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Ippodromo San Siro, vittorie per Henry Mouth e Sand Zabeel

11 giugno 2018 - 08:01

Grande weekend di corse all'ippodromo Snai San Siro di Milano, con le vittorie di Henry Mouth nel Gp d’Italia e di Sand Zabeel nelle Oaks d’Italia.

Scritto da Redazione

Il weekend del 9 e 10 giugno è stato ricco di appuntamenti per gli spettatori dell'ippodromo Snai San Siro di Milano. Sabato tempo di conferme per Henry Mouth, vincitore del Gran Premio d’Italia, con la sorpresa Sopran Artemide nel Vittorio Crespi. Domenica, di fronte a quasi 10mila persone, Sand Zabeel ha conquistato le Oaks d’Italia.


CONFERME E SORPRESE - Sabato 9 giugno all’ippodromo Snai San Siro è andata in scena una giornta all’altezza delle aspettative. Non ha riservato sorprese il Gran Premio D’Italia, la prima Listed del pomeriggio riservata ai 3 anni sui 2400 metri: HenryMouth, ottimo secondo nel Derby dietro l’alleato Summer Festival nonostante un problema ad una staffa, com’era nelle previsioni si è dimostrato il più forte. Sicuro nelle mani di Cristian Demuro, il portacolori della scuderia Dioscuri in allenamento a Stefano Botti, ha seguito Havana View dal via, ha rotto gli indugi a metà retta e già ai 400 finali era padrone della situazione. Il figlio di Henrythenavigator ha proseguito sicuro senza farsi mai avvicinare dai rivali, concludendo in controllo su un sorprendente òJuke: il cavallo di Lucia Lupinacci, reduce dalla bella vittoria in maiden, ha dimostrato che il tentativo in Listed era tutt’altro che velleitario e ha tenuto botta sino in fondo a Old Fox che ha iniziato dalla coda del gruppo la sua progressione in retta, ma anche oggi ha pagato qualche sbavatura che probabilmente gli è costata un piazzamento migliore. Non ha reso secondo le attese Solvang: il cavallo di Roberto Saggini ha trovato un varco interno in retta ma da lì non è riuscito a venire avanti.Da una conferma a una sorpresa, e che sorpresa! Dopo la prova di debutto, seppure condizionata da una sbandata iniziale, non era semplice ipotizzare che Sopran Artemide potesse recitare ruolo di primo piano, e certamente non una performance come quella di cui si è resa protagonista la portacolori della Il Cavallo In Testa nel Premio Vittorio Crespi, Listed sui 1200 metri in pista dritta per femmine di 3 anni: subito in prima linea, facilissima nelle mani di Fabio Branca, la figlia di Bungle Inthejungle ha aperto i rubinetti ai 300 finali e ha salutato la compagnia, volando in 1’10”3. Una prestazione mostruosa che rappresenta uno dei momenti “top” del sabato milanese. La temuta francese No More Regrets non ha saputo minimamente replicare all’accelerazione della vincitrice chiudendo seconda a 5 lunghezze, mentre Spina di Rose ha bruciato Dehara per il terzo posto. Love Affair ha conquistato lo steccato ma è apparsa presto in difficoltà.


DAL PREMIO BRAMBILLA AL PREMIO LOMBARDIA - Subito il bis per la connection Il Cavallo In Testa/Fabio Branca nel Premio Estate Memorial Arturo Brambilla, Listed sui 1600 metri in pista grande per cavalli di 3 anni. Reduce dal tentativo nel Derby (dove, ricordiamolo, aveva corso in prima linea fino a metà retta), Way Back è emerso chiarissimo dominatore della prova: il portacolori del Visconte Ferdinando Guglielmotti ha usufruito della scia dell’annunciato battistrada Pettifogger e nell’ultimo furlong ha fatto un sol boccone del rivale. Pettifogger non si è risparmiato secondo consuetudine e ha conservato il secondo posto, mentre Checkmark ha respinto per il terzo i più attesi Domagnano e il temuto tedesco Wesenberg, che non sono mai riusciti ad entrare nel vivo.
In apertura di pomeriggio pronta conferma per l’interessante Coming Soon nel Premio Bimbi, condizionata sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 2 anni: nonostante rendesse chili ai coetanei, il portacolori della Dioscuri, con Dario Vargiu in sella, ha tenuto nel mirino il veloce Rock Vendome, lo ha sopravanzato ai 300 finali e ha allungato brillantemente nell’ultimo furlong per cogliere una nitida affermazione. L’alleata Fast Lane ha vinto la volata per il secondo posto firmando l’en plein di scuderia davanti a Twinkle Dew, non brillantissima al via, con gli altri due a ridosso. Il Premio Nobildonna Lorenza Strada Moro Visconti, prima prova della Fegentri World Cup of Nations 2018, non è sfuggito all’atteso Colpo Basso: con Anna Lupinacci in sella, il cavallo di Marco Gasparini ha guadagnato posizioni lungo lo steccato, in retta ha affiancato all’interno Corral Canyon (L. Forlini), che era passato in leggero vantaggio in curva rilevando Larmor, e dopo lotta è passato ai 200 finali, rispondendo bene al tentativo di rivalsa del rivale. Terzo posto per Passer Fritz (E. Pohel), più indietro Clever Bend e Mission of Peace. Nel Premio Lombardia, HP sui 2400 metri in pista grande, uno strepitoso Coccodrillo ha letteralmente “azzannato” il favorito Menuhin costringendolo alla resa. Con Luca Maniezzi in sella, il cavallo di Marco Gasparini (secondo centro del pomeriggio) ha mosso ai 400 finali all’attacco del rivale, che intanto si era sbarazzato del battistrada Empty Spaces, e dopo vibrante testa a testa è passato di forza, facendo un ulteriore passo avanti nella sua splendida crescita agonistica. Terzo con bel finale è terminato Mixology precedendo il tre anni Volpe Rossa.
 
