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Ippodromo Snai La Maura, Ennio Grif vince ancora

23 gennaio 2023 - 09:25

Nella sesta giornata stagionale la prova più interessante è stata il Premio SJ’s Photo, nella quale Ennio Grif ha confermato il suo feeling con il tracciato milanese.

Scritto da Redazione
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All’Ippodromo Snai La Maura di Milano l’appuntamento domenicale con le corse di trotto, valide per la 6^ uscita stagionale, ha visto una giornata di routine. La prova più interessante è stata il Premio SJ’s Photo, prova riservata a cavalli di 3 anni, nella quale Ennio Grif ha confermato il suo gradimento per il tracciato milanese replicando il successo ottenuto sulla pista in una maiden lo scorso 10 dicembre. Il team dei fratelli Pistone funziona a meraviglia: Giuseppe si occupa principalmente del training mentre Manuel è il ‘braccio armato’ della connection. Il portacolori del signor Roberto Armore ha sfruttato la scìa di Ermar di Giò per risalire all’esterno e si è giocato il tutto per tutto allo sprint. Il rush del figlio di Mack Grace Sm è stata incisivo e gli ha permesso di svettare a media di 1.17 ma va detto che la sua parte in… negativo l’ha fatta anche il deludente battistrada Evil As, poco reattivo in dirittura malgrado un percorso di testa tutt’altro che impossibile. Alle spalle del cavallo di Gocciadoro non ha trovato spazio Eveline Bar, costretta così ad accontentarsi del terzo posto davanti a Exelon Indal, che era andato coraggiosamente ai lati del battistrada, e di Ermar di Giò.

Vittoria sofferta, ma meritatissima, di Dukez nel Premio Guybo, la condizionata sui 1650 metri per cavalli di 4 anni: il cavallo di Mauro Baroncini era costretto a 400 metri violenti (27.2) per ribattere nella fase iniziale a Double Dream Vgl, che poi tornava ancora alla carica ai 600 finali impegnando duramente il battistrada ma cedendo di schianto in retta. Il figlio di Mago D’Amore, oggi affidato a Roberto Vecchione, sapeva stingere i denti e portava a casa il risultato, a media di 1.12.5. Prestazione notevole, perché generalmente sulla pista milanese strappi violenti come quello iniziale si pagano a caro prezzo. Nessuno degli altri riusciva ad approfittare dell’arrivo logicamente più lento: Dahlia Lud dalla terza posizione spostava e chiudeva seconda, mentre Drujba sfruttava un varco lungo la corda e vinceva la volata per il terzo posto su Dhaki Jet e su Dom Perignon che si complicava la vita cercando un varco tra i cavalli.

Oggetto di attenzioni al betting, Delinda Lubi forniva uno squillante rientro e, al comando dal primo metro, sbaragliava l’opposizione nel Premio Sassy Jane. Alla ricomparsa da settembre, la cavalla di Fausto Barelli è apparsa centrata e ‘speedy’ come nei giorni migliori: gli avversari si sono dovuti limitare a guardare la coda della figlia di Nad Al Sheba, che ai 400 finali ha ulteriormente allungato e ha concluso sicura, a media di 1.13.6 (personale eguagliato) senza neppure essere richiesta a fondo da Flavio Martinelli. Domy As, secondo dal via, ha stretto i denti salvando la piazza d’onore dall’agguato di De Nilson all’interno e di D Day As finito bene con gli ultimi 400 metri in quarta ruota.

En plein di Alessandro Gocciadoro in veste di allenatore nel Premio Sj’s Image, la prova sui 1650 metri per cavali di 3 anni: con Eli Jet, il driver di Noceto andava a pungolare la battistrada (giocata) Eureka di Cecco indicando al contempo la strada al compagno di training Eolo Jet, il quale in retta, con Max Castaldo in 
sediolo, proponeva le battute migliori e svettava a media di 1.15, centrando alla seconda uscita la prima vittoria della carriera. Eli Jet vinceva la lotta personale con Eureka di Cecco, Ele Code Indal seguiva il treno esterno e chiudeva quarta.

Max Castaldo firmava il bis nel Premio Timane Jane, stavolta in coppia con un proprio allievo, Braveheart Ek: il figlio di Exploit Caf, esente da errori, confermava di essere competitivo in categoria G e, nonostante il percorso in costruzione, in retta liquidava il battistrada Alonso e allungava sicuro verso il traguardo, tagliato 
a media di 1.16.1 sui 2250 metri. Corcovado, secondo in corda, si liberava tardi e non faceva in tempo a impensierire il vincitore, mentre Camelot Grif risaliva in mezzo alla pista negli 800 finali seguendo le mosse di Cristalda Col e in retta sapeva ancora finire molto forte terminando terzo.

Un doppio lo realizzava anche il sempre più bravo Fabio Marchino siglando le due prove gentlemen di giornata. La prima vittoria arrivava in apertura di riunione nel Premio Noble Roc, la prova per cavalli di 5 e 6 anni: dopo un paio di partenze richiamate, una della quali causata da Marchino per un problema al freno a Callas Grif, era proprio l’allieva di Giorgio Cassani ad andare di pacca al comando e a mettere in fila i rivali, sfuggendo agile nel finale a media di 1.14.1. Canter Kronos sfruttava schema e posizione per mantenere il secondo posto senza però riuscire a farsi realmente minaccioso, mentre Cash Back Font vinceva la volata 
per il terzo posto su Calibano Ferm: la favorita Castellamzam Sa provava a impegnarsi in una difficile risalita esterna e calava nel finale.

Il bis arrivava nel Premio Iacco Bi, la prova sui 1650 metri per soggetti di categoria E/F per cavalli di proprietà, qui chiaramente con il portacolori di casa Zeus Ek: prestazione maiuscola, quello del figlio di Felix del Nord allenato da Francesco Di Stefano, che affrontava un percorso interamente allo scopetto ma sapeva 
comunque debellare la resistenza del battistrada Solista D’Esi e salvarsi dall’agguato di Zinial, tornato bene dopo aver perso un po’ di terreno sull’errore ai 400 finali di Special Matto che lo precedeva. In retta sbagliavano Cristal Joyeuse e Al, About Bi quando erano in lotta almeno per un piazzamento, e così chiudeva terzo Creso Risaia Trgf.

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