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Ippodromo Snai La Maura, Vamorgea Rum da record

18 novembre 2019 - 09:16

Weekend di grandi appuntamenti all'Ippodromo Snai La Maura di Milano: ecco tutti i resoconti. 

Scritto da Gt

All’Ippodromo Snai La Maura secondo appuntamento consecutivo dopo la bella riunione di sabato incentrata sulle batterie del Premio Mipaaf. Anche se il programma era meno qualitativo, la domenica milanese del trotto ha offerto alcuni spunti interessanti: in particolare spicca il botto cronometrico realizzato da Vamorgea dei Rum nel Premio Civil Action, la prova sui 1650 metri per anziani di cat. D: con 1.10.7, la cavalla di Mauro Baroncini ha firmato una delle migliori prestazioni cronometriche di sempre sulla pista de La Maura, a due soli decimi dal record della pista realizzato dalla 4 anni Zaniah Bi lo scorso 25 aprile, diventando l’anziano più veloce sul trotter milanese. E dire che la pista bagnata non era proprio ideale per fare velocità: il record è stato indubbiamente propiziato dalla prima parte di corsa molto veloce (600 iniziali in 41) cui è stato costretto Ubico Castenada per superare prima l’opposizione di Unbelievable As e poi opporsi all’avanzata di Urbem del Rio: il resto lo ha fatto la forma al top della portacolori della Martini Galoppo, che sul penultimo rettilineo ha messo la freccia e ha liquidato con un solo parziale il battistrada (penultimo quarto in 27.9) e si è involata solitaria verso il traguardo. Ubico Castenada nonostante la grossa spesa iniziale è rimasto coraggiosamente al secondo posto respingendo Silverado Lux e Unbelievable As. I puledri hanno aperto la giornata disputandosi il Premio Habit’s Lady, sui 1650 metri: sicuro nelle mani del suo preparatore Erik Bondo, il favorito Bellerofonte Gar ha messo subito in chiaro le sue intenzioni conquistando il comando e da lìha trottato sicuro fino al traguardo, tagliato a media di 1.16.6, avvicinato solo negli ultimi da Bellezza quando pero’ il risultato era già scritto. Prima vittoria in carriera, al terzo tentativo, per il portacolori di Aldo e Carlo Borsani. Promettente il debutto della esordiente di Jean-Pierre Dubois, come d’altronde quello del compagno di allenamento Barbaroffa, terzo, mentre Ben Hur Ll è apparso poco centrato ed è stato impiegato con prudenza terminando quarto. Un sicuro “coast to coast” anche per Aborigena nel Premio Enzo Malvicini, la reclamare per cavalli di 3 anni con in sediolo i gentlemen: con Fabio Marchino in cabina di regia, la cavalla allenata da Marco Smorgon ha allungato sul penultimo rettilineo sull’avanzata di Asso Ek, sull’errore del rivale sulla curva finale è rimasta solitaria in avanti e ha cosìpotuto tranquillamente concludere a media di 1.15.3. Adolf Indal ha sfruttato la posizione in corda rimontando Aly Prav e nel finale si è salvato dal gran finale di Adeline di No, che pero’ ha sbagliato sul palo lasciando così al terzo posto Aly Prav. Nel Premio As Usual, Vinsanto ha replicato il canovaccio attuato dai vincitori delle prime due corse: conquistato d’acchito il comando, il portacolori di Carlotta D’Agostino, Matteo Restelli al training e Cesare Ferranti in sediolo, è andato via a gran ritmo (600 in 43, km in 1.12.9) e non si è fatto avvicinare. Virtual Trebìsi è impegnato in un ostico percorso allo scoperto ma è rimasto in quota sino in fondo a far suo il secondo posto sull’appostato Urius Caf, invece un po’ a corto di argomenti negli ultimi metri. Gli altri mai nel vivo.

 

