Il calcio unisce e divide, si ama e si odia e sono tanti i tifosi che utilizzano il web per insultare le squadre avversarie. Discutere della Serie A su Twitter è un vero e proprio universo da scoprire e il report di sitiscommesse.info ci aiuta a capire quali siano le squadre più insultate tra tutte. Un’analisi di circa 670mila tweet ha portato, infatti, a risultati molto interessanti: la squadra più odiata tra tutte è la Sampdoria con il 18 percento degli insulti totali. Il secondo posto va al Milan con il 16,3 percento di insulti. A proposito del Diavolo, il giocatore Samuel Castillejo, ora in forza al Valencia ma prima calciatore del Milan dal 2018 al 2022, è stato costretto, proprio durante la sua esperienza milanista, a chiudere il suo profilo Twitter per i tanti insulti degli stessi tifosi rossoneri in seguito a performance in campo considerate di basso profilo.
Al terzo posto abbiamo i cugini dell’Inter con il 12,8 percento e solo al settimo posto la Juventus, squadra che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nel gioco degli sfottò tra tifosi. La squadra torinese, penalizzata quest’anno con 15 punti dalla Corte Federale della Figc, è sempre stata accusata di essere collusa con gli arbitri e favorita ma è anche una delle squadre con più tifosi nel mondo. La Lazio, invece, tacciata più volte di razzismo, è all’ottavo posto con l’8,9 percento. Segue il Torino con l’8,3 percento, da sempre rivale accanito delle zebre bianconere.
Il Venezia con l’1,1 percento di tweet contro è la squadra più tranquilla così come gli spezzini con il 2,3 percento, gli empolesi con il 3,1 percento e la Fiorentina con il 4 percento. Proprio le due squadre toscane sono state testimoni di un brutto episodio di molestia sessuale perpetrata da un tifoso fiorentino nei confronti della giornalista Greta Beccaglia, in collegamento in diretta con un programma sportivo per la partita Empoli - Fiorentina del 27 novembre 2021. Il tifoso, identificato dalle immagini televisive, ha chiesto più volte scusa per il comportamento deplorevole ma ciò non ha fatto altro che inasprire i già tesi rapporti tra le due tifoserie.
Rapporti tesi anche tra i tifosi napoletani e quelli salernitani. I napoletani, freschi vincitori dello scudetto, hanno mal digerito, il gol all’83esimo minuto di Dia, bomber granata, che ha, di fatto, rimandato la festa per il tricolore. Quel pareggio, infatti, acciuffato nel finale di gara, ha lasciato interdetti gli azzurri che avevano già preparato, in quella giornata, le celebrazioni per uno scudetto memorabile.
Napoletani che, tra i rivali storici, annoverano proprio gli juventini, capaci all’epoca del Napoli di Sarri, di intraprendere una rimonta scudetto impensabile e di soffiare via la vittoria proprio agli azzurri, capaci nell’anno 2017-2018 di collezionare ben 91 punti. Sarri, all’epoca idolo della tifoseria napoletana, dopo un anno al Chelsea, andò poi proprio ad allenare la Juventus, vincendo sì lo scudetto ma inacidendo ancora di più i rapporti tra le curve. Il calcio, comunque, se ci si limita a insulti verbali, è bello anche per questo, per l’antipatia sportiva. Sempre che si resti alle parole, ovviamente, perché la violenza non è mai accettabile, di certo non per una partita di calcio.