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Ippodromo di Merano, debuttanti con il Windfinder in poppa

22 luglio 2013 - 08:29

Arrivi serrati in serie, finali al cardiopalma fino all’ultimo metro: domenica 21 luglio la prima giornata della riunione estiva di Merano, che coincideva con l’apertura del breve meeting incentrato sui professionisti del piano, ha dispensato volate trepidanti.

Scritto da Redazione GiocoNews
Ippodromo di Merano, debuttanti con il Windfinder in poppa

Quella più attesa era il Premio Curon, riservata ai due anni all’esordio, se non altro perché dietro a ogni debutto si celano sempre grandi sogni. Diciamo subito che non ha vinto nessuno dei più gettonati (è stato un po’ il leitmotiv del pomeriggio): la stoccata decisiva porta la firma di Windfinder, condotto da Nicola Pinna in testa sin dalle battute iniziali, superato in dirittura ma con generosità rientrato per punire sul palo Spunaugle. Poco più dietro, Insigna e Vic du Mean.

C’era curiosità pure per vedere all’opera Russianduke, non sempre capita di ospitare a Maia un cavallo che ha corso il Derby romano: ebbene, l’allievo di Stefano Botti guidato da Mariolino Esposito non ha tradito le aspettative regolando con autorevolezza un nome importante come quello di Saratoga Black.

Due erano le prove per maiden. Sul miglio del San Cassiano l’ha spuntata Mishu (Sergio Urru), portacolori di Favero che s’è tolto lo sfizio di battere i colleghi del piano. Sui 2.200 metri del Premio Cortaccia, invece, a sorpresa è spuntato Forex (Gavino Sanna) che ha beffato Raguenau, all’ennesimo piazzamento. E a sorpresa è stato pure l’esito del Cima Muta, con Genarmoly (Dario Vargiu) capace di pizzicare Passer Fritz sul palo.
 
Quanto agli ostacoli, nel Premio Unpcps (steeple) prevista e agile l’affermazione di Dar Said (altro successo di Favero): Raffaele Romano Romano ha lasciato sfogare Titane d’Ainay in avanti, e quando sulla curva conclusiva il battistrada ha esaurito di botto le pile Dar Said ha allungato facile lasciando Dzacheron e Achen a giocarsi la seconda moneta, appannaggio del primo. Inatteso invece il colpaccio di Morvan Quiet sulle siepi del Premio Sinigo, dosato sapientemente in avanti dal primo all’ultimo metro da Alessio Pollioni, abile a preservare fino in fondo le energie per farla franca dai vari tentativi di riaggancio. Secondo Depeche Code, terzo Delicieux.
 
Prossima giornata di corse domenica 28 luglio.

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