Altro che cene e leoni, Ibra rischia una pesante squalifica per un bookmaker
Ibrahimovic rischia una pesante squalifica e una sanzione altrettanto dura per aver ancora una partecipazione nel bookmaker Bethard.
Scritto da Ca
Rischia una pesante sanzione anche una squalifica da parte della Fifa, l’attaccante del Milan, Zlatan Ibrahimovic. I motivi sono etici perché, secondo il quotidiano svedese Aftonbladet, l’attaccante del Milan avrebbe ancora una partecipazione nella società di scommesse Bethard. I regolamenti Fifa e Uefa stabiliscono che i giocatori che hanno interessi finanziari nelle società di scommesse non sono autorizzati a partecipare alle loro competizioni. E questo bookmaker ovviamente opera in questo settore.
Un grattacapo ben più impegnativo per Re Zlatan rispetto alla vicenda del leone ucciso in una battuta di caccia e la cena in zona rossa all’interno di un ristorante di Milano. Ibra, infatti, potrebbe essere sospeso per aver infranto le norme etiche della Fifa. Come detto secondo Aftonbladet, Ibrahimovic è ancora comproprietario del marchio con sede a Malta, come confermato alla testata svedese dall’amministratore delegato di Bethard, Erik Skarp. Il che potrebbe comportare un’azione disciplinare nei confronti dell’attaccante rossonero.
Ibrahimovic è diventato comproprietario di Bethard nel 2018 attraverso la sua società per azioni, Unknown AB. Proprio per questo, Ibra non poté prendere parte con la nazionale svedese al Mondiale di Russia. Unknown AB detiene ancora il dieci per cento delle azioni di Gameday Group PLC, unica azionista dell’azienda di scommesse. Bethard, secondo gli ultimi rapporti annuali disponibili (2019) ha realizzato un profitto di 301 milioni di corone svedesi (quasi 30 milioni di euro) al netto delle tasse. Le violazioni di Ibrahimovic, sottolinea il giornale, si sarebbero configurate partecipando con la Svezia alla sfida con la Georgia a marzo e prendendo parte con il Milan alla sfida di Europa League contro lo Shamrock Rovers nel settembre 2020.
Il giocatore potrebbe, secondo i regolamenti Fifa, potenzialmente incorrere in multe fino a un milione di corone svedesi e una sospensione massima di tre anni da tutte le attività legate al calcio. Ovviamente si innescherebbe una questione legale che consentirebbe a Ibra di finire la carriera e di giocare ma se i tribunali competenti dovessero applicare tout court tutte le sanzioni in tempi rapidi per il campione svedese significherebbe appendere gli scarpini al chiodo davanti ad un giudice e non quando deciderà lui e il calcio.