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Ippodromo Merano, weekend vincente per scuderia Aichner e Captain Cirdan

30 luglio 2018 - 08:19

Nel weekend del 28 e 29 luglio, l'ippodromo di Merano ha visto l'en plein della scuderia Aichner - con Morning star e Kazoo - e il ritorno di Captain Cirdan.

Scritto da Redazione

Doppio appuntamento con le corse all'ippodromo Maia di Merano nel weekend del 28 e 29 luglio. Se per sabato si registra l'en plein della scuderia Aichner - con le vittorie di Morning star e Kazoo - domenica saluta il ritorno al successo del giovane Captain Cirdan.


CAPOLAVORO DI MORNING STAR - Il convegno di corse di sabato all'ippodromo di Maia, il primo del duplice appuntamento del fine settimana, poggiava in primis su due prove; la prima il Premio intitolato alla memoria di Giuseppe Chiodini per validi siepisti anziani e la seconda riservata ai siepisti della generazione più giovane in cerca di gloria.
Tra i veterani il tridente presentato dal team Aichner/Vana accentrava le maggiori attenzioni ma se è vero che Kazoo era il più accreditato della vigilia, la prestazione del compagno Morning Star è stata un mezzo capolavoro, per la fluidità dell'azione, la pregevolezza dei salti e soprattutto l'allungo finale. L'accelerazione del baio montato da Jiri Kousek è arrivata dopo condotta di gara garibaldina in avanti, e laddove di solito le forze dei front runner ( e talvolta gregari) cominciano a scemare. Ma l'otto anni di origini teutoniche incurante delle energie spese proprio all'ingresso in dirittura compiva il pezzo di bravura allungando repentino, salutando la compagnia. Solo l'alleato Kazoo a quel punto era capace di recuperare visibilmente, venendo così a siglare un bell'en plein per la scuderia giallonera, il tutto dopo il calo repentino di Chateaudemalmaison oltremodo combattivo ma molto impreciso su diverse siepi, infine superato anche dalla femmina Doriade d'Aumont e dal versatile ex francese Volcancito, positivo anche in siepi dopo esordio italiano sullo steeple.


LA RISPOSTA DEL TEAM TROGER - Se la scuderia Aichner batte un colpo, molto spesso il team Troger risponde, all'insegna della sportività i due colossi tra le scuderie del panorama ostacolistico nazionale proseguono la lunga serie di risultati a tutto merito della passione e dell'impegno profusi. Debuttava in siepi il chiacchierato Mensch, molto positivo all'impatto con le piste italiane dopo l'acquisto in terra francese in un prova milanese primaverile in piano, dopo la quale senza badare alle ipotesi di proseguire su quella strada, il team ne annunciava l'avvio alla carriera sulle siepi. L'attesa è durata fino al pomeriggio, dove nel Premio Sharstar, il grigio montato da Raffaele Romano procedeva tranquillo sul percorso e dopo qualche aggiustamento su alcuni balzi, avvicinava la testa della corsa e al blando richiamo del suo fantino disponeva dei suoi avversari col piglio del soggetto sopra la media. Una coriacea Pelice teneva bene la scena e precedeva l'altro "Troger" Ventotene impedendo cosi anche qui un en plein di scuderia, con quest'ultimo un filo ondeggiante sulla curva e montato da un Davide Columbu in non perfetta efficienza per una precedente caduta in cross.Per Mensch, il cui team ha appositamente evitato la prova agostana per debuttanti preferendo un debutto contro avversari con maggiore esperienza, si profila ora un graduale avvicinamento alle prove di vertice per i tre anni.Nel movimentato cross country altro pezzo di bravura di Opaleo, con ancora Raffaele Romano in sella ed al training, che passo dopo passo sta assurgendo a vero specialista di questi spettacolari percorsi per la gioia dell'appassionato proprietario Nicola Nisoli. Si è dovuto inchinare il vecchio Nils, il quale non contento di aver regalato un centinaio di metri in partenza e di aver completamente sbagliato un paio di salti, si profilava cattivo in arrivo ma veniva infine respinto da un Opaleo davvero convincente. Terza Secret Sinner, quasi mai fuori dal marcatore nella sua carriera. In apertura bell'arrivo serrato tra ottimi gentlemen riders con il guizzo decisivo di Carrassi del Villar in sella a Peruke n Periwig davvero ben montato, il ficcante finale del quale piegava le resistenze di Mission of Peace in sella al quale Antonio Ferramosca aveva tentato una lunga accelerazione quasi andata a buon fine.

