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Napuland: arriva il videogioco dove si combatte la criminalità di Napoli

02 maggio 2024 - 11:47

Ideato dallo sviluppatore Giuseppe Tattoli, Napuland è il nuovo videogioco ambientato a Napoli dove il supereroe protagonista è impegnato a salvare la città dagli incivili e malviventi che ne rovinano l’immagine.

Scritto da Cc
Napuland youtube channel

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È ambientato a Napoli il nuovo videogioco che fa la guerra agli incivili e ai malviventi che offuscano l’immagine della città. Napuland è un progetto che nasce dall’ingegno e dalla creatività di Giuseppe Tattoli con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto e alla tutela del luogo in cui abita. Il protagonista è Napuel, un supereroe tutto vestito d’azzurro che avrà come scopo finale quello di salvare Pulcinella che è stato rinchiuso a Castel dell'Ovo che, stando all’ambientazione, è diventato la prigione cittadina.

In base alla storia, proprio quando il simbolo della città viene rapito dai Lutam, esseri malvagi che minacciano Napoli, grazie a un incantesimo prende vita questo supereroe a cui sarà affidato il compito di salvare la città dalle forze malvagie.

Un progetto ambizioso, dunque, per il quale sono stati necessari ben due anni di lavoro e che secondo quanto spiegato da Tattoli dovrebbe diventare operativo nel novembre del 2024. Inizialmente il gioco sarà disponibile sulle piattaforme Windows ma l’idea è quella di portarlo anche su sistema Android e di conseguenza su tutti gli Smartphone.

In un’intervista uscita su Canale 8 lo sviluppatore spiega nel dettaglio il progetto: “Il videogioco viene visto come un mezzo di comunicazione per parlare a un pubblico giovane. Si pensi che effettivamente la fascia di età, e target di riferimento è quello di ragazzi che vanno dai quindici ai 24 anni. É fondamentale mandare messaggi positivi per fare qualcosa di costruttivo, non solo per criticare i ragazzi che si comportano male ma cercare di dargli degli esempi positivi.”

Cattoli spiega anche che dietro a Napuland c’è anche un progetto che coinvolge diverse figure artistiche: “La colonna sonora è realizzata da un gruppo i Sud Globalix di cui io sono il bassista, e poi ci sono tante altre figure musicali che hanno aderito come Vittorio Colella della Maschera, Teresa de Sio, Tommaso Primo, Gabriel Esposito. Ci sono anche alcuni artisti di strada come Pierre Macchié, caricaturisti, pagliacci e fotografi di strada. Ho voluto dare anche risalto a loro perché danno un bel messaggio positivo.”

L’idea, dunque, è chiara: sensibilizzare i giovani nella lotta contro l’inciviltà e l’illegalità e dare spazio all’arte locale e non solo. Il videogioco diventa un mezzo non soltanto ludico ma anche didattico e aggregante.

 

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