Campionessa di pattinaggio a rotelle, reginetta di bellezza, modella, presentatrice televisiva, attrice.
Nonostante la sua giovane età (è nata a Cattolica in provincia di Rimini il 20 aprile del 1988) è lungo e variegato il curriculum di Sofia Bruscoli, che incontriamo a Saint Vincent, dove è stata madrina e conduttrice di una serie di eventi organizzati dalla Casa da gioco valdostana.
Iniziamo dunque la nostra conversazione con Sofia partendo proprio dalle tante e diversificate attività nelle quali si è cimentata.
Quali sono le carte vincenti che ti hanno permesso di avere successo?
“Per quanto riguarda il pattinaggio, che mi ha portato a essere in nazionale all'età di 11 anni e a diventare vice campionessa europea il segreto risiede nella passione e nell'allenamento. Poi la terza componente per diventare un fuoriclasse in una attività è il talento. Ma per quanto riguarda il pattinaggio non ne avevo poi tanto, visto che sono troppo alta per questo sport dove avere delle leve lunghe non aiuta. Ma dove non è arrivato il talento, inteso come prestanza fisica, sono arrivate le altre due componenti. Invece, nel mondo dello spettacolo, specie televisivo, è fondamentale la continua preparazione ad affrontare nuove sfide. Come mi diceva Pippo Baudo (che aveva affiancato nella conduzione di Domenica In nella stagione 2009-2010 Ndr), non c'è una scuola per diventare conduttori. L'unica vera scuola è tanta lettura, così da avere padronanza della lingua italiana, una dialettica scorrevole. Il lavoro duro nel mondo dello spettacolo batte anche il talento.
Infine, la moda: in questo ambito essere 'secca e lunga' mi ha aiutato molto. Ma devo dire che preferisco di più l'ambiente televisivo, quando hai una personalità tua e non sei obbligato a diventare il personaggio che lo stilista vuole che tu sia.”
Cosa vorrebbe dire a una giovane che si sta affacciando ora al mondo dello spettacolo?
“Oltre ai tre citati pilastri del successo, vorrei invitarla a inseguire sempre i propri sogni. Mai abbattersi, tanto più che il mondo artistico è fatto di alti e bassi. Fanno parte del gioco e anche nei momenti di bassi non si vede mai smettere di credere in se stessi. In questo mi ha aiutato lo sport, che insegna a cadere, ma anche a rialzarsi.”
Lei crede nella fortuna, non tanto al gioco ma come opportunità che si presentano?
"Assolutamente sì, ho sempre detto che è meglio nascere fortunati che ricchi. Un pizzico di fortuna aiuta sempre perchè magari ti può capitare di avere un pezzo da collezione ma di essere nel posto sbagliato o con le persone sbagliate, e dunque di portarlo in un negozio moderno dove non se ne capisce il valore.”
A gennaio sei stata ospite al Casinò di Saint Vincent e madrina di alcuni eventi: che esperienza è stata?
“Sono stata benissimo! Sono stata quattro giorni e me li sono goduti. Sono stata in relat, in un hotel bellissimo, con una spa super rilassante, il cibo era ottimo e altrettanto era la mia compagnia di amiche. Il bello del mio lavoro è di potere unire l'utile al dilettevole. E già che c'ero sono andata anche al Casinò ma non sono stata fortunata. Non sono mai stata una giocatrice e, da inesperta quale sono, ho provato la roulette ma non mi sono lanciata in grosse puntate, anche perché avevo visto che c'erano molti giocatori più esperti. Sono rimasta affascinata dai tavoli, dalle slot, dalle luci, dai colori, con le mie amiche abbiamo provato la roulette e anche se non ho vinto mi sono divertita, del resto è un gioco!”
Quali sono i tuoi prossimi progetti professionali?
“Ogni giovedì sera conduco un programma su Sky che si chiama 'Eterne' e che è dedicato alle aziende storiche, che hanno almeno 40 anni di esperienza nel settore. Sono eccellenze del Made in Italy e non solo. Spaziamo in tanti ambiti e trovo questo impegno molto vario e stimolante. Poi a febbraio uscirà il film 'Un posto sicuro' del regista Luca Tartaglia. È un film horror ma io interpreto la parte di una giornalista e mi sporco poco di sangue!”
C'è un sogno che ti resta da realizzare?
“Penso sia importante avere sempre dei nuovi sogni e obiettivi nella vita. Io ne ho tanti, sia dal punto di vista emotivo che lavorativo, anche se ho una bambina di 11 anni che riempe tanto la vita. Sul lavoro, mi piacerebbe continuare nella conduzione televisiva, più che nella fiction o nella moda, anche se questa resta il mio secondo amore dopo il pattinaggio.”