Un videogioco che funziona con il movimento degli occhi: una nuova frontiera per i disabili
Lo studente di informatica, Edoardo Carrer, presenta come tesi di laurea un videogioco che funziona con il movimento degli occhi. Un’idea nata per aiutare la cugina Celeste, affetta da atrofia muscolare spinale.
Scritto da Carlo Cammarella
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Si è spesso parlato di come i videogiochi possano essere utili nella didattica e per stimolare i giovani ad avvicinarsi a discipline considerate noiose come la storia, la geografia e tante altre. Tuttavia le frontiere non finiscono qui e grazie al progetto di Edoardo Carrer, un giovane studente veneziano di informatica ora si può parlare anche di inclusione per i disabili.
Come? La risposta è semplice. Edoardo ha presentato una tesi di laurea innovativo che può contribuire a cambiare la vita di molte persone: parliamo infatti di un videogioco che può funzionare grazie al semplice movimento degli oggi e per il quale non serve muovere neanche un muscolo.
L’idea è nata per aiutare la cugina Celeste che ha 13 anni e deve fari i conti con una grave malattia, l'atrofia muscolare spinale che la tiene relegata a una sedia a rotelle. Tuttavia la ragazza, nonostante la sua malattia, frequenta le lezioni, ha già scelto la scuola superiore e grazie anche alle nuove tecnologie ha senza dubbio una prospettiva diversa.
Inutile dire, dunque, che grazie a questo nuovo progetto, per molti disabili si apre la possibilità di superare diverse barriere soprattutto mentali. E in questo caso la tecnologica può essere davvero un’arma in materia di inclusione e socialità.
Ma anche la strada intrapresa da Leonardo all’università è stata tutt’altro che semplice. Lo studente infatti in un’intervista pubblicata sul Gazzettino racconta che la sua relatrice “era molto contenta e da subito mi ha aiutato per darmi le linee guida. Ma quando ne abbiamo parlato con altri professori non tutti erano fiduciosi del fatto che fosse possibile realizzare un videogioco che funzionasse con gli occhi.”
Nonostante qualche dubbio il progetto è andato avanti e oltre ad aver avuto il massimo del punteggio con la sua tesi di laurea, Edoardo ha dato anche qualche speranza in più a molti ragazzi e ragazze che hanno meno possibilità di condurre una vita che potremmo definire ‘normale’.