Las Vegas Golden Knights hockey, in finale alla prima stagione e Negreanu l'aveva detto
Un successo la prima stagione della squadra di hockey di Las Vegas, i Golden Knights. E il poker pro Daniel Negreanu ha indovinato tutti i pronostici.
Tifoso, finanziatore e soprattutto gambler di professione: se qualcuno in Italia preferisce non scommettere e non pronosticare sulla propria squadra del cuore, lui, Daniel Negreanu, non ha problemi di sorta. Così ha azzeccato il risultato della sua squadra, i Las Vegas Golden Knights, che nella loro magica stagione inaugurale sono riusciti a raggiungere la finale della Stanley Cup vincendo la Western Conference di Hockey su ghiaccio.
Così venerdì scorso Daniel aveva pronosticato il risultato finale della sfida contro Winnipeg: 3-2 fissato 90 minuti prima dell'inizio della partita. Come prova inconfutabile ci sono gli screenshot su Twitter, i suoi post parlano chiaro.
Intanto, la stagione dei Knigths è da favola. Provate a immaginare in Italia una squadra costruita da zero cosa potrebbe combinare in serie A, ad esempio. L'impresa è epica, non c'è dubbio, e ora i "cavalieri d'oro" di Las Vegas giocheranno la finale della Stanley Cup contro il vincente nella sfida tra Tampa Bay Lightning e Washington Capitals. "Significa molto per noi - ha commentato il difensore dei Knights, Deryk Engelland - questo ripaga tutto l'impegno della stagione. Dopo la sparatoria del primo ottobre che ha ucciso 58 persone e ne ha ferite altre centinaia, abbiamo giocato per la nostra città, per la nostra gente e dedichiamo i successi della prima stagione proprio a loro e ai nostri tifosi".
Alex Tuch e Ryan Reaves sono andati in gol e hanno aiutato il team a centrare un'impresa che, nella prima stagione, finora era riuscita solo ai Toronto Arenas (1918) e i Saint Louis Blues (1968).
La forza è stata nella mentalità e nel gruppo. Reaves ha spiegato come: "La rosa è ampia, abbiamo tanti ottimi giocatori ma siamo stati sempre in grado di farci trovare pronti. Io ho giocato poco nella prima parte della stagione e mentre lavoravamo per essere a disposizione del coach mi sono divertito tantissimo. Ma quando siamo stati chiamati alla prova siamo stati in grado di dare il contributo".