Permettere ai bambini di usare lo smartphone o il tablet, o di guardare la tv, prima di andare a dormire non ha conseguenze sul loro sonno. A meno che non lo usino a letto.
È la conclusione a cui sono giunti i ricercatori dell'Università di Otago, in Nuova Zelanda, dopo aver monitorato le abitudini di 79 bambini: "Le nostre scoperte più interessanti sono state che questo tempo trascorso davanti allo schermo prima di andare a letto ha avuto scarso impatto sul sonno quella notte.
Tuttavia, il tempo trascorso davanti allo schermo una volta a letto ha compromesso il loro sonno: ha impedito loro di andare a dormire per circa mezz'ora e ha ridotto la quantità di sonno che hanno ottenuto quella notte".
Per giungere a questi risultati gli scienziati hanno utilizzato delle bodycam, per registrare le occasioni in cui i bambini usavano i loro schermi e le loro abitudini, ed una seconda telecamera a infrarossi posizionata nelle loro camere per catturare il tempo trascorso davanti allo schermo mentre erano a letto.
A tutti i partecipanti allo studio poi è stato fatto indossare un actigrafo, un piccolo dispositivo che misura il sonno.
Cosa emerso? Il 99 percento dei bambini utilizzava gli schermi nelle due ore prima di andare a dormire, più della metà a letto e un terzo dopo aver provato ad addormentarsi.
Il sonno è risultato compromesso in particolar modo con lo svolgimento di attività “più interattive” come giochi, piattaforme di streaming, magari utilizzati in contemporanea.
I risultati dello studio degli scienziati neozelandesi si pone in controtendenza rispetto a quanto raccomandato recentemente dall'Agenzia per la salute pubblica svedese, per la quale i bambini che usano regolarmente smartphone, tablet e schermi di computer possono essere più irritabili, avere una concentrazione peggiore e ricordare le informazioni solo per la metà del tempo rispetto ai giovani che non lo fanno o, addirittura, avere maggiori probabilità di sviluppare problemi comportamentali o depressione infantile.
Ragion per cui ai bambini piccoli non dovrebbe essere consentito di guardare la televisione o altri schermi, o comunque i genitori dovrebbero porre dei limiti al tempo trascorso davanti allo schermo.