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Videogame: udito a rischio per tre miliardi di persone

22 gennaio 2024 - 10:05

Uno studio pubblicato sulla rivista BMJ Public Health mette in guardia sui pericoli dell'uso di volumi troppo alti durante le sessioni di gioco, spesso con l'utilizzo di cuffie o auricolari.

Scritto da Dd
Foto di Reynier Carl (Unsplash)

Foto di Reynier Carl (Unsplash)

Un utilizzo eccessivo dei videogiochi, soprattutto se utilizzando cuffie o auricolari, potrebbe portare alla perdita irreversibile dell’udito o, nel migliore dei casi, a sviluppare problemi come l’acufene.

A mettere in guardia i videogiocatori è una ricerca, intitolata "Risk of sound-induced hearing loss from exposure to video gaming or esports: a systematic scoping review", e pubblicata sulla rivista Bmj Public Health, condotta da Lauren Dillard, della Medical University of South Carolina a Charleston, basata su una serie di studi che hanno coinvolto un totale di 53.833 persone residenti tra Nord America, Europa, Asia e Oceania.

Secondo quanto rilevato dai ricercatori i livelli sonori medi utilizzati durante le sessioni di gioco spesso superano, o quasi, quelli consentiti per l’esposizione al suono. Analizzando anche i videogame più utilizzati è emerso come suoni brevi e impulsivi (scoppi o spari, ad esempio) raggiungono talvolta i 119 decibel, ben al di sopra dei limiti consentiti, che sono stati fissati a circa 100 dB per i bambini.

Gli stessi autori della ricerca non negano i limiti della stessa, ritenendola molto ristretta e indicando la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti (soprattutto per l'aumento del numero dei videogiocatori e per l'affermazione degli esports, che magari spingono a sessioni di gioco più prolungate), ma ritengono che il rischio sia reale, indicando la necessità per i responsabili politici e sanitari di sviluppare programmi di educazione e di sensibilizzazione per “aiutare a promuovere un ascolto sicuro”. Anche perché a rischio ci sarebbero almeno 3 miliardi di persone, oltre un terzo della popolazione mondiale; tanti sono, infatti, i videogiocatori regolari attualmente nel mondo, ma il numero, secondo alcune stime, è destinato ad aumentare.

Stando una delle ricerche citate un giocatore medio gioca ai videogame almeno tre ore alla settimana. Le problematiche evidenziate dalle ricerche sono state di diverso tipo, da rischi di elevata perdita dell’udito, totale o parziale (come nel caso della perdita dell'udito ad alta frequenza) a un aumento del rischio di problematiche dell'orecchio interno, come acufeni (fischi o tintinnii "uditi" anche in totale assenza di suoni) più o meno gravi.

Per questo, dunque, secondo i ricercatori, è necessario intensificare la sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza di chi utilizza questi strumenti di divertimento, dato che le problematiche legate all'orecchio rischiano di svilupparsi senza possibilità di soluzione, trasformandosi pertanto in handicap permanenti.

Chi volesse visionare la ricerca può reperirla qui.

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