 
LA REGINA DELLE OAKS D'ITALIA - Domenica 10 giugno 2018 all’ippodromo Snai San Siro presenti quasi 10.000 spettatori per una giornata in cui la grande ippica, e le attività d’intrattenimento a bordo pista per le famiglie e i bambini, hanno conquistato consensi. In pista, invece, l’impianto del galoppo milanese ha proposto agli appassionati tre corse di gruppo, altrettante Listed e al centro, naturalmente, le Oaks d’Italia, Gr. 3 sui 2200 metri per femmine di tre anni. Nelle ultime quattro edizioni la classica ha preso la via della Germania: dopo Lovelyn (2015) e Nepal (2016), intramezzate dalla vittoria dell’italiana Folega (2017), ad iscrivere il proprio nome nel palmares della corsa è stata Sand Zabeel, una portacolori di Jaber Abdullah che aveva vinto la sua maiden
a ottobre e si era ripetuta all’ultima uscita a Hoppegarten. Andreas Wohler, trainer tedesco sempre temibile nelle sue incursioni sulle nostre piste, ci ha visto giusto ad accettare la sfida: a San Siro la figlia di Poet’s Voice (padre anche del Derbywinner Summer Festival) ha dimostrato di essere cavalla interessante e con probabili margini di crescita, da attendere con fiducia nel prossimo autunno. Edoardo Pedroza l’ha sistemata subito in seconda posizione dietro Zadina, la quale era andata in testa e ha provato a darsela a gambe: mentre l’attesa Flower Party iniziava la lunga progressione da centro gruppo, Sand Zabeel ha così potuto temporeggiare quel tanto che le è bastato per trovare energie sufficienti a ribattere colpo su colpo agli attacchi della favorita negli ultimi 400 metri. Il tutto con il suo interprete che ha dovuto fare “miracoli”, con la sella che stava pericolosamente scivolando. Flower Party e Dario Vargiu ci hanno provato sino in fondo, la portacolori Effevi ha risposto bene ma ha trovato un’avversaria che ha avuto schema migliore e si è dimostrata molto coriacea. Sladina dalle posizioni di retroguardia è avanzata tra i cavalli in retta chiudendo al terzo posto mentre più indietro una sorprendente Lapulced’Acqua ha salvato di misura il quarto posto dalle altre tedesche Wonder of Lips e Abiona.
 
 
L'ABILITÀ DI DARIO VARGIU - Il caldo pomeriggio di Milano era iniziato sotto il segno della scuderia Effevi, di Alduino e Stefano Botti e di Dario Vargiu. Chasedown ha aggiunto un altro tassello ad una carriera sin qui pressochè perfetta siglando, tre settimane dopo il Carlo D’Alessio Gr. 2 a Roma, la Coppa D’Oro, Listed sui 3000 metri per fondisti anziani. Contro rivali che sulla carta non lo valevano, l’homebred del signor Felice Villa ha onorato con facilità il ruolo di chiaro favorito, anche se per verificare la sua effettiva competitività su queste distanze serviranno esami più severi. Intanto, dopo questa bella affermazione, Chasedown può far rotta con fiducia verso il Gran Premio Di Milano Gr. 2 del 1° luglio. Aethos, alla prima uscita per il training di Francesco Santella, ha corso coraggiosamente da leader: poco gestibile nella prima fase, poi pungolato da un
temerario Burgraff, il portacolori della We Bloodstock non ha saputo opporsi ai 400 finali alla progressione del vincitore ma ha difeso la piazza d’onore dal finale di Cortese. Poco incisivo l’ospite Touch of Genius.
C’era poca fiducia sul conto di Together Again nel Premio Ambrosiano, Gr. 3 sui 2000 metri in pista grande per cavalli di tre anni e oltre: evidentemente le recenti prestazioni romane non avevano convinto del tutto gli scommettitori, che si sono così orientati sul tedesco Wai Key Star e sulla scuderia capeggiata da Presley, e invece Dario Vargiu è riuscito a girare a proprio favore una gara inevitabilmente tattica e a mettere tutti nel sacco con una intelligente interpretazione dell’alfiere Effevi. Subito ai lati di Presley, che si è incaricato di dettare il ritmo davanti a Way Key Star, il jockey di Oristano si è adeguato al ritmo del rivale, in retta ha sferrato l’attacco badando al contempo a non concedere spazio all’ospite tedesco, ai 200 finali ha completato il sorpasso e si è reso intangibile per il pur ottimo Dirk, che ne ha sfruttato al meglio la scia
trovando un “binario” di corsa pulito. Wai Key Star invece è rimasto a lungo “ingabbiato” e ha potuto lanciare la migliore azione solo nei 150 finali, il che gli è stato sufficiente per agguantare Presley ma solo per il terzo posto. Father Frost ha confermato la scarsa vena delle ultime uscite terminando fanalino di coda.
 
