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Global Game Jam, eventi in tutto il mondo per creare nuovi videogame

20 gennaio 2023 - 12:21

Decine di migliaia di partecipanti in centinaia di siti fisici e virtuali di oltre cento paesi uniti dal 31 gennaio al 5 febbraio per imparare, sperimentare e creare attraverso i videogiochi.

Scritto da Daniele Duso
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Ancora dieci giorni al Global Game Jam 2023. Si tratta del più grande evento di creazione di videogiochi al mondo che si svolge, nell'arco di pochi giochi, in tutto quasi contemporaneamente in centinaia di paesi con decine di migliaia di partecipanti (jammer) riuniti in centinaia di siti fisici e virtuali. L'edizione di quest'anno è in programma dal 31 gennaio al 5 febbraio.

L'iniziativa è stata lanciata nel 2009 dall'omonima organizzazione no profit californiana, The Global Game Jam (Ggj) fondata attorno all'idea di consentire a tutti gli individui in tutto il mondo di imparare, sperimentare e creare insieme attraverso i giochi in un ambiente sicuro e accogliente.

Negli anni scorsi l'evento, che è giunto quest'anno alla sua qunidicesima edizione, ha raccolto un crescente consenso, sino al record del 2020, quando si è arrivati a contare 934 sedi in 118 paesi che hanno creato 9.601 giochi nell'arco di un fine settimana. Dopo l'edizione esclusivamente online del gennaio 2021 (che comunque ha visto 585 sedi virtuali collegate da 104 paesi, con la realizzazione di 6.383 giochi), la Global Game Jam è tornata a crescere nel 2022, quando col ritorno in presenza sono stati registrati oltre 33.000 jammer in 681 siti di 100 paesi.

"Un game jam", spiegano dall'organizzazione, "è simile a un hackathon in cui le persone si riuniscono per un breve periodo di tempo per creare giochi attorno a un tema centrale rivelato solo all'inizio del jam". Così sarà anche per The Ggj, con i partecipanti che si riuniranno (di solito tutti si riuniscono il venerdì nel tardo pomeriggio, in base al paese) in attesa dell'annuncio del tema segreto (lo scorso anno, ad esempio, fu la "dualità", Ndr) attorno al quale tutti i jammer vengono quindi sfidati a creare giochi. Ovviamente è anche una sfida a tempo, dato che i videogiochi devono essere completati entro domenica pomeriggio.

"I jammer sono invitati a esplorare nuovi strumenti tecnologici, provare nuovi ruoli nello sviluppo e mettere alla prova le proprie capacità per fare qualcosa che richieda loro di progettare, sviluppare, creare, testare e realizzare un nuovo gioco", si legge ancora sul sito ufficiale dell'iniziativa. "Il Ggj è radicato nell'idea che nel mondo di oggi fortemente connesso, possiamo riunirci, essere creativi, condividere esperienze ed esprimerci in una moltitudine di modi usando il linguaggio universale dei videogiochi".

Il Ggj, nel suo complesso, aiuta a promuovere nuove amicizie, aumentare la fiducia negli aspiranti sviluppatori di giochi e crea opportunità all'interno delle comunità locali. E perché no, aiuta anche a trovare, o creare, nuovi posti di lavoro. Gli stessi organizzatori sottolineano come il Ggj abbia saputo essere più volte "il punto di partenza per innumerevoli sviluppatori di giochi che hanno trasformato un momento di coraggio per partecipare al loro primo evento GGJ in una carriera di successo e sostenibile nello sviluppo di giochi".

Sono 23 (ad oggi, 20 gennaio, quando è ancora possibile iscriversi) i gruppi che parteciperanno dall'Italia. Al momento Roma che è la città più rappresentata, con quattro realtà iscritte, davanti a Bologna, Catania e Brescia con due partecipanti ciascuna.

 

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