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Age of Empires IV, il gioco che celebra la storia, e la insegna

13 aprile 2021 - 10:43

Il nuovo gioco del franchise di casa Microsoft strizza l'occhio alla didattica.

Scritto da Daniele Duso

Il legame di Age of Empires con la Storia, quella con la "S" maiuscola, non si scopre sicuramente adesso. I tre titoli usciti sinora (a partire dal primo, del 1997) ripercorrono tutti, seppur con i distinguo dettati dalle esigenze di gameplay, la storia dell'evoluzione della civiiltà umana. Con lo sviluppo di Age of Empires 4, tuttavia, Microsoft e Relic Entertainment sembrano decise a fare un passo avanti. E così, come già avviene per altri titoli, un giorno questo videogioco potrebbe essere utilizzato dalle scuole per insegnare la storia.

Già, Age of Empires IV, la cui uscita è prevista per il prossimo autunno, avrà infatti al suo interno documenti, narrazioni e musiche legati ad ogni periodo storico attraversato dal gioco. Ma non solo, ci saranno anche i riferimenti all'arte e al design delle varie epoche. In ogni singola partita i giocatori partendo dal Medioevo, e da piccoli appezzamenti rurali, potranno costruire castelli e diventare re, se però nei primi tre giochi della serie di Age of Empires i giocatori possono vivere centinaia di anni di storia nell'arco di una singola partita di gioco, il nuovo titolo darà la possibilità di entrare anche in storie di vita reale, Anche se finora questo riguarda è solo un annuncio, e pare che ciò si limiterà al solo periodo della conquista Normanna a partire dalla battaglia di Hastings.

Il franchise, come detto, è sempre stato caratterizzato da un'adesione più o meno preciso al contesto storico di riferimento, ma Age of Empires IV conterrà al suo interno anche filmati documentari girati direttamente nella location storiche prescelte dal team di sviluppo. Contenuti aggiuntivi che creano atmosfera e nello stesso tempo vogliono celebrare la storia. Chi ha visto il gameplay durante l'evento di fan preview, come accaduto a Micheal Clark di theverge.com, racconta di filmati che potrebbero adattarsi benissimo Per a una serie Netflix o a un documentario di History Channel, tanto sono completi a livello di narrazione, oggetti di scena e attori in costume.

Ma non è tutto. All'inizio del gioco infatti le civiltà parleranno nella antico idioma da cui hanno poi preso origine le attuali lingue. Così, ad esempio, un giocatore inglese non sarà praticamente in grado di capire nulla di quello che dicono i personaggi all'inizio del gioco, poiché parleranno in inglese medievale molto diverso dall'attuale. Con il progredire del gioco anche la lingua evolverà finendo con il coincidere con quella attuale. La stessa cosa accade con la musica, che inizia con la partitura ridotte per pochi strumenti evolvendosi poi in musica d'orchestra.

Nel complesso il gioco rimarrà fedele al franchise Age of Empires, quindi chi conosce già i titoli precedenti non avrà difficoltà a giocarci, e riconoscerà da subito uno stile artistico familiare, Ma gli sviluppatori ripensando ai titoli precedenti hanno annunciato di aver migliorato molte meccaniche nel gioco e alcuni comportamenti che limitavano i titoli precedenti.

L'intento di Age of Empires IV di "insegnare la storia" è sicuramente notevole, anche se non significa che gli studenti potranno liberarsi dei libri di storia. Un titolo come Age of Empires IV potrà semmai essere d'aiuto per fissare meglio in mente qualche concetto, allo stesso modo in cui può essere d'aiuto un film un romanzo storico, che a scuola vengono utilizzati da molto più tempo.

Age of Empires 4 Comunque non è il primo titolo a nascere con aspirazione didattiche in ambito storico. Ricordiamo infatti titoli come Valiant Hearts: The Great War, spettacolare ricostruzione storica periodo della Grande Guerra, ma anche Imperium e la storia di Roma, una trilogia che ripercorre i più importanti episodi per la storia Imperiale. Così come molto utile al di là delle gameplay può essere la serie dei titoli di Assassin's Creed, con città costumi usanze e personaggi riproposti in maniera impeccabile.

A chi storce il naso basti ricordare che il modello 3D della cattedrale di Notre Dame di Parigi, riportato all'interno di Assassin's Creed è stato messo a disposizione per la ricostruzione della stessa cattedrale dopo il terribile incendio dell'aprile 2019, rende chiare quelle che sono le potenzialità, non solo ludiche e narrative, dei videogame, che in molti casi ormai possono essere classificati come forme d'arte alla pari di altri media.

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