 

LA VITTORIA DI MUSA D'ORIENTE -  Ci sono vittorie che, a prescindere dall’importanza del Premio e dalla posta in palio, valgono quanto e più di un Gran Premio: la storia che Musa D’Oriente ha saputo costruirsi, tassello dopo tassello, sin dal debutto vittorioso targato 27 luglio 2013, è di quelle che non lasciano indifferenti e ne sono un termometro gli applausi scroscianti che hanno accolto la cavalla allenata da Marco Gonnelli al rientro dalle Royal Mares, Listed sui 1600 metri in pista grande per femmine di tre anni e oltre che la portacolori del signor Massimo Soldati ha saputo siglare per il secondo anno consecutivo, con le medesime modalità di dodici mesi fa: corsa di testa, brusca accelerazione appena in dirittura e difesa ad oltranza sino sul traguardo. Sweet Gentle Kiss ha corso al traino della rivale sperando di coglierla in fallo all’epilogo ma Musa D’Oriente, in coppia con il suo partner abituale Luca Maniezzi, non ha mollato di un metro, dimostrando di essere ancora, a sette anni suonati, la cavalla di ferro che tutti abbiamo imparato ad ammirare. Le altre sono state messe in
difficoltà dal cambio di ritmo imposto dalla vincitrice a inizio dirittura: Do You Know ha provato a mantenere il terzo posto conquistato dal via, ma nei metri finali ha subito la rimonta di Sa Mola, finita forte all’interno. Sadilla ha provato il recupero in retta, ha lottato e ha chiuso al quinto posto.
Dalla conferma di Musa D’Oriente nelle Royal Mares a quella di Night Music nel Premio Paolo Mezzanotte, Listed sui 2200 metri in pista grande per femmine anziane. La portacolori della Stall Salzburg, allenata da Sarah Steinberg e montata da Renè Piechulek, ha confermato il feeling con la pista di San Siro (terzo successo in altrettante uscite, tra cui appunto, questa corsa dodici mesi fa) spaziando sulla favorita Son Macia: quest’ultima, seconda dal via, si era presentata facile a metà retta superando la battistrada Enrife, ma ha avuto poco da opporre sull’attacco della connazionale che l’aveva prontamente “filata” e già ai 200 finali aveva chiuso ampiamente la partita. Pur incapace di abbozzare una valida resistenza, Son Macia è comunque arrivata nettamente davanti alla migliore delle nostre, Great Aventura, completando l’annunciato trionfo tedesco.
Spettacolare l’arrivo del Premio Carlo Vittadini, Gr. 3 sui 1600 metri in pista grande per cavalli di tre anni e oltre per risolvere il quale si è dovuto fare ricorso al fotofinish. Il previsto canovaccio tattico ha preso una piega inattesa con la fuga in avanti del tedesco Fortissimo, che ha superato di forza Aspettatemi all’inizio della piegata, e lì probabilmente Carletto Fiocchi ha vinto la corsa, avanzando prontamente ai lati di Aspettatemi e anticipando così le mosse di Wait Forever: appena in dirittura, l’homebred di casa Bezzera si è lanciato all’inseguimento del fuggitivo, coronando la rincorsa ai 100 finali e poi salvando sul palo un muso di vantaggio dall’ultimo assalto di Wait Forever. Poeta Diletto mette così nel proprio palmares un altro “Gruppo 3” dopo il Guido Berardelli a 2 anni e il Parioli a 3. Capitolo battuti: il 3 anni Wait Forever ha sfidato a viso aperto gli anziani e ha perso per una questione di centimetri confermando il suo valore assoluto. Fortissimo in retta ha accusato la fatica (ha anche sbandato, i giudici hanno azionato la sirena per poi confermare l’ordine di arrivo), ma ha salvato il terzo posto dal ritorno di Aspettatemi. Da sottolineare anche il quinto posto di Nice Name, che ai 400 finali era ancora ultimo staccato di un paio di lunghezze e ha poi messo in mostra un finalone ad effetto. L’altro Effevi Time To Choose non è stato brillante e ha concluso al sesto posto. La chiusura al ricco e spettacolare pomeriggio all’ippodromo Snai San Siro è stata affidata al Premio Masate, unico handicap (sui 1800 metri in pista media per cavalli di tre anni e oltre) in programma: l’ha risolto l’atteso Fantastic Secret, in sella Pierantonio Convertino per il training di Elisa Castelli, rimontando e giustiziando negli ultimi metri Capitan Renaccio, con Cape Sunion terzo a ridosso.

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