrisse il tradizionale Due Torri, confermandosi affidabile e maturo in occasione della sua prima affermazione classica a Trieste, pista d’elezione del suo driver, allevatore e proprietario, Ferdinando Pisacane. Encomiabile giumenta dai garretti d’acciaio e della continuità esemplare è Novarica, di ritorno in Emilia a distanza di un anno e dopo aver girovagato con costrutto in lungo e largo nella penisola sempre in coppia con Davide Di Stefano, darà del filo da torcere nelle fasi d’avvio e se dovesse scivolare in avanti, diverrebbe preda difficile per gli avversari. Collocazione impegnativa all’apice della prima fila per Oibambam Effe e Andrea Guzzinati, coppia indissolubile che non disdegna trasferte parigine ma che oggi dovrà dar fondo al proprio cospicuo serbatoio tecnico per non rimanere vittima degli eventi tattici, mentre la corsa pare buon viatico in chiave marcatore per La Vida Loca, proposta del team Lo Verde (come Novarica) che nell’inedito abbinamento con Andreghetti e grazie alla scia del lesto Papandreu non va esclusa dal novero dei premiandi.

Un ricco passato ed un presente tutto da verificare per il glorioso Look Mp, campano di colori e training e veneto di nascita, il nove anni guidato da Mario Minopoli Jr ha dovuto subire qualche contrattempo di ordine fisico con conseguente sosta agonistica e la sua avventura sotto le Due Torri si ammanta di mistero e curiosità, mentre la rivelazione Patriot Rl sfoggia una dimensione atletica in continua e positiva evoluzione offrendo a Giuseppe Porzio Jr meritata vetrina e un legittimo sguardo alle posizioni che contano, le stesse cui ambisce il campione Nesta Effe, plastico sauro che sin dall’età giovanile ha imposto le sue qualità, che il duo Vecchione/Ehlert ha esaltato anche fuori confine, facendone uno degli ambasciatori del trotto italiano in Francia e nel Nord Europa.

 

Articoli correlati