 

I SUCCESSI DEL TRAINER GHIOTTI - Da segnalare con doppia sottolineatura il duplice colpo a successo del trainer meranese Christian Ghiotti, il quale presentava prima Mc Enroe, un soggetto per il quale la carriera ostacolistica non è per nulla al momento nelle sue attitudini, e capace di venire proprio nelle folate finali a privare della vittoria e del conseguente pensionamento Troppo Forte. E qui segnava un primo punto anche il giovane cavaliere Pietro Stefani... e non era finita qui..
In chiusura di pomeriggio infatti lo stesso binomio tranier/cavaliere centrava il secondo inaspettato, per certi versi, successo grazie al sauro Lord Sholokov, il quale assente da lungo tempo dalle piste e da anni da una competizione in piano, veniva con bell'azione in mezzo alla pista a soggiogare Manolo che dopo prematura lotta con i rivali dichiararti Stick Around e Contra aveva provato a venire a traguardo ma restava infine accecato dal sauro dorato del team Ghiotti, giustamente raggiante alla conclusione della piacevole giornata.
 
 
IL RITORNO DI CAPTAIN CIRDAN - Domenica davvero calda quella che ha fatto da sfondo climatico alla seconda giornata del weekend all'ippodromo di Maia. La prova al centro del convegno, una qualitativa condizionata sul miglio per anziani ha salutato il ritorno al successo del giovane Captain Cirdan, soggetto tra i più promettenti della sua generazione da puledro non all'altezza delle aspettative giovanili nell'ultimo scorcio di carriera. Ci si attendeva un potenziale scontro tra Fortissimo e Dream Up ma il terzo incomodo, Captain Cirdan appunto, correndo all'estrema attesa veniva a capo della corsa con bello spunto interno col quale regolava Torna a Surriento e il cavallo della Repubblica Ceca, Lagaro finiti in un fazzoletto. L'atteso Fortissimo doveva fare i conti con evenienze di corsa dispendiose e calava alla distanza per concludere dietro anche a Dream Up col quale divideva i favori del pronostico.
 
 

LE CORSE TRIS - Le due corse tris si confermavano molto ben confezionate e se nella prima delle due il qualitativo Allimac, con Antonio Domenico Migheli in sella, incurante del peso massimo in sella, guidava a piacimento da un capo all'altro facendo valere di diritti della classe al buon tentativo di Desire to Fire buon secondo e alla favorita Dollar Exchange (combinazione vincente 1 - 4 - 2) nella seconda molto più incerta nei preventivi un arrivo mozzafiato con quattro cavalli in linea sul palo validava la tesi della spettacolarità di questo genere di corse. Alla fine prevaleva di giustezza Tout a Fait, rinvenuto anche lui per linee interne (corsia davvero premiante in varie corse) con Gavino Sanna in sella e per una corta testa prevalente su Trivial Force e Southpark (combinazione vincente 10 - 8 - 11)  finiti quasi in linea e di poco avanti ad Acire Xam che a pochi metri dal palo pareva avesse risolto a proprio favore, con la favorita Wake Gold quinta a contatto.
 
 
 
DARIO VARGIU C'È - Nelle altre prove in piano Dario Vargiu conduceva da par suo Destination Aqlaam a bel primo piano nella prova di apertura dopo marcatura asfissiante su Corral Canyon, mentre un peso davvero gravoso non fermava un pirotecnico Matey con Nicolas Guilbert nella prova sul miglio volante per linee interne (una costante) ed imparabile per Streetcore ed il compagno di allenamento Matey anche lui in condizione superlativa.
Sulle siepi tornavano a brillare i colori classici della Razza Dormello Olgiata, a tutto merito del team di Ilenia Nero, che nonostante un carattere irrequieto (essenzialmente nelle fasi di partenza) sciorinava una prestazione di assoluto valore cogliendo la prima vittoria in carriera nelle mani di Alessio Pollioni, al rientro in questo week end dopo un infortunio e subito premiato da un bel successo con una giubba storica.
Infine nella prova in cross arrivo combattuto e ancora una volta uno specialista di questi percorsi lasciava il segno, il buon Kitano anche su metraggio superiore rispetto alle sue ultime affermazioni, veniva a prevalere in perfetto affiatamento con Marcel Altenburger sull'attesa Tequila Tango, per la quale un pizzico di buona sorte non farebbe male ed il rientrante Le Moulleau.

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