Il pomeriggio ha visto il ritorno a La Maura del trotto montato. Nel Premio Corail D’Aure, Tritone Lux ha gettato le basi per la sua affermazione con una partenza eccellente che gli ha permesso di sistemarsi subito secondo dietro la battistrada Uaget Grif: con Alessio Pollino in sella, il cavallo allenato da Afrim Shmidra ha atteso i 500 finali per spostare, prendere netto vantaggio e chiudere isolato a media di 1.15.6. Il penalizzato Boys Going In dopo risalita graduale è emerso chiaramente al secondo posto su Rossano, un po’ in calo in retta dopo aver provato a seguire il vincitore sull’ultima curva. I due anni era protagonisti anche nel Premio Habit: Steely Stride ha provato la corsa di testa opponendosi a Beatles Boy Treb che dopo averlo pungolato lungo il percorso in retta lo ha sopravanzato ma si è dovuto arrendere a Bardo Di Poggio: con Pippo Gubellini come sempre “implacabile” da opportunista, il cavallo di Erik Bondo ha mosso in terza ruota ai 500 finali e in retta ha preso il sopravvento per svettare a media di 1.16.5, secondo successo della carriera in quattro uscite. Beatles Boy Treb ha pagato lo sforzo e nel finale è stato battuto anche per il secondo posto da Bella degli Dei, finita forte insieme a Bijou, terminato quarto a contatto e con qualche recriminazione per aver trovato poco spazio nei metri finali. Incursione vincente del toscano Astro de Gleris nel Premio Muscle Bound, la prova di chiusura riservata a soggetti di 3 anni: interpretato da Massimiliano Castaldo in sostituzione di Enrico Bellei, il cavallo allenato da Claus Hollmann ha sfruttato il lavoro “sporco” di Artù Mabel, andato in pressing sulla battistrada Anastasia Tav (km in 1.14.4) e nei 300 finali ha piazzato progressione brillante per emergere in retta a media di 1.14.6: Artù Mabel ha indotto alla resa Anastasia Tav ma ha accusato lo sforzo nel finale e oltre al vincitore è stato superato anche per il secondo posto da Admiral.
 
 
NELLE COSE DI SABATO, CON BARESI EFFE-BANDERAS BI-BRISTOL CR, SOGNARE È LECITO - All’Ippodromo Snai La Maura un sabato di qualità incentrato sulle tre batterie del Premio Mipaaf per i giovanissimi. Se il buongiorno si vede dal mattino, con la leva 2016 è lecito sognare visto che i vincitori di tutte e tre le batterie si sono espressi sotto il precedente primato della pista per un 2 anni sulla distanza, 1.15.7, firmato nel 2016 da Von Wise As. Ha cominciato Baresi Effe nella prima batteria, imponendosi a media di 1.15.5: il portacolori del signor Giuseppe Mulè allenato e guidato da Marco Volpato era reduce dalla prova non del tutto convincente nella divisione maschile del Premio Anact, ma nelle precedenti uscite della carriera aveva sempre dimostrato di essere un puledro molto promettente: qui, forte del miglior numero di lancio, ha avuto schema perfetto seguendo terzo in corda dietro Belen Hall Fas (che dopo aver conquistato il comando aveva concesso strada a Bella Winner), guadagnando una posizione quando la rivale ai 500 finali ha spostato per portarsi all’attacco della battistrada, infine trovando un bel varco in retta per impallinare Belen che era passata sulla calante battistrada. Blue di Girifalco dalla quarta posizione ha mosso all’esterno in scia a Belen Hal Fas nei 500 finali e ha seguito la rivale terminando terza. L’ultimo posto utile per la finale (in programma l’8 dicembre a Napoli) lo ha acciuffato Bolero Grif, finito forte tra i cavalli in retta. Fuori quadro Bahamia, che ha avuto percorso non facile e non ha recuperato nei 500 finali. Ha fatto ancora meglio Banderas Bi nella seconda batteria, confermando l’ottima impressione di Bologna: il portacolori della Regina Horses nelle mani di Roberto Vecchione è sfilato in testa dopo 400 metri sul consenziente Bubble Effe, ha percorso un primo km tranquillo in 1.18.4 ma ha cambiato decisamente registro nella seconda tornata volata sul piede dell’1.13: ai 300 finali l’allievo di Holger Ehlert si è staccato e ha vinto netto, aggiornando il primato della pista per un 2 anni sulla distanza dei 2250 metri a 1.15.1. Ottima seconda Babirussa Jet, che ha affrontato all’esterno scoperta l’ultimo giro veloce ed è rimasta in quota sino in fondo, e bene anche Bolero Gar, che ha seguito la coetanea nella risalita esterna chiudendo terzo, mentre a largo intervallo Boston Wise L ha concluso al quarto posto con l’aiuto della sorte: al termine dell’ultima curva infatti Bubble Effe, secondo dietro Banderas Bi, ha sbagliato coinvolgendo i rivali che lo seguivano, ovvero l’alleato Burt Rl, Briosuss e anche Boston Wise L che era il fanalino di coda e pure in calo: l’allievo di Massimo Finetti pero’ è stato l’unico a rimettersi di trotto e ha così strappato il pass per la finale. Degli altri, aveva sbagliato nella fase iniziale Baccani. Pronostico confermato anche nella terza batteria, dove Bristol Cr ha centrato il quinto successo della carriera sulle sei uscite disputate. Il portacolori del signor Nunzio Squeglia allenato da Sabato Bevilacqua non è soggetto appariscente nel fisico ma sa fare tutto bene: dopo partenza prudente, Gaetano Di Nardo lo ha mosso all’esterno presentandosi e ottenendo strada da Belzebu Jet: dopo un km iniziale in 1.18.1, il figlio di Owen Cr ha progressivamente accelerato sull’avanzata di Bleff Dipa e al termine di 400 finali in 28.5 si è staccato autorevole in retta, chiudendo a media di 1.15.3. Bleff Dipa ha corso alla grande, risalendo da fondo gruppo nel secondo km veloce e resistendo ancora al secondo posto sull’appostato Belzebù Jet, mentre Barbaresco Grif di misura ha centrato il quarto posto su uno sfortunato Barolo Roc, ancora chiuso all’ingresso in retta e poi lanciato in un bel finale che però gli è valso solo il quinto posto.
 
