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I consigli per puntare sul mondo del tennis

31 dicembre 2022 - 10:09

Uno dei mercati di betting più giocati dagli scommettitori in tutto il mondo, ecco come puntare e gestire il bankroll.

Scritto da Gianni Carra
Foto Moises Alex Unsplash

Foto Moises Alex Unsplash

Molte volte quando si parla di scommesse si pensa sempre al calcio. Nel mondo professionistico del gioco, invece, ci sono anche le specializzazioni in qualche altro sport o in un solo campionato. Uno degli sport più difficili da valutare per un professionista è il tennis. Gli eventi e i mercati su cui puntare non si fermano quasi mai, tranne qualche settimana di dicembre. E fino a qualche anno fa gli scommettitori prendevano di mira solo i tornei Atp. Tuttavia, da qualche anno si può scommettere anche su tornei da poche migliaia di dollari frequentati da giocatori giovani che cercano di raccogliere punti per scalare una classifica sempre più difficile. Anche nel tennis la differenza tra un giocatore occasionale e uno più esperto la fa sicuramente la strategia. 

Puntare sul calcio è completamente diverso dal tennis, innanzitutto perché le partite di calcio prevedono ben tre possibili esiti, visto che le gare possono anche finire in parità, mentre nel tennis i segni sono due e c'è sempre un vincitore. Il tennis, però, si presta maggiormente a uno studio statistico. Prima bisogna informarsi su quale superficie viene disputato l’incontro su cui puntare. I terreni di gioco più diffusi sono la terra rossa, il cemento, l’erba e materiale sintetico. Il terreno di gioco è un fattore da calcolare sulle caratteristiche tecniche dei tennisti. La forza fisica aiuta i giocatori sulla terra rossa mentre chi ha un forte servizio viene aiutato dai terreni veloci e dall’erba. I dati statistici aiutano molto gli scommettitori soprattutto alle prime armi. Ma i numeri bisogna saperli leggere e negli scontri diretti bisogna valutare le date e le superfici. Molte volte ci sono dei tennisti che soffrono il gioco di un avversario come il grande Björn Borg che soffriva il gioco del nostro Adriano Panatta, ma su 16 incontri lo score si è fermato a 10-6 per lo svedese. 

Altro fattore importante è sapere il calendario dei tornei. Molti tennisti prima di un appuntamento importante perdono contro avversari nettamente inferiori. Nel 1984 il grande John McEnroe su 85 incontri ne vinse 82, una media del 96,5 percento. Le tre sconfitte avvengono in una maniera particolare, la prima in finale contro Ivan Lendl, con l’americano che si trovava in vantaggio di due set e 4-2, ma che alla fine cederà al quinto set. La seconda sconfitta avvenne a Cincinnati ad agosto, la settimana che precedeva gli U.S. Open: al primo turno contro l’Indiano Vijay Amritraj, molti pensano che la sconfitta fu  quasi voluta per prepararsi al meglio al torneo di New York. La terza sconfitta arrivò a dicembre, nella finale di Coppa Davis contro Sundstrom. Uno score che poteva essere da 100 percento, statistica che in questo momento storico è praticamente impossibile. Per scommettere sul tennis il fattore indispensabile sono sempre le quote. Meno pericoli si vogliono correre, più denaro bisogna investire per ottenere un buon ritorno. La mia idea è quella di evitare le quote inferiori a 1.35 e quelle superiori a 2.30. Come tipster nel settore tennis, quotidianamente mi sottoponevano il tabellone degli incontri del giorno dopo, tutti i match dove secondo me c’era un netto vincitore veniva scartato. I match dove i due tennisti avevano il 50 percento di vittoria venivano presi in considerazione e veniva giocato il tennista con la quota più alta. 

Per chi preferisce giocare sui match live bisogna seguire le sfide in diretta streaming su un sito di scommesse e approfittare con tempismo e sangue freddo dell’andamento delle quote. 
In ogni caso statistiche, quote e budget sono i fattori indispensabili per avere dei grandi risultati nel tennis. L’ideale nelle varie percentuali è vincere il 70 percento dei match a quota media di 1.70 ed è sempre consigliabile giocare i tennisti singolarmente evitando le classiche schedine.
 

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