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Meet & Play: apre a Milano la 'Casa del gaming'

01 marzo 2023 - 11:35

Tre appuntamenti gratuiti organizzati da We Are Muesli e Sae Institute per testare prototipi di giochi da tavolo e videogiochi presso l'Ostello Bello Duomo.

Scritto da Daniele Duso
Milano, foto di Mikita Yo (Unplash)

Milano, foto di Mikita Yo (Unplash)

Nasce a Milano Meet & Play, un'idea innovativa che vuole offrire a creatori e sviluppatori di giochi, l'opportunità di farli testare, socializzando e divertendosi.

È pensato come un luogo aperto a tutti quello ospitato negli spazi dell’Ostello Bello Duomo, in via Medici 4, ma in particolare l'idea si rivolge a studenti e studentesse, giovani game designer e appassionati, che possono incontrarsi per giocare, divertirsi, bere qualcosa e confrontarsi facendo conoscere la propria idea, il proprio gioco. Una sorta di “casa del gaming” nella quale oltre a proporre i propri giochi si potranno anche testare quelli degli altri, e magari veder nascere qualche cosa di "altro", come una nuova collaborazione, o chissà, anche un nuovo business futuro.

Si parte con un ciclo di tre appuntamenti pomeridiani (dalle 15 alle 18), gratuiti, nelle date del 7 e 21 marzo e del 4 aprile. Gli incontri saranno curati da We are muesli, pluripremiato studio di game design ed esperto del settore videoludico, in collaborazione con Sae Institute, accademia di formazione nelle arti creative (musica, gaming e video) con sede a Milano e 29 campus sparsi per l'Europa.

L’ingresso, come anticipato, è gratuito, previa registrazione su Eventbrite, con ogni data che ha un suo link specifico: 7 marzo; 21 marzo; 4 aprile.

Durante i tre pomeriggi, tra scambi di idee e impressioni, si cercherà di dare (e avere) una risposta alle domande fondamentali che sempre si pone chi crea un gioco: dalla semplicità di regole e meccaniche, alle reazioni e al grado di soddisfazione finale dei giocatori.

Una nuova opportunità per chi crea giochi da tavolo e videogiochi, e potrà dunque avere a disposizione un pubblico di "professionisti" per mettere alla prova il suo prototipo. Un'opportunità nuova in una città che già ospita circa un quarto degli studi italiani di sviluppo e progettazione di giochi.

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