I Nomadi, quando la musica fa la storia
A volte il tempo passa eppure resta fermo. Accade spesso ai concerti de 'I Nomadi', che si sono esibiti al Casinò Perla di Nova Gorica riproponendo un repertorio ricco di emozioni.
Quasi mezzo secolo di musica ed emozioni, senza perdere mai la propria cifra stilistica e smarrire la strada, nonostante i colpi della sorte e i cambiamenti del mercato. Si potrebbe riassumere così la storia de 'I Nomadi', gruppo musicale beat italiano fondato nel 1963 dal tastierista Beppe Carletti e dal cantante Augusto Daolio, scomparso nel 1992 ma mai dimenticato e protagonista anche dell'album in uscita nelle prossime settimane. Un repertorio che è rimasto sempre vivo e che si è arricchito nel tempo di altri grandi successi: da 'Come potete giudicar' a 'Noi non ci saremo', da '20 de Abril' a 'La mia terra', passando per 'Tutto a posto' , 'Sangue nel cuore','Io voglio vivere', fino agli immortali 'Dio è morto' e 'Io vagabondo'. Brani emozionanti, fatti ascoltare al pubblico che ha riempito l'arena del Casinò Perla di Nova Gorica, in Slovenia, per un concerto sold-out con quasi due ore di musica. Gioco News ne ha approfittato per intervistare i componenti del gruppo.
Oltre ai concerti e alle registrazioni in studio, siete impegnati anche nel sociale. Di cosa vi occupate? "Abbiamo una piccola associazione no profit che si chiama 'Crescerai' ed è impegnata nella promozione e nello sviluppo di opere di solidarietà in diversi paesi del mondo. Adesso stiamo sostenendo un progetto in Madagascar. Tutti i fondi raccolti sono interamente devoluti alle attività dell'associazione, senza alcuna spesa di gestione: non abbiamo tessere, gadget o altro e teniamo costantemente aggiornati i nostri sostenitori sulle iniziative in corso attraverso la pagina Facebook Crescerai No Profit".
Che effetto fa tenere un concerto in un casinò? Avete mai vissuto altre esperienze del genere?"Siamo nomadi, di nome e di fatto: suoniamo volentieri in contesti diversi! Noi ci impegniamo affinchè tutti i nostri concerti regalino a noi e al pubblico sensazioni positive, diverse certo di luogo in luogo, ma sempre belle e piacevoli. Forse è proprio questo il nostro segreto!".