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'Abuso di posizione dominante': Fortnite batte Google in tribunale, per ora

12 dicembre 2023 - 18:06

Un tribunale in California stabilisce che il colosso delle ricerche online 'sta abusando del suo monopolio sul mercato delle app', ma Mountain View non ci sta è promette battaglia.

Scritto da Dd
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È Tim Sweeney, il 53enne fondatore di Epic Games, a dare notizia, attraverso un tweet, della "vittoria" in tribunale del suo Fortnite con le pretese di Google.

Una battaglia legale iniziata più di tre anni fa, quella tra Fortnite e Google (ma anche Apple), ree non solo di applicare commissioni altissime tramite i loro app store, ma anche di esercitare una politica che, a dire di Epic Games e di altri sviluppatori, sarebbe quantomeno poco pulita.

Ora la sentenza (all'unanimità) di un tribunale californiano, stabilisce che il colosso di internet “sta abusando del suo monopolio sul mercato delle app, a scapito degli sviluppatori”, dando così ragione a Epic Games.

“Vittoria contro Google!” ha scritto Sweeney sul suo profilo su X, aggiungendo che “dopo quattro settimane di testimonianze dettagliate i giurati si sono pronunciati contro il monopolio di Google Play su tutti i fronti. Il lavoro del tribunale sulle misure di ritorsione inizierà a gennaio. Grazie a tutti per il vostro supporto!”. E ha chiosato con un: “Fortnite gratis!”

 

Si tratta di una battaglia basata su questioni di natura quasi prettamente economica, che già nel 2018 aveva portato Google a rimuovere Fortnite dal suo store e, in seguito, a mettere in vendita in vendita i V-Bucks (la moneta virtuale del mondo di Fortnite) solo sui canali di Epic Games, evitando di dover cedere a Google una commissione del 30 percento.

Ora il nuovo capitolo, con i giurati del tribunale californiano che hanno concordato con Epic Games su tutti i punti evidenziati confermando dunque che Google ha il monopolio sul mercato della distribuzione delle applicazioni su Android e su quello dei servizi di pagamento nelle app. Secondo il tribunale Google avrebbe quindi agito in modo anticoncorrenziale in questi mercati, e Epic Games, a causa di questo comportamento, avrebbe subito dei danni economici. Il tribunale sancisce così che il collegamento tra l'app store di Google Play e il suo servizio di pagamento Google Play Billing, a suo giudizio, è chiaramente illegale. 

Come anticipato, tuttavia, la questione non sembra affatto destinata a fermarsi qui. E a confermarlo sono proprio le parole di Google. A Epic Games, che scrive in un comunicato stampa che "il verdetto di oggi è una vittoria per tutti gli sviluppatori di app e i consumatori di tutto il mondo. Dimostra che le pratiche di Google nel mercato delle app mobili sono illegali e che Google sta abusando del suo monopolio per imporre tariffe esorbitanti, soffocare la concorrenza e ridurre l'innovazione", risponde infatti il vicepresidente di Google, Wilson White, affermando, con una dichiarazione inviata alla stampa, che il colosso di Mountain View ha intenzione di "contestare il verdetto". 

"Android e Google Play offrono più scelta e apertura rispetto a qualsiasi altra grande piattaforma mobile”, aggiunge White, “la sperimentazione ha chiarito che siamo in forte concorrenza con Apple e il suo App Store, così come con gli app store sui dispositivi Android e sulle console di gioco".

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