Claudio Amendola a Belve: 'Lo spot sul betting? Non mi pento ma forse non lo rifarei'
Nella trasmissione di Rai2, Belve, uno dei protagonisti dell'ultima puntata è stato Claudio Amendola che ha parlato anche di un vecchio spot sulle scommesse.
“L’ho fatto consapevolmente, insomma, sapevo quel che stavo facendo. Mi piace scommettere e non ci trovo nulla di male ma, forse sì, me lo potevo evitare”. Claudio Amendola, attore e regista romano e romanista, è stato tra i protagonisti dell’ultima puntata di Belve, la fortunatissima trasmissione condotta dalla giornalista Francesca Fagnani su Rai2. Tra le domande piccanti della bella conduttrice è uscita anche quella sullo spot di ormai 5 anni fa che l’attore aveva registrato con e per bet365. Il decreto Dignità non era ancora in vigore ma il passaggio pubblicitario fece discutere lo stesso.
Lo spot di bet365.it richiamava alla mente scene da film di fantascienza, romanzi distopici: la faccia di Claudio Amendola proiettata sui muri della città, a cui l’attore si rivolge. O meglio: rivolto verso la telecamera, il discorso era diretto ai telespettatori, ma traspariva un senso d’appartenenza da parte degli abitanti rispetto alle sue parole.
Clienti che guardano le partite nei bar, folle oceaniche di tifosi nelle piazze, professionisti in casa con lo smartphone in mano, ragazzi che passeggiano in strada ma controllano il telefono: sono loro gli abitanti che popolano le strade della città, uomini e donne. Quella di Amendola appare come una chiamata alle armi: “Esiste un posto dove posso seguire lo sport in diretta, dove l’offerta di scommesse è enorme, dove il boato risuona. Per sempre”.
Ancora: “Il nostro coro, ha più di 22milioni di voci: io sono membro del più grande gruppo di scommesse sportive online al mondo”.
Ma cosa ne pensa, adesso, Amendola, di quello spot ormai di un’altra era della comunicazione legata al gaming? Ecco la sua risposta a Francesca Fagnani intorno al minuto 16!