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Bologna Game Farm: i videogame Farafter, Monster chef, The first hand, Ryoko i vincitori 2022

02 dicembre 2022 - 11:42

Gli sviluppatori selezionati riceveranno un contributo di 30mila euro e prenderanno parte ad un programma di accelerazione dedicato, con gli esperti di Iidea, presso le Serre dei Giardini Margherita.

Scritto da Daniele Duso

Sono i videogame Farafter, Monster chef, The first hand, Ryoko i 4 vincitori dell'edizione 2022 di Bologna Game Farm. Si tratta di quattro progetti di altrettanti sviluppatori dell’Emilia-Romagna, che entrano a far parte della scuderia della seconda edizione del progetto per lo sviluppo del settore videoludico promosso da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, coordinato dal Comune nell’ambito delle azioni di sostegno alle industrie culturali e creative del progetto IncrediBol! in collaborazione con Art-Er S.Cons.p.A e realizzato con Iidea - Italian Interactive & Digital Entertainment Association.

Alla presentazione, nella giornata di ieri, giovedì 1 dicembre 2022, sono intervenuti Rosa Grimaldi, delegata del sindaco alle Industrie culturali e creative, Angelica Laterza, responsabile Supporto all'attuazione della Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Emilia-Romagna, Giorgia Boldrini, direttrice Settore cultura e creatività del Comune di BolognaMarina Silverii, direttore operativo di Art-Er, Thalita Malago, Direttore Generale di Iidea e Ivan Venturi, coordinatore del percorso di accelerazione.

I 4 team selezionati, come per l’edizione pilota dello scorso anno, avranno a disposizione un contributo di 30mila euro ciascuno e un percorso di accelerazione su misura per sviluppare progetti di videogiochi con un’adeguata strategia di commercializzazione a cura dei professionisti di Iidea.

Nel dettaglio i progetti che sono stati selezionati sono quelli di Sabatino Panella (Cesenatico - FC) con il progetto Farafter, ha presentato un videogioco Rpg per giocatore singolo a mondo aperto, con sistema di combattimento a turni. Il gioco, la cui grafica si basa sulla pixel art, si concentra sulla possibilità del giocatore di influenzare gli eventi nel mondo di gioco con diversi alberi di scelta e sistemi di moralità complessi; Gregorio Zanacchi Nuti (Bologna) con il progetto Monster Chef, ha creato un videogioco roguelike hack and slash con componenti gestionali. I giocatori impersonano Pranzo, un novizio dell'Ordine della Buona Forchetta, prestigiosa organizzazione di cuochi guerrieri. Lo scopo del gioco è aiutare il protagonista a gestire una locanda e soddisfare i palati (raffinati e non) degli abitanti del mondo di Delizia, creando piatti che usano come ingredienti i mostri fantasy; Nonstudio (Cesenatico - FC) con il progetto The First Hand, vince con un videogioco roguelike deckbuilder umoristico che conduce il giocatore nell'originale mondo di Zirria dove, dopo secoli di pace, qualcosa sta cambiando e tocca al giocatore indagare: esplorando, creando il suo piccolo impero, accrescendo il suo potere e sconfiggendo i suoi nemici a colpi di sasso, carta e forbici; e infine Melania Ugolini Studio (Sant'Agata Feltria - RN), con il progetto Ryoko, presenta un videogioco adventure puzzle game a scorrimento con parti platform. Protagonista è Ryoko, un’apprendista sacerdotessa della luce capace di utilizzare i torii per raggiungere una realtà parallela al mondo noto: il mondo degli spiriti.

Il percorso di accelerazione inizierà a gennaio alle Serre di Art-Er, spazio dedicato a startup innovative e hub dell’ecosistema regionale a supporto della creazione d’impresa. Il coaching verrà gestito da Iidea attraverso soci locali, con il coordinamento di Ivan Venturi e dei tutor Luca Marchetti e Gerardo Verna e il coinvolgimento della rete di soci Iidea.

Gli obiettivi di Bologna Game Farm, uno dei primi acceleratori di videogiochi in Italia, sono il consolidamento e la professionalizzazione del settore dei videogiochi in Emilia-Romagna, la conferma della rilevanza di questo settore come fattore culturale ed elemento di crescita economica del sistema produttivo regionale nonché la socializzazione e inclusione. Inoltre, attraverso Bologna Game Farm viene costantemente promossa la relazione tra il comparto videogiochi, gli altri settori produttivi del territorio e gli attori dell’ecosistema regionale dell’innovazione.

Un report sul settore videoludico in Emilia-Romagna realizzato nel 2021 riporta che il 18 percento degli studi di sviluppo di videogiochi italiani risiedono in questo territorio. Alcuni di questi operano su mobile, il segmento più grande e in più rapida crescita nell’industria del videogioco, che può consentire di sviluppare relazioni con l’ecosistema dell’innovazione favorendo l’incrocio con altri settori.

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