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'Lagazuoi: Echoes of The Great War': la divulgazione storica 'diventa' un videogioco

27 dicembre 2023 - 12:04

Il Museo all’aperto della Grande Guerra del Lagazuoi (Bl) realizza un 'gioco' in realtà virtuale che consente di entrare nelle trincee della Prima Guerra mondiale.

Scritto da Daniele Duso
Foto di Arne Konig (Unsplash)

Foto di Arne Konig (Unsplash)

Si intitola “Lagazuoi: Echoes of The Great War” il "gioco", che gioco non è", sviluppato dalla startup “umanistico-informatica” Realverse, creata da Julian Palmarin, Leonardo Vaia e Sebastian Cavada, in collaborazione con il Museo all’aperto della Grande Guerra del Lagazuoi.

La ricostruzione, che racconta la Grande Guerra, il primo conflitto mondiale del 1915-1918, attraverso un’immersione virtuale sul monte Lagazuoi, ha ricevuto il benestare delle penne nere, tramite l’Associazione nazionale alpini e il Comando truppe alpine di Bolzano, che hanno concesso il patrocinio all’iniziativa.

Bastano dunque un visore Vr, un joystick in ogni mano, e si può tornare al 1917, appostarsi nelle gallerie scavate dentro la montagna cercando di individuare il nemico, nelle trincee di un Lagazuoi digitale, rivivendo il sentimento vissuto da migliaia di ragazzi che, poco più di un secolo fa, morivano lì, dove correva la linea del fronte tra Italia e Austria-Ungheria. Il monte Lagazuoi è un vero e proprio "castello di roccia", con guglie, torrioni e basi militari nascosti nelle sue viscere, spiegano dal Museo: "Nel corso della Grande Guerra i soldati italiani e austro - ungarici scavarono al suo interno ricoveri per uomini e armi, trasformandolo in un'impenetrabile fortezza del XX secolo".

Il giocatore, grazie al visore, entra in una baracca "digitale" allestita come un piccolo museo, con quadri, fotografie e documenti. Si tratta di oggetti ricostruiti partendo da scansioni di elementi reali, basati quindi su un lavoro di grande accuratezza storica. "Giocando" è possibile  ascoltare le storie degli Alpini, leggere le lettere che hanno lasciato alle famiglie e prendere parte attiva ad un combattimento compiendo varie missioni. 

Tra le varie esperienze che consente il videogame, uscito in versione beta e scaricato sinora da oltre 2mila persone, c'è la possibilità di utilizzare il telefono a manovella, la teleferica, il martello pneumatico, la dinamite per scavare le gallerie, ma anche l’assalto al cannone. Sono soprattutto i suoi, i rumori della Grande Guerra a consentire l'immersione nella vita quotidiana dei soldati in trincea.

"Abbiamo messo in contatto tra loro due mondi distanti, anche per ragioni anagrafiche: i 'veci', gli Alpini che hanno fatto la naja (ormai sospesa da quasi vent’anni) e i 'bocia', i giovanissimi", racconta a Mountainblog.it l’ingegner Stefano Illing, ideatore del Museo all’aperto e promotore del progetto. “E ha funzionato: gli Alpini, in armi e in congedo, sono entusiasti di affidare il loro racconto anche a mezzi più moderni, mentre il team di Realverse è affascinato dall’idea di raccontare una storia con tecnologie emergenti, creando un prodotto spettacolare e di alto livello”.

 

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