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Snai San Siro, le corse ippiche del weekend, super Greg Pass

15 aprile 2019 - 08:50

All’Ippodromo Snai San Siro un super weekend di corse: Greg Pass non tradisce le attese nel Premio Altieri Milano.

Scritto da Gt

All’Ippodromo Snai San Siro domenica condizionata dalla pioggia e di conseguenza da un terreno pesante, da veri “specialisti”. Dopo la vittoria del giorno prima di Musa D’Oriente, a guadagnarsi la copertina è stato un altro dei beniamini del pubblico di San Siro ad aggiudicarsi la prova più ricca del programma. Il Premio Altieri, una condizionata per cavalli anziani sui 1700 metri in pista grande che con il ritiro di Poeta Diletto si è trasformata in una sorta di “calcio di rigore” per Greg Pass: facile al comando e libero di impostare a piacimento il ritmo, il portacolori della scuderia Incolinx (con Fabio Branca in sella) ha centrato l’obiettivo con estrema facilità, amministrando in sicurezza il vantaggio accumulato durante il percorso. Maschio Italiano (al rientro da settembre) ci ha provato ma ha recuperato poco sul vincitore, l’altro rientrante Per Un Dixir è calato alla distanza, superato anche da Chingachgook. I tre anni avevano a disposizione quattro prove, la più interessante delle quali era il Premio Sarnico, condizionata sui 1600 metri in pista media. Reduce dalla vittoria in una maiden sull’aw a Capannelle, l’ex francese Saga Timgad ha fatto la voce grossa anche al salto di categoria: con in sella Claudio Colombi, il cavallo di Francesco Santella ha prodotto uno scatto ai 250 finali che non ha lasciato possibilità di replica ai coetanei, dimostrandosi in grande crescita e adattissimo ai terreni allentati. Mondorame ha corso in testa, non ha saputo parare lo scatto del vincitore ma ha difeso il secondo posto, Storm Shelter ha chiuso al terzo difendendosi dal finale di Rock of Paloma: il favorito Next Factor invece non ha saputo cambiare passo in retta, pagando probabilmente il rientro.

I tre anni avevano aperto la riunione impegnandosi sui 2500 metri in pista media nel Premio Resegone: esame distanza (e terreno) superato a pieni voti da Like Nowhere Else, Bruno Grizzetti al training e Silvano Mulas in sella, che in retta ha allungato in progressione e ha salutato i rivali cogliendo una vittoria nettissima. Tempesta Rosa ha provato a seguirne le mosse finchè ha potuto, poi si è adeguato al secondo posto davanti a Nabeeha mentre Address Dream e Fortuna dopo aver animato la prima (tranquilla) parte di gara sono calati appena in retta. Su un terreno che gradisce particolarmente e con la monta “mondiale” di Alberto Berton, Carriage Trade ha vinto di forza il Premio Scuderia Giocri Agri – Trofeo Bottanelli: nelle ultime posizioni, il cavallo di Simone Pugnotti ha trovato un comodo varco lungo lo steccato in retta e ai 100 finali ha superato di slancio il generoso Gaval, che ha corso da leader nonostante i tanti chili in sella e che alla fine ha subito la rimonta di Mr Eugenio per il secondo posto. Poco incisivo Mujas, nonostante percorso abbastanza favorevole, battuto anche per il quarto posto da Time Sky. Di nuovo i tre anni in pista nel Premio Arbogna, una “reclamare” sui 1200 metri in pista dritta: reduce da una prova condizionata da non pochi “intoppi”, Fast Lane si è prontamente riscattata sfruttando la buona sistemazione al peso e il favorevole numero di gabbia che ha potuto permetterle di seguire da vicino il veloce Sopran Willow contando sull’appoggio dello steccato: ai 300 finali il battistrada ha provato l’allungo ma la cavalla di Mario Marcialis, ben montata da Andrea Mezzatesta, lo ha seguito per dominarlo negli ultimi 100 metri. A intervallo Sopran Zaffira ha vinto la volata per il terzo posto su Rose Poy, Willy Il Coyote e il favorito Equator, poco incisivo all’epilogo.
Nel Premio Scuderia In Rosa, la maiden sui 1700 metri in pista media per femmine di 3 anni, si è presentata bene la debuttante Sweet Chili: la portacolori Dioscuri, per il training di Alduino Botti e la monta di Ivan Rossi, ha prodotto una bella progressione in retta prendendo chiaramente la meglio nei 100 finali su Neolitica, che era passata in vantaggio ai 250 finali sulla battistrada Thebah, quest’ultima rimasta in quota al terzo posto.
Chiusura in bellezza con una avvincente edizione dell’Handicap di Primavera, HP per cavalli di 4 anni e oltre sui 1800 metri in pista grande: sulla pista di San Siro Keplero (Sergio Urru in sella per il training di Fabrizio Camici) ha ritrovato i migliori motivi e al termine di un appassionante testa a testa protrattosi nei 300 finali si è imposto su Trump’s Magic. Terzo a sorpresa è emerso Roman Spectrum su Amintore e Sopran Roccia.
 
