Andate a tirare un giocatore all’asta ad un colosso come Serena Williams. Ma, state tranquilli, non sarà al tavolo con voi e, in ogni caso, il fenomeno della storia del tennis femminile mondiale, semmai giocherà e investire nella blockchain di Ethereum. Sì, perché Serena ha deciso di entrare nel board di Sorare, il fantacalcio basato sui token non fungibili, quelle carte uniche che acquisiscono valore all’asta e che sono legate , come detto, al sistema di crittografia virtuale.
L’ingresso della Williams dal fantacalcio virtuale avviene, quindi, entrando nel consiglio di amministrazione di Sorare, la startup attiva in oltre 180 paesi nel mondo, e presente anche in Italia con una decina di squadre.
Sorare sta unendo il mondo degli Nft con quello dei fantasy sports, portando sulla piattaforma tutte le funzionalità e il valore a lungo termine dei non fungible token, dando vita a una nuova era delle modalità di engagement dei tifosi dentro e fuori dal campo. La startup, che ha appena chiuso un finanziamento da 680 milioni di dollari, ha oggi più di un milione di utenti in tutto il mondo e ha stretto accordi con 230 squadre di calcio. Non è corretto citare gli esports in merito come ha fatto qualche quotidiano nazionale che ha dato la notizia. I videogiochi competitivi, lo dice già il nome, si basano su prestazioni dei giocatori e non di calciatori e sulle loro prestazioni. E’ decisamente più corretto parlare di fantasy sports.
Ma cosa farà Serena Williams? La tennista non è nuova a queste esperienze in cui si è già distinta per capacità imprenditoriale e innovazione tecnologica, e fornirà una consulenza al consiglio d'amministrazione dell'azienda in particolare sullo sviluppo del rapporto con gli atleti di tutto il mondo, sulla strategia per espandersi in nuove categorie sportive, con un focus sugli sport femminili.
In prospettiva il focus è sulle future iniziative di grande impatto, per rendere la nuova generazione della rete fondata sulla blockchain, il Web3, più inclusiva e diversificata.
“Gli Nft hanno il potenziale per essere lo strumento che porterà equità e investimenti negli sport femminili. Sono entusiasta di iniziare a lavorare al fianco di Nicolas (Julia, Ceo di Sorare, Ndr) e di tutto il team, perché capiscono il rapporto tra atleti e fan come nessun altro nel settore, e credo che Sorare definirà la cultura e il tono del futuro dell’intrattenimento sportivo”, ha commentato Serena Williams.