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Ippodromo Snai San Siro, Zelandia a pieni voti e il debutto di Aristarco

12 aprile 2021 - 07:21

Grande agonismo all'Ippodromo Snai San Siro: Zalandia trionfa nel Premio Alberto Chantre e per Aristarco arriva il giorno del debutto.

Scritto da Redazione

All’Ippodromo Snai San Siro Galoppo di Milano un bel sabato di corse, in prevalenza riservata ai 3 anni, protagonisti in questa parte di stagione. Il Premio Alberto Chantre, la condizionata sui 2000 metri in pista media aperta alle sole femmine della generazione classica, rappresentava una sorta di “quarto di finale” in vista delle Oaks. L’esame lo hanno superato a pieni voti le prime due: la vincitrice Zelandia, naturalmente, capace di replicare la vittoria in maiden di metà marzo mostrando un progresso evidente, e la runner up Sopran Basilea.

Decisa al comando, la portacolori di Luigi Roveda ha gestito con grande sicurezza la corsa sin dal via, dando una prima accelerazione in dirittura ma cambiando ancora marcia ai 200 finali quando Sopran Basilea si è presentata “cattiva”: l’allieva del Team Biondi è ripartita di scatto destando ottima impressione, e una nota di merito va anche alla monta di Alessio Satta, freddo, perfetto nella gestione delle operazioni.

La coetanea di Leonardo Ciampoli ha piazzato uno scatto violento dalla coda del gruppo ai 400 finali saltando facilmente il gruppo e per un attimo ha pure dato l’idea di poter disporre anche della vincitrice: in ogni caso, piena conferma delle qualità mostrate nelle precedenti due uscite.

Le altre andranno riviste, perché nei 400 metri finali sono rimaste un po’ sul passo: La Gualtiera ha vinto la lotta per il terzo posto, qualche recriminazione forse per Sadalsud che al momento topico si è trovata un muro di avversarie davanti.

Ancora 3 anni protagonisti nell’altra prova principale del pomeriggio, il Premio Sarnico, sui 1600 metri: vittorioso al debutto autunnale, calato al rientro ma evidentemente bisognoso della prova di rodaggio, oggi Wopart ha segnato un bel progresso di condizione e con un coast to coast in perfetto stile “Fabio Branca”, il portacolori della Immobiliare Casa Paola ha messo nel sacco i rivali: Convivio ha galoppato bene in terza posizione e sembrava tenere nel mirino il battistrada, ma quando ai 200 finali ha provato lo scatto per agguantarlo, ha recuperato poco e si è dovuto adeguare alla piazza d’onore, mentre Air Bud all’esterno è terminato discreto terzo battendo Rotunda Of Sea, invece in leggero calo nel finale. Tutto nel segno di Antonio Marcialis l’inizio del convegno.

Nel Premio Clemente Papi, l’handicap per i cavalieri ed amazzoni, c’è stata la vittoria di Curandero: con il proprietario in sella, il portacolori di Nicola Casati si è presentato a metà retta sul battistrada Bal Tik Tak, lo ha messo sotto pressione passando ai 200 finali e si è salvato da Mister Buzzword, tornato a mostrare il suo proverbiale, incisivo finale. Bal Tik Tak ha salvato il terzo posto dall’attacco contemporaneo di Solfeggio (sacrificato ai 200 finali) e No Boarding, mentre Willy Il Coyote non è mai stato della partita.

Bis immediato per il team Marcialis nel Premio Scuderia Andy Capp, la maiden per cavalli di 3 anni sui 1800 metri in pista media. Nonostante buone frequentazioni (era stata terza nella maiden vinta da Eulaila, l’imbattuta vincitrice del Camuffo, e quinta nel Castello Sforzesco HP), Lady Badolat non ha riscosso grandi attenzioni al betting, e invece ha dimostrato di essere cavallina interessante: subito sui primi, la portacolori di Francesco Loi montata con determinazione da Claudio Colombi, a metà retta ha mosso all’attacco del battistrada Cima Sound per passare nei 100 finali e salvarsi dal bel finale di Private Soldier. Ottimo anche il finale di Milanolight, piombato sui primi a togliere al generoso Cima Sound anche il terzo posto.

Le femmine di 3 anni avevano a disposizione anche l’altra maiden del pomeriggio, il Premio Lady M, sui 1700 metri in pista media, dove la linea della maiden del 27 marzo vinta da Sopran Basilea si è rivelata probante, visto che Gartoria e Fairy May, seconda e terza in quella occasione, sono terminate davanti alle rivali: la portacolori della Briantea dopo aver corso sui primi, ha mosso a traguardo lontano provando l’allungo risolutore, ma Gartoria si è lanciata al suo inseguimento coronando la rincorsa in zona traguardo e regalando a Fabio Branca il primo dei due successi del pomeriggio. Bel finale lungo lo steccato di Enjoy Lucrezia, terza su Haimanot quarta a contatto.

