Il teatro San Carlo lancia Munaciello: un videogioco per avvicinare i giovani alla musica lirica
Munaciello è il nuovo videogioco lanciato dal San Carlo per avvicinare i giovani alla musica lirica e al folklore. Protagonista è Faustino, un orfano del XIX secolo che dovrà aiutare il teatro a trovare i suoi ricordi.
Scritto da Cc
@ teatro San Carlo official website
I videogiochi che diventano il mezzo per avvicinare i giovani alla cultura; questa volta alla musica lirica e alle tradizioni partenopee. L’ultima iniziativa a riguardo è del teatro San Carlo che ne giorni scorsi ha lanciato il nuovo videogame per smartphone e tablet intitolato 'Munaciello - The San Carlo theatre adventure', nato in collaborazione con Stranogene srl. La strategia è chiara anche in questo caso con la tecnologia che diventa la parte centrale di una strategia per far conoscere l’opera attraverso il gaming.
Il misterioso personaggio del Munaciello è ripreso dal folklore napoletano ed è uno spirito leggendario benefico ma anche dispettoso. Una figura che potrebbe risalire ad alcuni racconti dell’epoca aragonese nel XV escolo oppure da associare al ‘pozzaro’ l'antico gestore dei pozzi d'acqua che grazie alla sua piccola statura riusciva a entrare nelle case passando attraverso i canali che servivano a calare il secchio.
La storia del videogioco, pur traendo spunto da queste leggende, è abbastanza diversa e il protagonista è Faustino, un piccolo orfano morto a Napoli nel conservatorio durante il 19esimo secolo. Il ragazzo viene svegliato nel 2024 dal teatro San Carlo che, avendo una propria anima, chiede il suo aiuto perché è stato infettato da qualcuno o qualcosa.
Per questo motivo non trova più i suoi ricordi e non riesce a controllare la sua architettura. Il gioco, che trae ispirazione dagli anni ’80, nella sua struttura è suddiviso in cinque mondi che rappresentano cinque livelli diversi.
Faustino in questo viaggio incontrerà vari personaggi realmente esistiti che hanno fatto parte della storia dell’antica struttura tra cui Carlo III di Borbone, Domenico Barbaja, Gioachino Rossini, Fanny Tacchinardi e Gaetano Donizetti.
Lo spiritello pur sentendosi impreparato al compito riesce a comunicare con il teatro che gli spiega come utilizzare i suoi nuovi poteri. Da questo punto di partenza Faustino comincia l’esplorazione liberando i ricordi del teatro rappresentati da musicisti e personaggi che hanno fatto parte della storia del San Carlo.
Inoltre ad accompagnare ogni livello superato c’è la musica, vera protagonista di questo videogioco, quella scritta per essere portata in scena su questo palcoscenico. Un’iniziativa, dunque, che ha come scopo quella di riavvicinare i giovani a una tradizione come quella partenopea ricca di cultura mettendo in comunicazione il mondo del passato con quello del presente, rappresentato dalle nuove tecnologie.