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Ippodromo Snai La Maura, il trofeo Alessandro Finn lo vince Be Bop Ferm

28 settembre 2022 - 10:13

L’ippodromo del trotto milanese ha celebrato il ‘mago russo’ Alessandro Finn, driver capace di vincere ben sei edizioni del Prix d’Amerique nella prima metà del ventesimo secolo.

Scritto da Redazione
Foto Dena - Snaitech

Foto Dena - Snaitech

All'Ippodromo Snai La Maura interessante riunione di corse con un martedì pomeriggio che è stato incentrato sul Trofeo intitolato al leggendario Alessandro Finn, con le due batterie in apertura e la finalissima in chiusura di riunione. Dopo quella di settimana scorsa intitolata a Hans Fromming, l’ippodromo del trotto milanese ha celebrato il ‘mago russo’, driver capace di vincere ben sei edizioni del Prix d’Amerique nella prima metà del ventesimo secolo. Nella prima batteria, esente da errori, Bitols Spritz non aveva problemi ad imporre la sua legge: l’allievo di Alessandro Gocciadoro muoveva all’esterno dopo 600 metri, dava una prima bordata alla battistrada Vita Breed sul penultimo rettilineo, reiterava l’attacco in retta e passava facile a media di 1.15.2. Vita Breed si difendeva con coraggio e alla fine manteneva un onorevole secondo posto mentre Beatrice Matto per varchi interni chiudeva terza su Really Dl e su Be Pop Ferm (giocato) condizionato da un errore iniziale costatogli almeno una trentina di metri. Nella seconda batteria, il favorito Zaffiro Roc ha fatto un errore nella giravolta e ne ha approfittato Arnold Cup con la sua proverbiale velocità nella giravolta a trovare la testa della corsa; il cavallo di Giuseppe Conticelli, dopo un km in 1.13.6, ha saputo respingere Attrazione, fattasi avanti ai 600 finali, ma in retta era preda dell’agguato interno portato dall’appostato Bardo Di Poggio, che svettava così a media di 1.13.3 e regalava ad Alessandro Gocciadoro l’immediato bis. Attrazione chiudeva terza a contatto, Zingrid Bigi sbagliava sull’ultima curva e così a qualificarsi per l’atto conclusivo erano solo in tre visto che anche Breila di Casei era finita fuori corsa nella fase iniziale. Alla finalissima, programmata come settima ed ultima corsa della riunione, non si presentava Bardo di Poggio, lasciando il solo Bitols Spritz a rappresentare la scuderia di Gocciadoro: ma il figlio di Ken Warkentin confermava la sua scarsa affidabilità sbagliando ai 400 finali, quando era ai lati della battistrada Beatrice Matto e sembrava ancora avere molte energie da spendere. A sfruttare al meglio l’occasione era Be Pop Ferm, rifacendosi della sfortuna patita in batteria. Federico Esposito nella fase iniziale era stato lesto e abile a guadagnare la scia del rivale e il cavallo di Erik Bondo nell’arrivo lento trovava ancora le energie per rimontare metro su metro la stanca Beatrice Matto, passare a 50 metri al palo e sfuggire al finale della penalizzata Attrazione, a media di 1.14.4. Beatrice Matto chiudeva terza, gli altri tutti molto vicini. Proseguendo il programma di corse, nel Premio Lagas Bi, l’invito sui 1650 metri per cavalli anziani affidati alla guida dei gentlemen, centrava il primo successo della carriera Simone Tinti, che con la pupilla di casa Beautiful Col si imponeva a sorpresa ma senza rubare nulla: la cavalla allenata da Gaetano Carro scattava ai 300 finali dalla terza pariglia e in retta proponeva le battute migliori, sorvolando a media di 1.15.8 Zazza Jet che dopo percorso esterno si era sbarazzato del labile battistrada Biscuit Wf. Lo stesso Zazza Jet era raggiunto e stampato sul palo per il secondo posto da Achille Roc, di ritorno da errore iniziale.

Puledri al via nel Premio Brads Photo: trascurata al betting, Eleomeda Jet sfruttava alla perfezione il miglior numero di avvio e lo schema “al bacio” per piegare allo speed la battistrada Elisa, che sul penultimo rettilineo aveva risposto all’avanzata di Every Time Winner (poi falloso sull’ultima curva) ma in retta pur vendendo cara la pelle (e allargando…) non riusciva a sottrarsi all’agguato della rivale. Terzo successo su cinque uscite e nuovo personale (1.15.1) per la cavalla di Natale Cintura. Terzo a contatto Ecram, che ha sfruttato solo in parte il varco apertosi in retta, e quarta a ridosso finendo bene a centro pista Eclisse Roc.

La connection Mauro Baroncini-Andrea Farolfi timbrava il cartellino nel Premio Kading grazie ad un superlativo Django As: il portacolori della Pachino Horse affrontava l’ultimo km allo scoperto, metteva pressione alla battistrada Dalila Bar (penultimo quarto in 28.3) e passava da padrone in retta a media di 1.12, demolendo il precedente record di 1.14. Dalila Bar ha poco da rimproverarsi avendo dovuto spendere al via per provare la corsa di testa, mentre uno sfortunato Daniel Av trovava la destra libera solo sull’ultima curva e chiudeva terzo in spinta.

In una giornata poco favorevole alla punta, deludeva anche Castore Lux, favorito sotto la pari nel Premio Korvette Hanover, la prova sui 2250 metri per cavalli di 4 anni dove forniva prestazione sorprendente Click Starlight: il cavallo allenato e guidato da Jonathan Benfenati doveva spendere parecchio per strappare il comando a Charly Laksmy e completava un primo km sostenuto (1.14.6) ma nonostante le energie profuse sapeva difendersi sino in fondo dal ritorno del rivale svettando a media di 1.14.8, mentre Codrignano Gadd (scoperto nell’ultimo giro) dopo aver provato a tastare il polso al vincitore calava sull’ultima curva ma conservava il terzo posto. Castore Lux dopo percorso non impossibile in seconda pariglia si ritrovava a corto di argomenti in retta.

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