In chiusura di giornata all’Ippodromo Snai San Siro Galoppo, il facilissimo assunto di Bridge Dino nel Premio Ornago, l’handicap sui 1500 metri in pista media per cavalli anziani. Percorso perfetto per l’allievo di Valeria Toccolini: terzo in corda, il portacolori di Micol Meiohas quando ha mosso a metà dirittura ha visto spalancarsi un’autostrada davanti a sé e così ai 200 finali ha sorvolato la generosa battistrada Fine Dream, rimasta coraggiosamente al secondo posto su Jeux de Prestige, mentre più al largo sono finiti bene Sorry Too Late (giocato) e Jar Jar Binks, qust’ultima anche stavolta condizionata da un pessimo avvio: da appuntare sui taccuini dei “buoni per la prossima” anche She Looks Like Fun, senza spazio ai 250 finali.

LE COSE DI DOMENICA 

Domenica di “routine” anche se ogni prova è stata ricca di partenti. La prova di maggior dotazione è stata il Premio Scuderia Aurora, una maiden sui 1400 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni. A imporre la sua legge è stato Aristarco, il quale aveva linee interessanti (secondo nelle due precedenti uscite dietro due coetanei di buon livello): Federico Bossa ha avuto il merito di portarlo al comando e di gestire il ritmo nella prima parte di gara, così quando ai 450 finali è partito in progressione, il figlio di Equiano allenato da Gianluca Verricelli ha mostrato la coda ai rivali.

Buon secondo posto per l’outsider Aulo Plauzio: sempre per corsie larghe, il cavallo di Luciano Vitabile è avanzato nei 400 finali in maniera disordinata ma efficace, mentre Chic è finito bene lungo lo steccato chiudendo terzo. Non troppo brillante Sopran Brigida, a ridosso dei primi ma rimasto sul passo nei 400 finali. Federico Bossa era già andato a segno nel Premio Usmate, l’handicap di minima sui 1500 metri in circolare per cavalli di 3 anni, portando alla prima vittoria della carriera Borgatella: la cavalla di Ridha Haboubi ha azzeccato un perfetto percorso d’avanguardia, piazzando l’allungo a inizio dirittura che le ha permesso di guadagnare quelle lunghezze che poi si sono rivelate decisive: Principe di Yetas, l’immediato inseguitore, è calato ai 250 finali, così nell’ultimo furlong a provarci è stata Solo Mia, che però non è riuscita mai a rendersi seriamente pericolosa. In buon recupero lungo lo steccato, Jasmine Sakee ha preceduto per il terzo posto Colourinside, condizionato da una pessima partenza.

Il sospirato primo successo italiano di Gabriele Malune è finalmente arrivato nel Premio Roccolo, l’handicap sui 2000 metri in pista circolare. Tornato in Italia dopo essersi fatto le ossa in Inghilterra presso due allenatori del calibro di Luca Cumani e Marco Botti, il giovane jockey era in sella a Exclusively Jewell: l’allieva di Jackie Discepolo ha mosso in dirittura, raggiungendo la battistrada Tiara per sorvolarla prima dell’ultimo furlong e chiudere facilmente la partita. Tiara (giocata) ha provato a ripetere lo schema di testa che era risultato vincente nelle precedenti prove della giornata, ma ha trovato una rivale oggi nettamente superiore: Sister Night ha chiuso al terzo posto.

Rotto l’incantesimo, il jockey sardo ha subito concesso il bis nel Premio Renate con Mystic Knight, sempre per il training di Renato Discepolo: con la fuga in avanti di Capo San Martino esauritati ai 400 finali, il figlio di Sir Prancealot è passato disputandosi brevemente la leadership con Ladridbiciclette, poi ha preso il sopravvento e ha tenuto bene sino in fondo. Ladridibicliclette ha conservato il secondo posto mentre Enfant Prodige a centro pista è emerso al terzo.

Week-end da incorniciare per Nicola Casati: dopo la vittoria di misura di sabato in sella a Curandero, il gentleman rider brianzolo si è ripetuto brillantemente nel Premio Giacomo Papi, la reclamare per cavalli anziani sui 2000 metri in circolare, in sella ad un’altra pupilla di casa, Voluntary, naturalmente sempre per il training di Antonio Marcialis: la figlia di Casamento si è prodotta in una bella progressione a centro pista, dominando nell’ultimo furlong la favorita Angel Spring che pure ai 300 finali si era presentata in maniera molto “confident” in prima linea sul battistrada Barbizon Plaza ma si è dovuta inchinare all’attacco della vincitrice. Terzo posto per Hammerstein, in buon recupero dalle retrovie.

Chiusura della domenica pomeriggio milanese con il Premio Lambro, un handicap sui 1400 metri in dirittura per cavalli di 3 anni e oltre dove ha piazzato l’acuto Sopran Manny, con in sella Luca Maniezzi: sistemato nelle prime posizioni l’allievo di Emilio Premoli, il “presidente” ha tenuto nel mirino il battistrada Tekedici, poi ai 300 finali ha mosso sul rivale superandolo e tenendo bene sino in fondo. Allocco, terzo dal via, è migliorato a sua volta chiudendo secondo sul Tekedici mentre Oakville con discreto finale al largo ha chiuso al quarto posto.

 

 

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