Altrettanto interessanti e qualitative le prove di contorno. Hanno aperto il pomeriggio i cavalli di 3 anni impegnati sui 1650 metri del Premio Elinor Cik, dove ha proseguito la sua marcia da “rullo compressore” Always Ek, giunto al terzo successo consecutivo (il settimo nelle nove uscite nella gestione Gocciadoro): il portacolori della scuderia Effebi con Federico Esposito in sediolo ha mosso sul penultimo rettilineo raggiungendo Alpago Wf (che era sfilato dopo 600 metri in 42.5) e lo ha messo ko in retta per svettare al nuovo record di 1.12.4. Alpago Wf pur con l’attenuante della spesa iniziale, è apparso piuttosto remissivo perdendo in retta anche il secondo posto da Antelope Gar che era stata la battistrada iniziale. Un Federico Esposito sempre più calato nel ruolo di “sicario” per il team Gocciadoro ha concesso il bis con Zanzibar Wise As nel Premio Indro Park, la maratonina sui 2700 metri riservata a cavalli di 4 anni: a conferma che i 2250 metri de La Maura sono distanza da… maneggiare con cura, la portacolori della Horses: Our Passion si è imposta dopo gara d’estrema attesa, piazzando 300 finali violenti per passare di slancio in retta, a media di 1.15.1 sui 2720 metri. Zara Caf dopo una piccola titubanza sull’ultima curva (era davanti alla vincitrice, in schiena all’attaccante Zeno del Ronco), si è riorganizzata in retta finendo forte a battere per il secondo posto Zè Maria: quest’ultimo, passato a condurre dopo poco meno di un km sull’altra allieva di Gocciadoro Zaragoza, ha dovuto sorbirsi l’attacco di Zeno del Ronco ad 800 dal traguardo, e i due hanno pagato la lotta calando in retta. Con l’errore iniziale di Vae Victis Club, con il quale si stava disputando il comando, Versus All sembrava aver messo una seria ipoteca sul discorso-vittoria nel Premio sembrava avere spianato la strada verso la vittoria a Versus All: una volta in testa, Santo Mollo è andato via a tutto gas per impedire ai rivali di avvicinarlo, ma non ha fatto i conti con l’appostata (e trascuratissima) Viola Trio: in forma smagliante da diversi mesi, la cavalla di Paolo Leoni e Marco Azzaroni con Marco Stefani in sediolo è rimasta incollata come un’ombra al rivale e in retta ha piazzato l’agguato, svettando a media di 1.11.5, nuovo personale. Al terzo posto Uraniuss, così come da posizioni assestatesi al via. Dopo la vittoria di Baresi Effe nella prima batteria del Premio Mipaaf, per l’appassionato proprietario Giuseppe Mulè è arrivato un altro successo nel premio Vampire Dany, l’invito sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, con il riscatto di Allegra Gifont, reduce dall’errore nel Mangelli Filly in cui partiva tra le più attese. Lo schema ha favorito l’allieva di Gennaro Casillo guidata da Antonio Di Nardo: Axel Chuc Sm, infatti, al comando si è opposto ad Aber dell’Olmo, il quale è passato al prezzo di un km iniziale in 1.11.6 ma a quel punto il destino era segnato per il pur valido allievo di Mauro Baroncini, che in retta non ha potuto parare la progressione di Allegra Gifont, progredita per corsie esterne nel mezzo giro finale e passata di slancio in retta, firmando con 1.12.5 l’ennesimo record del pomeriggio. I gentleman erano protagonisti nel Memorial Arnaldo Uccelli in sediolo a cavalli di 4 anni, sui 1650 metri: l’errore al via di Zahire Bi ha reso semplice il compito di Zeudi Amg, che Matteo Zaccherini dopo partenza prudente ha portato con la massima gradualità sulla battistrada Zoe Amg per passare già al km e poi controllare senza patemi il tentativo di Zilli. Al terzo posto è tornata Zahire Bi, autrice di rincorsa strepitosa dopo i tantissimi metri persi al via.

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