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Bologna, l'industria del gioco protagonista della VI biennale di fotografia

20 ottobre 2023 - 11:12

Dai giochi per bambini ai luna park, dai giochi di ruolo fino ai videogame, al centro delle dodici mostre di Foto/Industria, la PhotoGallery del Mast.

Scritto da Dd
Olivo Barbieri - Flippers- 1977-78 - Biennale Mast Bologna 2023

Olivo Barbieri - Flippers- 1977-78 - Biennale Mast Bologna 2023

Giochi per bambini e luna park, giochi di ruolo e videogame, ma anche casinò, giochi di carte e di fortuna. Sono tante sfumature di psicologia, architettura, economia, storia, ecologia, politica, quelle che sono in mostra alla VI biennale Foto/Industria del Mast di Bologna, che "esplora quest’anno la produzione di oggetti e dispositivi che rientrano nell’ambito di un comparto di grande ampiezza e solidità, capace di rinnovarsi nel corso del tempo per incontrare i cambiamenti del gusto e delle abitudini e sempre estremamente ricettivo nei confronti dell’innovazione tecnologica".

E si intitola appunto "Game" l'edizione di quest'anno della biennale che da anni ormai fotografa l’industria e il lavoro. Una rassegna che ospita 15 fotografi e si svolge in 11 luoghi di Bologna che, fino al 26 novembre, ospiteranno 12 mostre allestite per far scoprire un settore, quello del gioco, che ha assunto proporzioni senza precedenti, incorporando tematiche di straordinaria rilevanza e attualità. Foto/Industria 2023 è l’edizione del decimo anniversario di Fondazione MAST e rientra nelle iniziative per i 100 anni dell’impresa G.D. “Fare del lavoro una cultura e della cultura un lavoro”.

Le mostre di Foto/Industria vogliono offrire occasioni di approfondire, attraverso lo sguardo e la ricerca di artisti internazionali, alcuni specifici elementi del rapporto tra gioco e industria, indagandone le implicazioni e le ricadute nei vari ambiti della nostra quotidianità, e "fino alle pulsioni più profonde dell’animo umano", come spiegano i curatori nella presentazione dell'esposizione.

E aggiungono che "il gioco è al centro di un percorso che guida i visitatori alla scoperta delle molteplici sfaccettature di un’attività praticata da ogni donna e ogni uomo, ad ogni età e in qualsiasi luogo, accompagnandoli attraverso il labirinto di un autentico paese delle meraviglie che non soltanto è da guardare, ma inevitabilmente ci riguarda".

Le dodici mostre di Foto/Industria 2023 rappresentano una timeline di visioni sul tema del gioco a partire dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri e offrono l’occasione di osservare e approfondire la ricerca di una selezione di artisti internazionali (tra cui giovani emergenti e protagonisti della scena mondiale): Ericka Beckman (Stati Uniti, 1951), Olivo Barbieri (Italia, 1954) e Raed Yassin (Libano, 1979) esplorano alcune strutture tipiche del gioco cogliendone gli aspetti culturali, la dimensione simbolica e le relazioni con altri modelli sociali; Heinrich Zille (Germania, 1858-1929), Linda Fregni Nagler (Italia, 1976) e Daniel Faust (Stati Uniti, 1956) sono orientati all’osservazione dello spazio del gioco, che nello specifico si estende dalla scala del luna park di Berlino alla fine dell’Ottocento ai playground che punteggiano le città contemporanee, fino a un’analisi quasi-tipologica di Las Vegas, dove il gioco ha determinato l’architettura e l’urbanistica di un’intera città; il rapporto tra gioco, identità e relazioni sociali è invece al centro delle ricerche di Hicham Benohoud (Marocco, 1968), Danielle Udogaranya (Regno Unito, 1991) ed Erik Kessels (Paesi Bassi, 1966), i cui lavori spaziano dal valore pedagogico del gioco al suo ruolo nella formazione dell’immagine di sé, dalla maschera alla costituzione di un’esperienza sociale; nelle opere di Andreas Gursky (Germania, 1955), Cécile B. Evans (Stati Uniti/Belgio, 1983) e nella collettiva Automated Photography (organizzata in collaborazione con l’Ecal/University of Art and Design Lausanne) si investiga il tema dell’invenzione della realtà, alla base dell’esperienza del gioco sia come puro esercizio della fantasia sia nel senso della costruzione di veri e propri universi virtuali alternativi, all’interno dei quali si svolgono le avventure dei videogame.

Le molteplicità del tema del gioco sono oggetto di un ampio programma di talk, proiezioni, presentazioni e workshop per il pubblico. Ai più giovani è dedicato un booklet per scoprire le mostre attraverso racconti, curiosità e giochi da svolgere negli spazi espositivi e a casa.

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