Dal “Valzer del moscerino” al videogame Genshin Impact, con in mezzo decine di cartoni animati. Già, quando si parla di cartoon è impossibile non fare un riferimento a Cristina D’Avena, che ne ha interpretato numerosissime sigle, talvolta dando voce anche ad alcuni personaggi.
Ancora oggi Cristina, bolognese di nascita, è spesso sul palco dei principali eventi dedicati che mescolano fumetti, cartoon e videogame. Viene invitata per cantare dal vivo le sigle tanto amate dai bambini, anche quelle di un tempo, ma è un regno, quello dei cartoon, che sembra stare ormai stretto alla sua regina (così viene spesso definita). E infatti, di recente, Cristina D’Avena ha compiuto un passo importante anche all’interno dell’universo videoludico, con Genshin Impact, appunto.
Un esordio che proprio tale non è, visto che Cristina D'Avena ha interpretato in passato brani tratti dalle serie a cartoni animati di grandi colossi videoludici come i Pokémon. Ma ora, come accennato, arriva un’esperienza del tutto nuova, un nuovo brano che segna una sorta di evoluzione dell’artista che, dopo quarant'anni di carriera (anche di più, considerando l’esordio nel 1968 allo Zecchino d’Oro), mira a far emozionare anche un altro tipo di pubblico.
Cristina, che effetto le fa passare dal mondo dei cartoni a quello dei videogame?
“È una cosa curiosa che mi è piaciuta moltissimo, mi ha appassionato. ‘Ti cercherò’ è una canzone per la celebrazione di questo gioco per il pubblico italiano, non una sigla. Magari mi chiedessero di fare la canzone ufficiale di un videogioco!“
La canzone, scritta guardando le immagini del videogame Genshin Impact nel quale si trovano molte somiglianze con alcuni dei cartoni animati più famosi, è stata arrangiata assieme al compositore Cristiano Macrì, dando vita a un brano capace di rispecchiare al meglio le tematiche del gioco.
Ma qual è il suo rapporto con il mondo dei videogiochi?
“I videogiochi mi affascinano da morire, ma non sono molto capace! Non gioco abitualmente e sono abituata a titoli molto semplici. Quando vedo i ragazzini che giocano a questi giochi pazzeschi sono sempre sorpresa, per farlo devi avere una mente proprio allenata. Vedo di quelle robe ai comics quando organizzano le gare che, wow, devi avere una passione, un’attitudine incredibili. A me i videogiochi piacciono da morire ma posso solo dedicarmi a quelli più accessibili. Poi se me lo insegnano imparo, eh, ma per il momento mi fermo lì."
In cosa è diverso creare una canzone per un videogioco rispetto a quella di un cartone animato?
“Un conto è scrivere una canzone per un cartone animato, un conto è scriverla per un videogioco, che è un’esperienza molto più complessa. Ogni giocatore prende la sua strada quindi ci sono un sacco di storie possibili ed è stato difficile trovare la direzione giusta. In ogni caso mi sono davvero divertita.”