 
 
SABATO 13 APRILE, MUSA D’ORIENTE RITROVA LA VIA MILANO - All’Ippodromo Snai San Siro sabato pomeriggio diviso tra piano ed ostacoli non privo di spunti di interesse in entrambe le discipline. La copertina spetta al Premio Miss Gris, condizionata sui 1600 metri in pista grande per femmine di 4 anni e oltre: commentare una vittoria di Musa D’Oriente fa sempre piacere, soprattutto se arriva a riscattare un’ultima prova incolore che aveva sollevato qualche dubbio sulle sue comprovate doti di “cavalla d’acciaio”: a Capannelle la campionessa di Marco Gonnelli aveva accusato un rialzo febbrile, oggi ha riassaporato la gioia del traguardo seppure non senza sofferenza. La portacolori di Massimo Soldati ha impostato il consueto clichè d’avanguardia senza dannarsi troppo l’anima, ai 400 finali ha dovuto allungare sull’attacco deciso di Party Goer e nel finale ha tirato fuori la grinta e si è salvata di misura da Prigioniera che ha provato a sorprenderla all’interno. Close Your Eyes è rimasta un po’ sul passo ai 400 finali, poi si è ingambata terminando forte e rimontando nelle ultime battute la solita, encomiabile Pizzo Carbonara per il terzo posto. Party Goer ha mollato la presa nell’ultimo furlong, Key Master si è avvicinata solo nel finale, probabilmente pagando come Close Your Eyes uno schema di corsa non ideale. Il resto del programma in piano proponeva due maiden e un handicap valido come II Tris.
 
Nel Premio Scuderia Aurora, la maiden per cavalli di 3 anni sui 1400 metri in pista dritta, abbiamo assistito ad un debutto che potrebbe rivelarsi molto interessante: Brasilian Man, genealogia regale (Teofilo e Alta Fedeltà) e giubba prestigiosa della Incolinx, si è presentato bene, regolando i coetanei con un certo stile stile dopo aver rimediato ad una partenza non felicissima: Fabio Branca è stato bravo a farlo assestare e poi a ricavarsi lo spazio tra i cavalli ai 600 finali, il cavallo di Nicolo’ Simondi ha fatto il resto sottomettendo dopo testa a testa nei 400 finali un generoso Enigma Code, che aveva guidato dal via e ha confermato la vittoria recente. Per il terzo posto Illegal Bullet ha rimontato Aetherler. Un debuttante a segno anche nel Premio Scuderia Ronchetto, l’altra maiden per i tre anni, sui 1800 metri in pista media: Waidmannsheil (da Camelot e Winged Valkyrie), training del team Biondi e la monta di Andrea Mezzatesta per i colori della scuderia Larac, si è impegnato dal via ai lati del battistrada Natam per passare in retta e sottrarsi ai rivali. Tra questi è emerso con buon recupero Thunderstorm su Dollar Days. Al rientro da novembre, Black Canyon si è fatto subito preparare pronto e ha vinto di prepotenza il Premio Staffora, l’handicap di minima sui 1000 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni e oltre: il cavallo di Federica Tomasini si è mantenuto sui primi, poi Silvano Mulas lo ha richiesto ai 300 finali e Black Canyon ha piazzato una bella progressione staccando nel finale e centrando la prima vittoria della carriera. L’avversario più insidioso alla fine è risultato Chill Gioffry, finito forte nei 200 finali, mentre Boba Fett ha chiuso terzo vicino.
 
Nel segno della famiglia Vana le tre corse riservate ai saltatori. Sebbene fosse al rientro da un anno esatto, Accelerator ha siglato in bello stile il Premio Whispin, la vendere sui 3600 metri del percorso in steeple: con Josef Bartos in sella, il cavallo allenato da Josef Vana jr ha in breve preso il comando delle operazioni e nel tratto finale non ha avuto grosse difficoltà a staccare dai rivali. Il portacolori della scuderia Aichner aveva già vinto sugli ostacoli alti in Francia, mentre nell’unica precedente esperienza italiana era terminato terzo dietro due soggetti stimati come El Calife e A Pigalle. Star Maker (training di Josef Vana sr) è stato l’unico a restare nei “paraggi” del vincitore nel tratto finale, mentre Shiloh ha risolto la lotta per il terzo posto su Ranger No Risk. Pronto bis per la scuderia Aichner e per la connection Josef Vana jr-Josef Bartos nel Premio Bullona, il discendente sui 3000 metri del percorso in siepi grazie a Brunch Royal: già a segno in bello stile tre settimane fa sulla pista, il castrone da Sunday Break dopo corsa d’attesa è entrato in azione sulla diagonale breve superando il battistrada Chateaudemalmaison e nel finale ha ribattuto colpo su colpo al duro attacco di Cheap Thrill. Chateaudemalmaison è rimasto al terzo posto. Dopo le piazze d’onore ottenute nelle due prove precedenti, “papà” Vana sr si è preso la copertina nel Premio Tatti Jacopo, la siepi novices sui 3000 metri per cavalli di 4 anni e oltre, grazie a Sargas: ben calibrato in avanti da Jan Kratochvil, il portacolori della scuderia Tania-Vana ha tenuto a bada nel finale Change Maker che lo ha seguito da vicino sin dal via. Kapjahr, atteso dopo la buona prova di debutto, non è stato proprio impeccabile sui salti perdendo qualche battuta nel tratto finale e si è dovuto accontentare del terzo posto. In settimana è venuto a mancare Carlo Ferrari, grande fantino (in piano come in ostacoli) che ha scritto pagine importanti dell’ippica italiana: l’ippodromo di San Siro gli ha reso omaggio con un minuto di silenzio.
 

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