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Premio 'Le Signore dell'Ippica Longines' all'Ara Pacis

24 ottobre 2013 - 15:16

In occasione di uno degli appuntamenti più attesi della stagione autunnale, quello di domenica 27 ottobre con la corsa dedicata alla memoria di Lydia Tesio, prima donna del galoppo italiano, l'ippodromo di Roma Capannelle appronta un palcoscenico privilegiato per un evento che vede le donne gradite protagoniste. Con il ‘Premio Longines Lydia Tesio - Le Signore dell’Ippica’, giunto alla tredicesima edizione, l'ippodromo romano focalizza l'attenzione sulle donne, scelte nei differenti settori che gravitano intorno al mondo del cavallo, che hanno come comune denominatore l’essersi distinte in questo poliedrico universo per professionalità, competenza, attività, o più semplicemente amore e dedizione. L’evento, un gala-premiazione, si svolgerà nella serata di giovedì 24 ottobre all'Auditorium dell'Ara Pacis.

Scritto da Redazione

Il premio è un omaggio a Donna Lydia che è stata per il marito Federico Tesio, numero uno dell'allevamento del purosangue in Italia, più che una preziosissima consigliera, tanto da aver guadagnato sugli ippodromi italiani ed esteri una stima assolutamente incondizionata e certamente almeno pari al ‘Mago di Dormello’. Il fantastico Ribot, il purosangue che ha vinto due volte l’Arc de Triomphe, grande scoperta di Federico Tesio che però non lo vide mai correre, è stato seguito da Donna Lydia in tutta la sua strabiliante carriera: 16 gare, 16 vittorie. Le soddisfazioni non sono mancate: proprio come alle ‘Signore’ che ogni anno Capannelle festeggia in suo onore.

LE SIGNORE DELL’IPPICA 2013 - Barbara De Rossi, attrice. Romana di nascita ma cittadina d'Italia, la sua carriera recitativa è iniziata molto presto con il cinema. Si impose in un concorso di bellezza nel quale era presidente di giuria il regista Alberto Lattuada, che successivamente la lanciò in ‘Così come sei’ e ‘La cicala’: da allora, oltre che il teatro, anche tanta televisione con serie di successo quali ‘La Piovra’, ‘Pronto soccorso’, ‘La storia spezzata’, ‘Un ciclone in famiglia’. Il suo rapporto con i cavalli è iniziato da ragazza: imparò a montare a cavallo appena teenager, a Rimini, e questo successivamente (‘Andare a cavallo è come andare in bicicletta - dice lei - non lo si scorda

Mai’) le ha consentito di interpretare ruoli tematici senza ricorrere a controfigure. Per tutti quello di Bradamante in ‘I paladini - Storia d'armi e d'amori’, nonostante un'armatura di trenta chili! Proprio il film di Giacomo Battiato ha restituito forza alla sua passione per i cavalli, trasmessa anche alla figlia Martina. ‘Seabiscuit’ è il film a tema che preferisce, recentemente ha fatto da madrina al reality ‘Horse Academy’ e al concorso ippico internazionale di Arezzo, dove ha fatto la conoscenza di Varenne (‘Pensano a una fiction su di lui, la trovo un'idea fantastica’). Ha un solo rimpianto, parlando di cavalli: all'epoca, era la prima metà degli anni Novanta, non ha mai visto correre una purosangue che si chiamava Barbara De Rossi, ‘ma per me è stato un piacere enorme anche solo scoprire che qualcuno le aveva assegnato questo nome’.

Anna Cavallaro, amazzone volteggio Il 2013, in coppia con Harley (fidatissimo partner ormai dal 2010) e con il suo ‘longeur’Nelson Vidoni, è il suo anno d'oro nella specialità del volteggio: sulle note di Andrea Bocellie ‘Con te partirò’ , sono infatti arrivate la medaglia d'argento agli Europei, conseguitaall'ippodromo Magna Racino in Austria, e in precedenza la vittoria in Coppa del Mondo,unica azzurra a esserci riuscita tra tutte le discipline dell'equitazione. Tra una gara e l'altra haanche trovato tempo e modo di conseguire la laurea anche in Scienze Motorie dopo quellaprecedente in Restauro. Veronese, presso il Centro La Fenice di San Martino Buon Albergosegue una ventina di ragazzi disabili, il più piccolo dei quali ha appena tre anni, insieme alsuo trainer argentino Vidoni. Il calcio è la sua grande passione extra equestre: tifosissimadell'Hellas, è fidanzata con un ex giocatore dilettante e allena una squadra di bambini.

Monica Faenzi, parlamentare, capogruppo Pdl, membro commissione agricoltura e commissione per la semplificazione. Il suo matrimonio dice tutto, sulla passione che ha per i cavalli. Conclusa la cerimonia dinozze, nel febbraio del 2012, con gli invitati ha raggiunto un centro ippico alla periferia diGrosseto: lì si è liberata della lunga gonna bianca per sfoggiare inappuntabili pantaloni estivali, è salita in sella alla sua splendida cavalla saura e con il marito Giulio ha fatto un girod'onore saltando alcuni ostacoli. Quella per l'equitazione, tuttavia, è una folgorazionerecente: risale a tre anni fa, quando finalmente fu convinta a salire in sella per la prima voltadopo che invece per vent'anni aveva vissuto in un'azienda agraria senza mai avvicinarsi aicavalli! Frequentatrice degli ippodromi nella sua Toscana, nell'attuale legislatura hapresentato un decreto legge intitolato ‘Disposizioni concernenti l'organizzazione e lefunzioni dell'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico nonché in materia di scommesseippiche’, e si è adoperata per la risoluzione delle problematiche finanziarie del comparto.

Laura Meli, proprietaria trotto. Amore e cavalli, un'unione che fa la forza del suo matrimonio. Milanese di nascita, fiorentinadi adozione, da poco ha allargato il suo raggio d’interesse nel mondo dei cavalli al galoppodopo una vita trascorsa al trotto. Da bambina, era il 1959, fu lasciata a casa da papà emamma che raggiunsero lo storico ippodromo Villa Glori a Roma: il motivo era peròsacrosanto, anzi Giusto, che appunto diventò derby-winner per la gioia loro e di uno ziodella piccola Laura. A carriera conclusa, il campione di famiglia diventò stallone in Toscana etutti insieme si trasferirono lì. Da allora Cesare Meli fa rima con… Laura: lui è ilpresidentissimo dei gentlemen driver italiani, i trottatori con la giubba gialla della loroScuderia Bellosguardo sono abituali protagonisti dei gran premi. Il marito, costruttore edile,con il figlio Carlo nel 2012 ha reso possibile il salvataggio dell'ippica a Firenze, grazie allacreazione della pista di trotto all'interno di quella del galoppo, e da allora lei collaborafattivamente anche all’Ippodromo Visarno, dividendosi con l'impegno quotidiano richiestoda scuderia e allevamento. Una curiosità: solo di recente nel negozio del suo parrucchiere difiducia hanno scoperto che di cognome fa Meli.Sì, perché fino ad allora l'avevano sempre chiamata la signora ‘de cavalli!

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