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Ira (Leolandia): 'Riapriamo il 20 giugno ma tanti parchi rischiano di rimanere chiusi'

05 giugno 2020 - 13:39

Giuseppe Ira, presidente di Leolandia e dei Parchi Permanenti d'Italia, annuncia la riapertura del suo parco il 20 giugno a Gioconewsplayer. 

Scritto da Cesare Antonini

“Finalmente la regione Lombardia ha sciolto la riserva e dal primo giugno ha dato la possibilità di riaprire anche i parchi di intrattenimento. Però ce l’hanno detto il 31 maggio e stiamo correndo per adeguarci alle linee guida. Per questo arriveremo al 20 di giugno quando saremo in grado di riaprire, ovviamente a capienza ridotta”. Giuseppe Ira, presidente di Leolandia e dell'Associazione dei Parchi Permanenti Italiani, ha spiegato a Gioconewsplayer.it, la situazione del suo parco e di quelli d'Italia in una lunga e dettagliata intervista che uscirà sul prossimo del magazine mensile.

Intanto, però, d'attualità è la riapertura del 20 giugno. Come sarà? “Stiamo cercando ci capire bene come garantire il distanziamento sociale e dovremo essere sicuri al 100 percento per evitare che ci siano assembramenti. Dai 18mila visitatori che sono gli avventori di una bella giornata di estate saremo costretti a mettere un cap a 6000. Per avere un'idea dobbiamo capire che è una folla di persone molto bassa in un parco di 450.000 metri quadrati. Per questo credo che non ci saranno code alle iscrizioni degli spettacoli, dei giochi, delle varie aree di intrattenimento e neanche nell'area food”.

Tante le misure da adottare che sconvolgeranno il parco, per adesso: “Ovviamente tutti i tavoli saranno completamente distanziati e anche gli spettacoli saranno ridotti e contingentati. Ad esempio la nostra arena sarà da 500 posti e il cap qui sarà di 150 biglietti vendibili a evento. Ovviamente dovremo aumentare le repliche per compensare la capienza ridotta. Anche per dare la certezza all’ospite di essere in sicurezza e di vivere uno spettacolo più gradevole e godibile cercando nel contempo di mantenere i servizi già proposti”.

Per Ira il Governo, e soprattutto le banche, non stanno aiutando i parchi come tanti altri settori: “Non siamo supportati, proprio per niente. La situazione di cassa è tesa per non dire drammatica e l'Esecutivo non ha capito l'importanza del turismo per l'Italia e quanto i parchi siano importanti per alcuni territori e per tutto l'indotto che generano. Nel Dl Liquidità, poi, ci sono tantissimi errori che stanno bloccando i finanziamenti”.

Secondo il presidente di Leolandia i veri danni della crisi si sentiranno nel 2021: ““Intanto credo che molti parchi, soprattutto acquatici, non riusciranno a riaprire e sarà un danno per il territorio: pensate alla zona di Garda se non dovesse aprire Gardaland. E questo conta per tutti i parchi che sono importantissimi per il territorio. Per noi la situazione è grave ma ci siamo imposti di riaprire rischiando di andare in perdita per i nostri clienti e soprattutto per il personale che ha bisogno di sostegno e in caso di chiusura prolungata sarebbe fortemente penalizzato e demoralizzato”, conclude.

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