A nove mesi dal suo arrivo nel mondo videoludico ecco i primi, grossi, problemi per Palworld.
Il gioco, a livello globale, ha accumulato milioni di download in pochi giorni, nonostante sin da subito fossero nate discussioni riguardanti la grande somiglianza con Pokémon, a parte la massiccia presenza di armi da fuoco e violenza, elementi solo accennati nel franchise giapponese di proprietà della The Pokémon Company, creato nel 1996 da Satoshi Tajiri. Tuttavia Nintendo, che nel tempo è diventata casa madre dei Pokémon, era inizialmente rimasta in silenzio.
Ora gli avvocati di Nintendo hanno finalmente fatto il primo passo, prendendo provvedimenti contro il gioco e citando in giudizio gli sviluppatori di Palworld, il piccolo studio indie giapponese Pocketpair.
I dettagli sul caso per ora sono molto scarsi. Il poco che è trapelato deriva da un comunicato ufficiale pubblicato da Nintendo sul suo sito web giapponese con il titolo “Presentazione di una causa per violazione dei diritti di brevetto contro Pocketpair, Inc.” Nintendo informa che, insieme a The Pokemon Company, ha presentato una causa per violazione di brevetto presso il tribunale distrettuale di Tokyo.
L'obiettivo è quello di ottenere un’ingiunzione contro la violazione dei diritti di utilizzo e, ovviamente, un risarcimento per i danni, dato che Palworld, sviluppato e rilasciato da Pocketpair, viola più diritti di brevetto attualmente detenuti da Nintendo o The Pokemon Company.
Se Nintendo vincesse questa causa, Pocketpair non solo dovrebbe cessare tutte le attività relative alla violazione del brevetto, ma dovrebbe anche pagare una somma (al momento non comunicata) a Nintendo per qualsiasi danno causato alla società a seguito della violazione.
Molti giocatori sono rimasti comunque spiazzati da questa mossa di Nintendo, a maggior ragione per il fatto che il Ceo di Pocketpair, Takuro Mizobe, aveva dichiarato in precedenza che Palworld aveva superato tutte le revisioni legali.
Nella giornata di ieri, 19 settembre, Pocketpair ha risposto con una nota pubblicata sul proprio profilo X nella quale dichiara che "al momento non siamo a conoscenza dei brevetti specifici di cui siamo accusati di aver violato e non siamo stati informati in merito a tali dettagli", spiegando che "Pocketpair è una piccola società di giochi indie con sede a Tokyo. Il nostro obiettivo come società è sempre stato quello di creare giochi divertenti."
E dopo aver confermato che "Palworld è stato un successo a sorpresa quest’anno, sia per i giocatori che per noi" annuncia che "continueremo a migliorare Palworld e ci impegneremo per creare un gioco di cui i nostri fan possano essere orgogliosi" aggiungendo tuttavia che "è davvero un peccato, ma saremo costretti a dedicare molto tempo a questioni non correlate allo sviluppo di giochi."
Anche in tal caso, dunque, la causa legale si preannuncia lunga e complessa. Ora la parola passa al tribunale distrettuale di Tokyo, mentre Palworld, per il momento, resta disponibile e giocabile senza alcun problema.