Doppio appuntamento con le corse all'ippodromo Snai San Siro di Milano nel weekend appena passato.
Se Cima Star si conferma la più in forma nel Premio 135esima stagione San Siro galoppo di sabato 26, Pope conquista il Premio Primi Salti nel convegno di domenica.
CIMA STAR NON DELUDE LE ATTESE - All’ippodromo Snai San Siro di Milano sabato pomeriggio valido per la 4a giornata stagionale. Missione compiuta per Cima Star, attesissima favorita nel Premio 135a Stagione San Siro Galoppo, clou di giornata, che ha dato tutte le risposte che doveva dare iniziando nel migliore dei modi una stagione che la vedrà come una delle protagoniste più attese; non era certo all'ultimo buco come condizione, com'era normale che fosse, ma il piglio e la classe sono stati quelli giusti.
Buon secondo posto per la romana Thunder Panther, piaciuta sulla distanza più lunga e comunque in grado di proporre un attacco serio. Più sorprendente invece la vittoria di Cima Tempestose, nel Premio Sirmione, la prova sui 1.800 metri per i 3 anni, che ha impostato fin dal via e che ha gestito alla perfezione il suo gioco d'anticipo portato all'intersezione delle piste. Secondo con rammarico Que Tempesta, partito male e ancora molto verde nell'atteggiamento, ma certamente un elemento che fa sognare. Discorso che si può applicare anche per il terzo arrivato, Breugel, un altro bambinone che ha ancora molto da imparare, ma con doti inequivocabili.
Le amazzoni e i cavalieri hanno aperto il pomeriggio con il tradizionale "Il cavallo e l'uomo", handicap di grande tradizione, con grande prestazione di Val Vinkle, che nell'occasione completava la hat-trick, vincendo la terza di fila con apprezzabile progressione al largo di tutti; Polastri e Dauob, quest'ultimo non proprio fortunato, finivano in foto per le piazze alle sue spalle.
Incandescente invece l'arrivo dell'handicap sul miglio e mezzo per gli anziani, Premio Baitone, con l'ousider Good Girl che a 251 pizzicava a fil di palo una Secret Mountain che ai 300 finali pareva la vincitrice scritta; bene anche Goldfinger alla prima esperienza sulla distanza e lo stesso Geometria che avrebbe gradito un ritmo più sostenuto.
Oltre alla condizionata descritta in precedenza, i 3 anni avevano a disposizione tre handicap, su distanze e di livello diversi. In quello di categoria ordinaria, Premio Bernareggio, aveva la meglio il top weigth Al Joy, che a traguardo lontano aveva già tutto facilmente sotto controllo: per la facilità con cui si è imposto può senza dubbio centrare una pronta replica. Decisamente diverso lo scenario della prova successiva, Premio RHO, l'handicap sui 1.800 metri, che proponeva un serratissimo testa a testa tra Lamialady e Zirol, con quest'ultimo che proprio alla fine riusciva a prevalere facendo valere le sue maggiori doti di tenuta; anzi, la sensazione è che potrebbe migliorare ancora su una distanza maggiore.
In chiusura era in programma il Premio Luino, l'handicap di categoria più alta, quello sui 1.400 metri in dirittura, con un pezzo di bravura vittorioso da parte di Luke Skywalker, che non solo confermava la solida forma invernale, ma andava anche oltre, perché questa era una compagnia bella tosta. Nulla da fare per Lagomago, che ci ha provato fino in fondo ma senza riuscire nell'aggancio.
ALL’IPPODROMO SNAI SAN SIRO POPE FA SUO I PRIMI SALTI - All’Ippodromo Snai San Siro domenica piena di emozioni con otto prove in pista e con la prima parte del programma dedicata ai saltatori. Clou della bella giornata milanese, con oltre 4000 spettatori presenti, il Premio Primi Salti per giovani saltatori di 3 anni al debutto. E la risposta della corsa è stata senza dubbio buona, vista la perizia già molto bene educata nel salto di tutto il gruppetto, con i duellanti Kentucky Tango e Sopran Mistery che sul finire della diagonale breve hanno ceduto il passo a Ramuntcho e Pope, con quest’ultimo che ha letteralmente volato in retta d’arrivo per andare a pizzicare una vittoria davvero entusiasmante.
La connection Slozil-Wrobleski era scatenata, avendo colpito anche in seguito con Locomotive nella condizionata dei 4 anni per il Premio Marco Rocca, in maniera talmente perentoria che è da mettere in conto un possibile bis in categoria superiore. Nel Premio Ortisei, Vinci Per Noi, di nome e di fatto, si imponeva nel discendente in steeple sfruttando il lavoro sporco di selezione di Normandy De La Vega per averne ragione in maniera piuttosto agevole, mentre il cross di apertura, Premio Paolo Solaroli di Briona, riservato agli amatori si risolveva in un avvincente testa a testa tra due vecchi leoni, il commovente Mentore e il campionissimo Notti Magiche, che proprio in virtù della sua infinita classe si aggiudicava il tutto con un finish terrificante.
La parte in piano cominciava con il Premio Adamello, un handicap per i fondisti di 3 anni, che il grigio Zain Master si portava a casa con un vigoroso coast-to-coast dopo aver tenuto botta con determinazione all’assalto di Sopran Pechino che ci ha provato in tutte le salse.
Tra i velocisti, sempre di 3 anni e per il Premio Adda, primeggiava il favorito Passatello, anche lui capace di risolvere a suo favore un duello, in questo caso contro Godsave, che pagava a caro prezzo la partenza lenta; da registrare l’intervento dei commissari che tuttavia non hanno ritenuto decisivo lo sbandamento che lo stesso Passatello metteva in scena ai 50 finali. Un paio di handicap di categoria ordinaria per gli anziani chiudevano la giornata. Anche qui non è mancato lo spettacolo, con entrambe le prove che venivano assegnate solo dopo strenua lotta: nel Premio Oggiono sui 1.500 metri, la coraggiosissima Value riusciva a rimontare su Signor Nilson che era addirittura passato in vantaggio prima di subire il rientro della sua avversaria. Sul doppio chilometro che ha chiuso la giornata all’Ippodromo Snai San Siro di Milano, il Premio Nova Milanese con Apple Jack e Principessa Aisha che se la davano di santa ragione per tutto l’ultimo furlong, con il primo citato che non ne voleva sapere di cedere, salvandosi di un pelo.