"Stoppa il videogioco, connettiti alla vita!". È il messaggio abbinato alla nuova campagna di comunicazione sul tema uso e abuso dei digital device e videogiochi, che animerà Bologna attraverso l’affissione di manifesti colorati per tutta la città. I quattro manifesti, realizzati nell’ambito del progetto Game Factor, riprendono le frasi che spesso i genitori ripetono quando la permanenza ai videogiochi o ai digital device diventa eccessiva.
Le immagini che saranno visibili in giro per la città sono il risultato di un percorso formativo e creativo rivolto alle scuole primarie di Bologna sul tema delle ludopatie e in particolare della dipendenza da videogiochi.
L’ideazione della campagna di comunicazione ha visto il coinvolgimento dei bambini e delle bambine delle scuole primarie Carlo Chiostri dell’Istituto comprensivo 10 di Bologna. Nello specifico, al termine degli incontri di informazione e formazione previsti dal progetto e programmati nelle classi quarte e quinte, sono stati individuati otto alunni e alunne in rappresentanza dell’Istituto ed è stato elaborato con loro un progetto grafico rivolto al target di adolescenti e preadolescenti, in grado di comunicare in maniera efficace l’importanza della vita offline e della quotidianità.
Tutte le scelte comunicative (copy, visual, pantoni, font) sono state eseguite dagli studenti e dalle studentesse sotto la guida degli esperti dell’associazione Dry-Art, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema l’intera cittadinanza con una particolare attenzione ai più giovani.
Game Factor è un progetto giunto a terzo anno di realizzazione, gratuito per le scuole, che nell’anno scolastico 2022/23 ha coinvolto 38 classi e un totale di circa 1000 alunni e alunne tra gli 8 e gli 11 anni. È realizzato con il contributo e in collaborazione con il Dipartimento Welfare e promozione del benessere di comunità - settore Salute, benessere e autonomia della persona del Comune di Bologna, da una rete di associazioni che vede Dry-Art come capofila, in partnership con Caracò, Ca’ Rossa e Avviso Pubblico.
“Il progetto Game Factor ha visto un incremento costante della partecipazione delle scuole primarie della città, segno del crescente interesse da parte del corpo insegnante e dell’intera comunità educante rispetto alla prevenzione del gioco d’azzardo anche tra i più giovani, attraverso la valorizzazione del gioco sano e della socializzazione", sottolinea Luca Rizzo Nervo, assessore al Welfare e salute, nuove cittadinanze, fragilità, anziani del Comune di Bologna. "In quattro anni, le attività del Comune di Bologna sulla prevenzione del gioco d’azzardo patologico hanno coinvolto oltre 800 classi, tra scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, per un totale di ben 16.200 studentesse e studenti. La progettazione ha visto il coinvolgimento dei Quartieri cittadini, dei servizi sociali ed educativi, del terzo settore e soprattutto una stretta collaborazione con Ausl Bologna, rafforzando l’integrazione socio-sanitaria e valorizzando le risorse della comunità”.